“Questo provvedimento rappresenta un primo passo verso il riconoscimento del diritto alla salute per tutti. Aver affrontato questo tema in modo collettivo e unitario è una pagina positiva per il Parlamento. Finalmente estendiamo un diritto universale, un diritto di cittadinanza, anche alle persone senza fissa dimora a costo zero nei confronti del singolo. La dimostrazione che la collettività è in grado di farsi carico delle fragilità e non emargina. Anche perché tutte queste cose non possiamo scaricarle sugli enti locali, ai quali riduciamo i trasferimenti. Il fondo non deve essere utilizzato solo dalle città metropolitane. Il nostro Paese è molto diffuso e molto grande. Evitiamo che le risorse disponibili vadano solo in direzione dei grandi centri urbani, in cui certamente c’è una presenza maggiore di senza fissa dimora. Però anche nelle città minori c’è questo problema e quindi è necessario distribuire con equità e con parsimonia questa sperimentazione, il cui obiettivo, credo, sia quello di diventare un fatto strutturale e di non restare una sperimentazione.”
Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.