All Posts Tagged: transizione ecologica

MALTEMPO – AURORA FLORIDIA (AVS): “L’EMERGENZA È COLPA DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO E DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI, MA IL GOVERNO NON FA NULLA PER PREVENIRE I DISASTRI”

“I fenomeni atmosferici estremi sono ormai all’ordine del giorno e stanno causando danni enormi a famiglie e imprese, eppure il nostro Paese si trova sempre impreparato. La vera priorità di oggi è il  contrasto al dissesto idrogeologico e la lotta al cambiamento climatico. Ma la presidente del Consiglio preferisce accusare di ideologismo chi da anni si occupa di ambiente e attacca la transizione ecologica.
È ora di fare un passo avanti con misure concrete. Solo con politiche serie ed incisive di adattamento e mitigazione e con piani strutturali potremo contrastare tutte quelle pratiche che accentuano i rischi per il  nostro territorio già fragilissimo, prevenendo i disastri che ormai devastano regolarmente varie regioni del Paese. Bisogna cambiare rotta: servono subito soluzioni efficaci e sostenibili, per garantire la sicurezza delle persone e per proteggere  il presente e il futuro delle  nuove generazioni. E bisogna lavorare anche alla radice del problema, riducendo le emissioni di co2.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora  Floridia.
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PNRR – MAGNI (AVS): “C’È IL RISCHIO DI SPRECARE UNA GRANDE OPPORTUNITA'”

“Il governo Meloni è completamente inadeguato ad affrontare la sfida del Pnrr. Il rischio di sprecare la straordinaria opportunità di crescita rappresentata dal Piano nazionale di riprese e resilienza è altissimo. Siamo indietro, molto indietro nella messa a terra dei progetti e negli investimenti, il tutto nella totale opacità dei processi decisionali e nel limitato coinvolgimento del Parlamento. Il governo Meloni nega la crisi climatica, taglia le risorse per la transizione ecologica, spinge per rafforzare gli investimenti legati alle fonti fossili , rallenta sul versante delle rinnovabili e nello sviluppo delle filiere strategiche per la transizione ecologica e la decarbonizzazione. La relazione di Fitto conferma le scelte politiche regressive del Governo nei confronti del Mezzogiorno, che continua a pagare il prezzo più alto in termini di desertificazione industriale, produttiva, sociale e demografica, sulla sanità e sulla salute. Niente per la prevenzione del dissesto idrogeologico, nessuna stabilizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni, meno risorse al Fondo Sviluppo e Coesione, tagli alla scuola. Inoltre è sbagliata e miope la scelta di separare la questione della transizione da quella dell’industria. Una parte importante del nostro sistema produttivo prima o poi si troverà di fronte a un bivio: delocalizzare, seguendo il vecchio modello dell’economia fossile, o cambiare facendo leva sugli investimenti necessari. La transizione ecologica dovrebbe essere il denominatore comune del futuro del Paese. E invece è del tutto inadeguato lo stato di attuazione del Pnrr sugli obiettivi in materia di riconversione ecologica e ambientale e in materia di mobilità sostenibile siamo solo all’inizio. Questo è il peggiore vizio di fondo del Pnrr.  Il governo Meloni sta facendo il contrario di quello che serve al Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MALTEMPO – AURORA FLORIDIA (AVS): “LA TRANSIZIONE ECOLOGICA NON È PIù RINVIABILE”

“Sono molto preoccupata per quanto sta accadendo nella mia Regione, il Veneto e in particolare a Vicenza, dove in queste ore si stanno verificando gravi esondazioni e allagamenti. Ogni volta che piove copiosamente, si ripete il solito frustrante copione. Purtroppo questi eventi non sono più eccezionali ma si ripetono a cadenza regolare, provocando stratosferici danni economici ai territori e anche talvolta perdita di vite umane. Per questo, non bastano più solo le parole e i minuti di silenzio ma serve accelerare sul contrasto al cambiamento climatico in atto, con l’attuazione di interventi concreti e precisi: legge quadro sul clima, legge sul consumo di suolo e contrasto al dissesto idrogeologico, mettendo in sicurezza l’Italia. La transizione ecologica non è più rinviabile, l’inazione del Governo sta creando grandi danni. Bisogna fare presto per stabilizzare il presente e garantire il futuro alle nuove generazioni.”

Lo ha affermato in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia.

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MANOVRA – AURORA FLORIDIA (AVS): “NIENTE SU AMBIENTE E TRANSIZIONE ECOLOGICA”

“Una manovra senza alcuna visione strutturale e sistemica in tema ambientale. In perfetta linea con la politica del governo Meloni, negazionista sulla crisi climatica. La difesa dell’ambiente, la transizione ecologica ed energetica sono i grandi assenti di questa legge di bilancio. Un provvedimento sbilanciato, che distribuisce ingenti risorse in opere faraoniche, come il Ponte sullo Stretto, e nulla per abbattere i consumi energetici, per puntare sulla creazione dei green job, e per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il contrario di quello che serve.”

Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“Gli emendamenti di Alleanza Verdi e Sinistra sull’efficienza energetica, energie rinnovabili, comunità energetiche, riduzione della povertà energetica e per il rilancio della mobilità sostenibile, sono stati tutti ignorati. Mentre i sussidi ambientalmente dannosi non sono stati minimamente ridotti, nonostante lo storico accordo sul “global stocktake”, siglato a Dubai nella recente COP 28, che prevede di investire con maggiore determinazione proprio sulla riduzione dei sussidi alle fonti fossili e a favore dello sviluppo sostenibile. Per non parlare del Fondo per il clima, indispensabile a garanzia degli investimenti di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico, che è stato addirittura tagliato di oltre 800 milioni di euro. L’ambiente non interessa a questo governo, che continua con la logica del business ‘as usual’, non curante delle sfide e delle opportunità della transizione energetica e della decarbonizzazione da raggiungere entro il 2050. Nella speranza che ci sia un cambio di passo per il Paese e per le future generazioni, Alleanza Verdi e Sinistra, boccia questa manovra irresponsabile e di pura propaganda.”

