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TORTURA – CUCCHI (AVS): “IL GOVERNO NON TOCCHI IL REATO DI TORTURA. UNA NUOVA INCHIESTA A CUNEO PER 23 AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”

“Continua il prezioso lavoro della magistratura nel ‘difendere’ il reato di tortura. È di queste ore la notizia, pubblicata da ‘Il Domani’, dell’apertura di una nuova inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Cuneo nei confronti di 23 agenti della Polizia Penitenziaria accusati tra l’altro proprio di tortura. La Procura sta indagando su abusi e violenze avvenuti nella Casa Circondariale di Cuneo. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso.  In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione del reato di tortura.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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TORTURA – CUCCHI (AVS): “CON IL CAPO DELLA POLIZIA PISANI ABBIAMO DIVERGENZE SUL REATO DI TORTURA E SUI CODICI IDENTIFICATIVI. DOPO I FATTI DI VERONA HO INCONTRATO IL CAPO DELLA POLIZIA”

“Dopo i fatti di Verona avevo chiesto un incontro con il capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani per complimentarmi con lui per le indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo scaligero che hanno permesso di scoprire e sgominare un vero e proprio sistema di coperture per coprire responsabilità e allontanare sospetti. Purtroppo, con amarezza ho dovuto constatare che abbiamo una visione diametralmente opposta sul tema dei diritti umani, dei codici identificativi e sull’utilità del reato di tortura. La gratitudine alla squadra mobile di Verona rimane intatta per il lavoro di pulizia interna fatto. Non posso, però, nascondere una profonda preoccupazione per divergenze così nette che non avrei mai pensato potessero esserci. Io continuerò comunque a difendere l’utilità del reato di tortura e a chiedere l’introduzione del codice identificativo e delle body cam, non come strumenti punitivi ma di garanzia proprio per il personale di Polizia.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi che ha incontrato il Capo della polizia Pisani.

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CARCERE – CUCCHI (AVS): “LA VICENDA DI REGGIO EMILIA DIMOSTRA CHE IL REATO DI TORTURA SERVE”

“In carcere si continua ad usare la tortura contro i detenuti. Una pratica che a parole tutti dicono di condannare ma che poi, in realtà, viene usata sempre più spesso, in particolare dal personale delle forze dell’ordine. Sono stata nel mese di aprile in visita al carcere di Reggio Emilia e ho potuto constatare con i miei occhi le drammatiche condizioni in cui vivono i reclusi in quel carcere. Condizioni inumane e degradanti. Oggi, dopo mesi di indagini la Procura di Reggio Emilia, che ringrazio per il prezioso lavoro, ha sospeso dieci agenti di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale reggiana accusati di aver usato tortura su un detenuto di origine tunisina. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza di aver approvato una legge che punisse la tortura nel 2017.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, commentando le dieci misure cautelari coercitive emesse dalla Procura di Reggio Emilia.

“Le carceri dovrebbero essere luoghi rieducativi, non certo un luogo dove usare tortura. Ma purtroppo non è così. Oggi le nostre carceri sono vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere. E quello di Reggio Emilia, purtroppo, non è un caso isolato. Dall’ultimo rapporto di Antigone emerge una realtà inquietante: 13 i procedimenti e i processi per presunte violenze e torture avvenute negli istituti di pena di Ivrea, Modena, Viterbo, Monza, Torino, San Gimignano, Santa Maria Capua a Vetere, Palermo, Nuoro, Bari e Salerno. Un giro d’Italia di violenze e torture inaccettabile e non degno di un Paese civile.”

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