“L’assenza del governo alla commemorazione della tragedia di Lampedusa, costata la vita a 368 persone, è un grave sgarbo istituzionale che non sorprende, perché in perfetta linea con le aberranti politiche delle destre in tema di immigrazione. Gli egoismi di stampo nazionalista a colpi di decreti vergogna si sono rivelati per quello che sono: solo propaganda all’insegna del razzismo e della discriminazione. La migrazione è un fenomeno strutturale, serve urgentemente un cambio di passo, cancellare la Bossi-Fini e una vera mare Nostrum Europea. Ormai non ci possono essere fraintendimenti, la divisione politica è netta, tra chi vuole la fine di questa mattanza e quindi ha scelto l’umanità, la solidarietà e l’accoglienza per chi scappa da guerre, persecuzioni e fame e chi invece, con cinismo, non vuole i salvataggi in mare e pensa di risolvere il problema dei migranti facendo la guerra alle Ong.”
Così il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, a margine dell’incontro pubblico ‘Lampedusa 3 ottobre 2013: ’10 anni alla deriva’, organizzato da Altreconomia e Rivolti ai Balcani.