All Posts Tagged: Sigfrido Ranucci

PRIVACY – DE CRISTOFARO (AVS): “IL COLLEGIO DEL GARANTE DEVE DIMETTERSI, RIVEDERE IL RUOLO E LA NOMINA DEL GARANTE DELLA PRIVACY”

“Invece di buttare ogni volta il pallone in tribuna, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni farebbe bene, per il ruolo che ricopre, a difendere sempre la libertà di stampa e la trasparenza delle istituzioni. E invece Fratelli d’Italia, con il presidente della commissione Cultura di Montecitorio, attacca Ranucci e Report difendendo l’operato dell’autorità per la privacy.
Ma dopo quanto emerso dalle inchieste di Report, è evidente che il collegio del Garante della Privacy non è più indipendente, non è più credibile, per cui deve dimettersi subito.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Meloni finge di non vedere che non si può difendere un’Authority il cui componente frequenta la sede di Fratelli d’Italia alla vigilia della decisione contro la trasmissione di giornalismo d’inchiesta della Rai Report. In nessun Paese serio, chi ricopre ruoli di garanzia e si muove in modo così opaco, una volta scoperto non fa un passo indietro. Questa vicenda mette in luce alcune criticità su questa autorità di garanzia. È necessario rivedere il ruolo e la nomina di un’autorità che deve essere trasparente e non al servizio della politica.”

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REPORT – DE CRISTOFARO (AVS): “GESTIONE OPACA E POCO TRASPARENTE, IL CONSIGLIO DEL GARANTE DELLA PRIVACY SI DIMETTA”

“La destra meloniana continua a cercare in tutti i modi di tappare la bocca e impedire a Report e Sigfrido Ranucci di andare in onda, senza per fortuna riuscirci. L’inchiesta giornalistica di ieri ha fatto emergere un’autorità per la privacy amministrata in maniera poco trasparente, con una gestione dei viaggi e delle spese allegra. Per non parlare dei conflitti di interesse e degli stretti rapporti di alcuni suoi componenti con la politica. Un quadro grave e desolante che getta una macchia indelebile, perché con questa autorità non c’è né garanzia di libertà, né tutela dei diritti. L’Autorità Garante della Privacy, nata per tutelare il diritto delle persone, ha smarrito la propria funzione, piegata a logiche e pressioni politiche. Non è più indipendente e capace di agire nel solo interesse dei cittadini e nel rispetto dei principi costituzionali. Chiediamo con forza le dimissioni immediate del vertice dell’Autorità per la Privacy, per ridare credibilità all’istituzione indipendente voluta da Stefano Rodotà.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

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RANUCCI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SOLIDARIETÀ NON BASTA. SI DEVONO RITIRARE LE QUERELE CONTRO I GIORNALISTI, RECEPIRE LA DIRETTIVA ANTI-SLAPP E APPROVARE LA MEDIA FREEDOM ACT”

“L’attentato contro Sigfrido Ranucci è gravissimo. A lui, alla sua famiglia e alla redazione di Report va un grande abbraccio da parte mia e del dal gruppo AVS del Senato. Però non possiamo limitarci semplicemente a manifestare solidarietà. Servono gesti e atti concreti. Serve innanzitutto una grande mobilitazione nazionale a sostegno della libera informazione e del giornalismo d’inchiesta. L’attentato a Ranucci, purtroppo, si inserisce in un contesto più largo e più ampio. Un contesto che in qualche modo mette in discussione i contropoteri che sono un elemento essenziale dello sviluppo della democrazia. La democrazia si fonda da una parte sul bilanciamento tra i poteri e, dall’altra, sulla tutela e sullo sviluppo dei contropoteri e l’informazione libera e indipendente è il principale dei contropoteri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama sull’informativa del ministro Piantedosi.

“L’Italia nelle classifiche mondiali non è messa benissimo. Siamo al 49 posto in quella sulla libertà di stampa, i peggiori tra i paesi dell’Europa occidentale. Manca una legge adeguata sulla diffamazione e anche una normativa sulle querele temerarie. Manca il recepimento della direttiva 1069 del 2024 sulla tutela dei giornalisti, degli attivisti, dei difensori dei diritti umani da azioni legali volte alle intimidazioni manifestamente infondate. Cosa impedisce l’adozione di quella direttiva? Forse il fatto che pone un freno alle querele temerarie? È evidente che non la si vuole adottare perché si vuole mettere un bavaglio ai giornalisti. Vanno bene le manifestazioni di denuncia e di solidarietà o le sedute parlamentari. Ma non bastano. Occorrono gesti e atti concreti come il ritiro delle querele, il recepimento della direttiva europea ‘anti-SLAPP’, l’approvazione del Media Freedom Act. Solo così si può tutelare il delicato lavoro giornalistico.”

