“I disordini di questa notte nel carcere di Regina Coeli, all’interno dell’VIII sezione, sono solo la punta dell’iceberg dei problemi cronici del nostro sistema penitenziario: sovraffollamento, condizioni disumane e mancanza di pene alternative alla detenzione. Le rivolte sono sempre l’ultimo atto: prima ci sono le condizioni della struttura, le condizioni di vita, i diritti negati. Il Governo Meloni resta distinto e distante da tutto questo, e le norme appena approvate come si vede non servono a nulla. La tensione crescente e l’escalation di violenza da nord a sud sono i sintomi di un malessere che va ascoltato e non solo represso con la forza.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
“Il governo Meloni si riempie la bocca ogni giorno di ordine pubblico e legalità ma continuo approvare norme che inseriscono nell’ordinamento nuovi reati, securitari e repressivi, o che aumentano le pene per reati esistenti, come il decreto sicurezza, non fa che aumentare il sovraffollamento e non diminuirlo. Il governo Meloni non aiuta a risolvere il sovraffollamento carcerario, anzi usa le carceri come discarica sociale. Serve un impegno concreto per migliorare le condizioni delle persone detenute e delle strutture, piuttosto che dover gestire emergenze come questa.”
“Regina Coeli va a fuoco. Questo è lo stato delle nostre carceri. Il governo non le visita, preferendo riempirsi la bocca di sicurezza in aula. La sofferenza intanto esplode. Inascoltata.”
Lo scrive su X la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
“Quella che si sta consumando nelle carceri è una mattanza silenziosa, non si riesce più neanche a tenere il conto dei suicidi, perché ormai sono all’ordine del giorno. L’ultimo nella notte a Regina Coeli dove un detenuto si è tolto la vita impiccandosi. Ancora una volta nella VII sezione. Una sezione maledetta, che deve essere chiusa e ristrutturata, come chiedono il garante della Regione Lazio, Stefano Anastasia, e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone. Il sovraffollamento è il problema, nel Lazio è al 180%, tra i più alti in Italia, e Regina Coeli non è da meno. Oltre alla capienza, altro problema i pochi agenti penitenziari in servizio. La sorveglianza in queste condizioni è impossibile. Questo tragico evento dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’urgenza di affrontare seriamente le condizioni disumane del carcere romano, che è la punta dell’iceberg della situazione penitenziaria nazionale. È indispensabile una drastica riduzione della popolazione detenuta per garantire una detenzione dignitosa a chi è in attesa di giudizio. Assicurare ad ogni detenuto di scontare la propria pena in condizioni umane e rispettose della dignità deve essere la priorità assoluta per costruire una società più giusta e rispettosa dei diritti di tutti.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, vicepresidente della commissione giustizia del Senato.
“Oggi insieme alla collega Francesca Ghirra siamo state a Regina Coeli per incontrare due attivisti di Ultima Generazione arrestati lunedì scorso dopo aver bloccato l’autostrada A12 Roma-Civitavecchia. E lo abbiamo fatto perché riteniamo inaccettabile che per una protesta pacifica per i diritti di tutti, per un’azione di disobbedienza civile nonviolenta, gli attivisti di Ultima Generazione siano stati trattati come delinquenti e messi in carcere. La destra non tollera il dissenso e sta cercando di impedire in tutti i modi a Ultima Generazione di portare avanti le proprie proteste. Dopo i rave, il decreto Caivano e altre misure contro le giovani generazioni è chiaro a tutti l’accanimento della destra contro i giovani. Quella applicata a Ultima Generazione è una misura manifesto utile a dissuadere altri giovani dal manifestare pubblicamente il proprio dissenso. Ai giovani che bloccano l’autostrada la galera, mentre al Ministro Lollobrigida che ferma i treni per scendere niente. Due pesi e due misure inaccettabili.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, conversando con i giornalisti all’uscita dal carcere di regina Coeli dove insieme alla collega Francesca Ghirra ha incontrato gli attivisti di Ultima Generazione.