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “SULLO STOP ALLE FONTI FOSSILI, LA POSIZIONE DI PICHETTO FRATIN È PILATESCA. L’ITALIA È ISOLATA IN EUROPA”

“L’esito della Cop 28 rischia di diventare solo una irresponsabile operazione di greenwashing. Sintomatica è la proposta di utilizzare i sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica come escamotage per continuare a utilizzare le fonti fossili. In tutto questo dibattito, ciò che preoccupa è la posizione pilatesca del governo italiano. Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin non sta sostenendo la battaglia dell’Unione Europea per l’uscita, seppur graduale, da petrolio e gas. Dal ministro giungono sempre e solo parole vuote e di circostanza sulla necessità di una vera transizione ecologica.  Anche perché il governo Meloni in Italia sta facendo tutt’altro. Continua a puntare sul gas con il Piano Mattei, non investe in modo deciso sulle energie rinnovabili e in Legge di Bilancio ha addirittura tagliato il fondo per il clima. Di questo passo, l’Italia resterà sempre più isolata in Europa e all’angolo sulla transizione ecologica.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “È INIQUA E COLPISCE SEMPRE I SOLITI, DA AVS UNA MANOVRA ALL’INSEGNA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE E CLIMATICA”

“La manovra economica della Meloni è iniqua e colpisce sempre i soliti. Lo slogan che non ci sono soldi sufficienti, che la coperta è corta, non regge più. I soldi vanno cercati dove ci sono e non sempre dagli stessi: lavoratori, lavoratrici e pensionati. Al governo è mancato il coraggio per un’inversione di tendenza. Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un pacchetto di emendamenti per una vera e propria manovra all’insegna della giustizia sociale e climatica. Se un anno fa poteva esserci la scusante di un governo che si era appena insediato, adesso non ci sono più alibi, le scelte che vengono fatte dall’esecutivo Meloni indicano un indirizzo politico molto preciso, un’idea di Paese completamente diversa dalla nostra.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

“AVS ha presentato emendamenti per recuperare risorse dove ci sono. Abbiamo immaginato un ampio spettro di coperture per contrastare la crescita della diseguaglianza sociale e per combattere la crisi climatica: dalla riduzione delle spese militari, dalla legalizzazione della cannabis, da una tassa sugli extraprofitti, da una tassa patrimoniale sopra i 5 milioni di euro di reddito e usando i 12 miliardi del Ponte sullo Stretto per interventi sulle infrastrutture. Risorse da investire in un reddito di base universale, per interventi nelle scuole per la casa, le pensioni, la salute e la transizione ecologica. Siamo di fronte alla mortificazione del Parlamento con tempi di discussione molto ristretti, e poi c’è l’unicum nella storia della Repubblica del ‘divieto’ a presentare emendamenti di maggioranza. Così il premierato è già nei fatti. Insomma l’esecutivo sceglie dove posizionarsi: nessuna redistribuzione della ricchezza, nessuna misura per favorire l’indispensabile transizione ecologica.”

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SICCITA’ – FLORIDIA (AVS): “NON POSSIAMO PERMETTERCI ALTRI RITARDI”

“Non mi ritengo soddisfatta della risposta del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin sulle azioni che questo esecutivo intende adottare per contrastare i gravi effetti causati dalla siccità. Di fondi stanziati ne ha parlato già tre mesi fa, quando ha presentato le sue linee programmatiche. Ora servono passi concreti. Vanno potenziati gli uffici del Genio Civile, mancano i geologi, manca il personale sul territorio per mappare la grave situazione che abbiamo sul Lago di Garda. La verità è che mentre fiumi e laghi sono in forte sofferenza su tutto il territorio nazionale, il governo Meloni, negazionista dei cambiamenti climatici, non sta predisponendo alcuna strategia idrica.

Per evitare di operare sempre in chiave emergenziale serve invece un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, un piano strutturale basato su un criterio circolare con interventi volti a intervenire subito sulla riduzione degli sprechi di acqua (anche il 40% delle tubature italiane hanno perdite considerevoli), prima che si verifichi il famigerato combinato disposto che la domanda di acqua a uso agricolo si sommi a quella a uso civile e industriale, già in sofferenza. Per evitare sprechi vanno utilizzate nuove tecnologie, come il riuso in agricoltura delle acque reflue depurate e le microirrigazioni, nonché valutare l’utilizzo di colture fuorisuolo e creare aree di laminazione naturale.

Non possiamo più permetterci ritardi. È fondamentale attivare al più presto un tavolo di confronto con le istituzioni locali, che non possono essere lasciate sole, le categorie, gli esperti e le associazioni del territorio. Bisogna prevedere più risorse per il settore idrico e predisporre subito una road map idrica incentrata sul recupero e riutilizzo delle acque, in agricoltura come nell’industria. Servono anche misure di incentivazione e defiscalizzazione in tema idrico. La transizione ecologica deve passare anche per il comparto agricolo e il governo non può permettersi di continuare a far finta di nulla, conclude Aurora Floridia.

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