All Posts Tagged: Striscia di Gaza

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SITUAZIONE È GRAVE, C’È IL RISCHIO DI UN ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO. TAJANI VENGA A RIFERIRE IN AULA”

“In Medio Oriente la situazione è grave, rischiamo l’allargamento del conflitto. È necessario che il Governo, il ministro degli Affari Esteri Tajani, venga immediatamente a riferire in Aula. L’uccisione in Iran di uno dei capi di Hamas, mette a rischio ogni possibile trattativa per arrivare ad un cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi. Come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo condannato con forza gli attacchi del 7 ottobre e però non abbiamo smesso mai di denunciare i crimini di guerra che stanno avvenendo nella Striscia di Gaza con la rappresaglia insopportabile dell’esercito israeliano. Il governo israeliano sta determinando un vero e proprio genocidio della popolazione palestinese. Chiediamo al ministro degli esteri di adoperarsi affinché il governo italiano e l’Ue promuovano un’iniziativa di pace. Perché come anche nella crisi ucraino russa il ruolo dell’Ue è insufficiente rispetto a quello che servirebbe, è necessario mettere in campo una reale proposta politica. Alla luce di quello che accade mi pare davvero venuto il momento per fare questa riflessione insieme e cercare di capire quale contributo il Parlamento italiano può dare per cercare delle soluzioni che impediscano al mondo di precipitare in una nuova guerra mondiale.”

Lo afferma in Aula al Senato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “SUBITO CESSATE IL FUOCO A GAZA”

“Dopo la strage di civili uccisi in fila per gli aiuti umanitari, è necessario che cessino immediatamente le operazioni militari israeliane a Gaza. Ormai nella Striscia di Gaza la situazione è fuori controllo, e il conto dei morti e dei feriti ha raggiunto cifre impressionanti. Quanto successo il 7 ottobre scorso non può giustificare l’orrore messo in atto da Netanyahu. È necessario un cessate il fuoco per permettere alla popolazione palestinese martoriata da questi mesi di guerra di poter accedere agli aiuti alimentari e per riprendere il negoziato per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Il governo israeliano in carica, e il suo premier, sono i maggiori ostacoli alla pace in Medio Oriente. La comunità internazionale non può farsi mettere sotto scacco da Netanyahu, più interessato al suo destino personale che a quello di Israele e del Medio Oriente. Nei prossimi giorni sarà a Rafah un convoglio umanitario, a cui ha aderito una delegazione di parlamentari italiani e della società civile, per portare aiuti umanitari ma, soprattutto, per gridare con forza: stop alle armi.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

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CONFERENZA STAMPA – IN PALESTINA C’È BISOGNO D’EUROPA

CONFERENZA STAMPA. IN PALESTINA C’È BISOGNO D’EUROPA

16 GENNAIO 2024 – ORE 14

SALA CADUTI DI NASSIRYA

SENATO DELLA REPUBBLICA – PIAZZA MADAMA, 11

“In Palestina c’è bisogno d’Europa” è il titolo della conferenza stampa che si terrà domani, 16 gennaio 2024, alle ore 14, in Sala “Caduti di Nassirya”, presso il Senato della Repubblica, a Piazza Madama 11. interverranno Eugenio Mazzella, professore ordinario di filosofia teoretica presso l’Università di Napoli Federico II, Luigi Manconi, Presidente di A Buon Diritto, e Nino Daniele, Community “Fermatevi”. Ha assicurato la sua presenza il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama

Per il dramma che si sta vivendo in Palestina, nella striscia di Gaza, è giunto il tempo, nel dibattito pubblico, di non girare più attorno alle parole. L’attacco di Hamas del 7 ottobre è stato abietto terrorismo, ma inizia a configurarsi come strategia del terrore quella portata avanti da Netanyhau con ipotesi di genocidio che sono al vaglio della Corte dell’Aja. La formula dei due Stati potrebbe non essere l’unica soluzione. Dopo 75 anni, non c’è più “terra” perché i palestinesi abbiano uno Stato. Né è possibile un unico Stato con eguale cittadinanza tra i due popoli. Una pura utopia immaginare che tra venti o cento anni elezioni “democratiche” possano portare al governo in questo Stato iperbolico l’espressione di una maggioranza demografica arabo-palestinese. Allora cosa fare? Una possibilità è far diventare un mandato amministrativo europeo quel che resta dei territori che dovevano diventare lo Stato palestinese: potrebbe dare sicurezza ad Israele e dignità autogovernata sotto la tutela europea alle istanze di autonomia del popolo palestinese. E insieme dare all’Europa, pur nel quadro delle sue alleanze, un protagonismo unitario di dialogo e di moderazione dei conflitti sulla scena internazionale, se non di potenza regionale responsabile di sé stessa, che appare sempre più indifferibile.

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