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POSTE – GRASSADONIA (AVS): “NO ALLA PRIVATIZZAZIONE, AL FIANCO DEI LAVORATORI”

“Diciamo No alla privatizzazione di Poste Italiane e sosteniamo la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta a difesa del loro futuro. Grazie alla mobilitazione sindacale e due scioperi in piazza oggi il ministro Giorgetti ha convocato le rappresentanze dei lavoratori. La destra non sa dove andare a prendere i soldi per ridurre il debito pubblico e allora ricorre alla solita, vecchia, storia: vendere pezzi di patrimonio pubblico. Vendere, o svendere pezzi pregiati delle partecipate pubbliche, solo ed esclusivamente per fare cassa è miope. Poste Italiane Spa vanta una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e gli uffici postali svolgono il ruolo di veri e propri presidi dello Stato. Finché l’assetto di Poste rimarrà sotto controllo pubblico, continuerà ad assicurare la presenza dello Stato in ogni angolo della penisola. Alleanza Verdi e Sinistra è contro la svendita e la privatizzazione selvaggia di Poste e sostiene le legittime richieste dei lavoratori e delle lavoratrici. Se Meloni e Giorgetti hanno bisogno di risorse, invece di privatizzare Poste le vadano a prendere da chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti.”

Lo afferma Marilena Grassadonia della segreteria nazionale di Sinistra Italiana e candidata al parlamento europeo nella circoscrizione Italia centrale con Alleanza Verdi e Sinistra.

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PRIVATIZZAZIONI – MAGNI (AVS): “SVENDERE PER FARE CASSA È MIOPE, NO ALLA PRIVATIZZAZIONE SELVAGGIA DI MELONI”

“La Meloni si sta apprestando a svendere pezzi di aziende pubbliche, solo ed esclusivamente, perché ha bisogno di trovare 20 miliardi in tre anni da mettere sulla riduzione del debito pubblico. Quando era all’opposizione si scagliava contro chi privatizzava, ora che è al governo privatizza lei. La Meloni è nervosa, non sopporta le critiche e allora che fa, attacca ‘La Repubblica’ e i giornalisti. Una ferita alla libertà di stampa. Svendere pezzi pregiati delle partecipate pubbliche, solo ed esclusivamente per fare cassa è miope. Vendere senza avere una strategia di lungo periodo è inutile e serve forse nella prima fase di raccolta dei soldi ma alla lunga sarà il Paese a risentirne. I settori che intende privatizzare sono settori importanti su cui è necessaria una presenza forte dello Stato per garantire servizi a tutti i cittadini a partire da Poste. Alleanza Verdi e Sinistra è contro la svendita e la privatizzazione selvaggia. Se Meloni ha bisogno di risorse, le vada a prendere da chi in questi anni ha fatto profitti enormi.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PRIVATIZZAZIONI – MAGNI (AVS): “PER FARE CASSA VENDONO I GIOIELLI DI FAMIGLIA. NUOVA ONDATA DI PRIVATIZZAZIONI DA UN GOVERNO INCAPACE”

“L’economia italiana non va bene, rallenta, la crescita per quest’anno rischia di rimanere allo zero virgola, il debito pubblico aumenta inesorabilmente e allora il governo per ridurlo pensa ad una serie di privatizzazioni di parte delle aziende di Stato. In poche parole, Meloni e Giorgetti pensano di fare cassa con i gioielli di famiglia, 20 miliardi in tre anni previsti nella nota di aggiornamento al Def. Sono partiti lo scorso anno con una tranche di Mps e di Ita, con il nuovo anno hanno già dato il via libera alla vendita della rete Tim agli americani di Kkr e ora pensano a Eni, Poste, Ferrovie. Tutte queste operazioni di privatizzazioni servono solo a fare cassa, non c’è un disegno di politica industriale, non c’è un piano su cosa vendere, su cosa serve di più al Paese, su quali sono le aziende e i settori strategici per il futuro. Il governo Meloni è senza idee e soprattutto è incapace, non vuole andare a prendere i soldi dove ci sono, e quindi l’unico modo per incassare è vendere. In Italia privatizziamo per fare cassa dagli anni Novanta senza nessun reale vantaggio per i servizi e per i cittadini che, anzi, li vedono peggiorare. Senza parlare poi delle ricadute occupazionali come dimostra la ventennale vicenda di Alitalia ora Ita e Tim. Dicono di essere sovranisti e nazionalisti e di tutelare gli interessi degli italiani invece, fanno prevalere gli interessi del mercato a quelli della collettività. Altro che destra sociale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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