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RANUCCI – DE CRISTOFARO (AVS): “UN VILE GESTO INTIMIDATORIO CONTRO IL GIORNALISMO D’INCHIESTA. SOLIDARIETÀ A RANUCCI E ALLA SUA FAMIGLIA”

“L’attentato contro Sigfrido Ranucci è un fatto di una gravità inaudita. Un vile gesto intimidatorio, un attacco al giornalismo d’inchiesta, al controllo democratico sul potere e al diritto dei cittadini di essere informati. Mi auguro che le autorità competenti facciano immediata chiarezza, individuando i responsabili e restituendo sicurezza a chi ogni giorno, con coraggio, cerca la verità nell’interesse pubblico. Solidarietà a Ranucci e alla sua famiglia.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della vigilanza Rai.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA DESTRA NON SOPPORTA REPORT E LO ATTACCA IN TUTTI I MODI. SOLIDARIETÀ A RANUCCI E ALLA REDAZIONE”

“La destra non sopporta proprio ‘Report’ e Sigfrido Ranucci, e li attacca in tutti i modi. Oggi il nuovo attacco alla trasmissione d’inchiesta della Rai lo sferra ‘Il Giornale’ diretto da Sallusti annunciando ‘una ragionevole previsione di condanna’ in due processi in corso a Varese intentati da Giorgetti e Fontana per diffamazione. Un attacco di ‘comodo’ alla trasmissione di punta del servizio pubblico televisivo sopravvissuta nell’era di TeleMeloni. L’attacco de ‘Il Giornale’ è grave perché la libertà di stampa e l’indipendenza giornalistica devono essere sempre garantite e tutelate. A maggior ragione quando vengono messe in discussione da querele provenienti dal mondo politico. Le querele da parte della politica sono solo un tentativo di intimidire il lavoro giornalistico. E lo sono ancora di più se a farle sono membri del governo. La destra invece di approvare una legge per la libertà di stampa e contro la diffamazione, per proteggere i giornalisti dalle minacce e dalle aggressioni fisiche, propone leggi bavaglio, divieti di pubblicazione di informazioni giudiziarie nei procedimenti penali, carcere per i giornalisti. A Sigfrido Ranucci e alla redazione di ‘Report’ va tutta la nostra solidarietà: non saranno gli attacchi a fermare il loro lavoro sempre alla ricerca della verità.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “SULL’IPOTESI DELLA CANCELLAZIONE DELLE REPLICHE ESTIVE DI REPORT FAREMO UN’INTERROGAZIONE IN COMMISSIONE DI VIGILANZA”

“Mi auguro non corrisponda al vero quanto riportato da alcuni organi di stampa circa una possibile cancellazione delle repliche estive della trasmissione Report, trasmissione simbolo del giornalismo d’inchiesta. Il programma di Sigfrido Ranucci, nonostante il cambio di serata deciso dai vertici Rai, ha raggiunto risultati ragguardevoli di share ottenendo il gradimento di milioni di telespettatori. Le repliche estive hanno sempre avuto risultati simili, sono a costo zero, fanno guadagnare la Rai con la pubblicità e garantiscono all’azienda uno spazio di informazione anche durante l’estate. Quindi la decisione di non trasmettere le repliche sarebbe una scelta politica e non editoriale. Una ripicca contro una trasmissione non amata dal centrodestra, tanto che non si contano più le querele dei suoi esponenti, il senatore Gasparri ne ha presentata una proprio ieri. Una trasmissione ‘scomoda’ che, con le sue molteplici inchieste giornalistiche, a partire da quella su Daniela Santanché, si è fatta molti nemici ma che ha il gradimento dei telespettatori. Su questa decisione incomprensibile ho presentato un’interrogazione in commissione parlamentare di Vigilanza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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RAI – BONELLI E DE CRISTOFARO (AVS): “LA DESTRA USA LA VIGILANZA PER INTIMIDIRE RANUCCI E REPORT”

“Quanto avvenuto oggi in ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai è gravissimo. La destra a maggioranza ha votato per convocare in commissione il conduttore della trasmissione Report, Sigfrido Ranucci, reo di aver fatto giornalismo d’inchiesta sull’eredità di Silvio Berlusconi. Una vera e propria intimidazione contro chi esercita la professione con la schiena dritta. Invece di pensare a come bloccare una delle poche trasmissioni d’inchiesta rimaste in Rai, la destra pensi all’emorragia di audience dovuta alle scelte sbagliate dell’Amministratore delegato e del direttore generale dell’azienda di servizio pubblico. Problemi di ascolti che non ha Report. Tele Meloni non piace agli italiani.”

Lo affermano Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro dell’Alleanza Verdi e Sinistra, componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

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