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CICLOVIA DEL GARDA – AURORA FLORIDIA (AVS): “DA SALVINI UNA RISPOSTA DELUDENTE, LA SICUREZZA DEI CITTADINI, I TURISTI E IL COMPARTO ECONOMICO SONO SOLO UN OPTIONAL”

“La risposta del Ministro Salvini sulla Ciclovia del Garda non è solo deludente, ma è una vera e propria presa in giro nei confronti di un territorio che si aspetta azioni concrete dal governo. È Salvini e solo lui che deve garantire la sicurezza di cittadini, turisti e dell’intero comparto economico del Lago di Garda, uno dei bacini turistici più importanti d’Europa, con milioni di presenze ogni anno. È il Ministro dei Trasporti che deve intervenire per mettere in sicurezza le arterie stradali, sostituire le barriere antifrana ormai obsolete e valutare sul serio, e non solo sui giornali, la costruzione di una galleria nel tratto più pericoloso, quello di Tempesta. Non vogliamo trovarci a piangere vittime di incidenti mortali o frane che potrebbero essere evitati. Invece, si continua a trascurare tutto con la solita superficialità, lasciando infrastrutture pericolanti e progetti lasciati a metà, come quello della Ciclovia sul Garda. È inaccettabile. Inoltre, ricordo che c’è già una soluzione alternativa in alcuni tratti della ciclovia: l’uso di trasporti sostenibili via acqua, come i battelli ecologici. Eppure non si sta investendo su nulla di tutto questo. Salvini sia il Ministro dei Trasporti e non dei disastri, si preoccupi meno del Ponte sullo Stretto, che costa miliardi di euro, e più sicurezza della nostra rete stradale e ciclabile.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia in replica al Ministro Salvini durante il question time.

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MALTEMPO – AURORA FLORIDIA (AVS): “ANCHE PER ZAIA È NECESSARIA L’ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO LE CATASTROFI. LE POLITICHE AMBIENTALI, SALVANO LA VITA DELLE PERSONE, NON LE POLIZZE.”

“I cambiamenti climatici che stanno devastando l’Italia e l’Europa con bombe d’acqua, allagamenti, smottamenti ed esondazione dei fiumi, sono ormai all’ordine del giorno. Eppure, invece di sviluppare un piano regionale integrato per affrontare seriamente un fenomeno strutturale come il dissesto idrogeologico, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si vanta di aver avuto per primo, addirittura nel 2010, l’idea di istituire un’assicurazione obbligatoria sugli immobili contro i danni provocati dal maltempo. Una soluzione che metterebbe in sicurezza i conti pubblici, non certo la vita delle persone.”

Lo scrive su Facebook la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Florida.

“Il territorio del Veneto, come la maggior parte del Paese, è fragilissimo, vittima di una cementificazione selvaggia e della mancanza di manutenzione del suolo. Questo è il vero punto critico. In un contesto così vulnerabile, è inaccettabile che manchi ancora una legge sul clima e sul consumo di suolo. Altro che assicurazioni, altro che opere faraoniche come il Ponte sullo Stretto o la pista da bob per le Olimpiadi 2026. Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, piuttosto che pensare a scorciatoie o a soluzioni che graveranno di nuovo sulle tasche di cittadine e cittadini, dovrebbe sollecitare governo e la maggioranza ad intervenire per garantire la sicurezza dei cittadini invece di pensare alle compagnie assicurative. Il Paese ha bisogno di buon senso e di una politica seria che metta al centro la tutela del territorio e delle persone. È ora di agire per il futuro di tutti.”

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DDL SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “DECRETA LA MORTE DELLO STATO DI DIRITTO E INSTAURA UNO STATO DI POLIZIA”

“Ci opporremo in tutte le forme possibili in Senato al DDL Sicurezza, appena approvato alla Camera. Siamo di fronte a una mostruosità giuridica che, introducendo 24 tra nuovi reati e aggravanti, decreta la morte dello stato di diritto e instaura uno stato di polizia. La stessa destra che piagnucola e invoca il garantismo quando i suoi esponenti finiscono in inchieste giudiziarie (e capita spesso), vara una serie di provvedimenti che secondo l’OSCE minano i principi fondamentali del diritto penale. Siamo ad una svolta pericolosissima verso un regime autoritario che va contrastata in ogni modo. È la morte della democrazia per come l’abbiamo conosciuta.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Se blocchi una strada perché stai manifestando per aver perso il lavoro, per l’ambiente, perché non hai una casa, le pene aumentano fino a 6 anni di reclusione e 300mila euro di multa. Se la protesta è contro un’opera pubblica classificata come strategica, alla pena si aggiungono delle pesantissime aggravanti che innalzano la pena fino a 20 anni di reclusione. La prima cosa che mi viene in mente è il Ponte sullo Stretto, il giocattolo di Salvini. Ma anche Tav, inceneritori e molto altro. La resistenza passiva e non violenta diventa un reato punibile con una pena dai 4 ai 6 anni di reclusione. Le donne incinte o con figli di età inferiore a un anno potranno andare in galera. E nelle carceri e nei Cpr si introduce il reato di rivolta per spegnere ogni protesta sulle condizioni di detenzione. Le forze dell’ordine potranno girare armate senza licenza quando sono fuori servizio. Il far west legalizzato e incontrollabile, mentre diventa illegale la cannabis light fregandosene del fatto che parliamo di una sostanza molto più blanda del legalissimo alcol, che in Italia dà lavoro a decine di migliaia di persone. Del resto, perché considerare legale la cannabis light, prodotta e venduta da aziende che operano legalmente e pagano le tasse, se l’erba la possono vendere le mafie?”

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PONTE SULLO STRETTO – DE CRISTOFARO (AVS): “ALTRI 370 MILIONI DI DENARO PUBBLICO PER LA SOCIETA’ VOLUTA DA SALVINI”

“Altri 370 milioni per il Ponte sullo Stretto di Salvini. Un carrozzone clientelare che da oltre 50 anni ricompare a intermittenza solo per sperperare denaro pubblico distribuendo incarichi e poltrone, mentre in Sicilia e in Calabria si viaggia alla stessa velocità di allora. L’abbiamo visto in Calabria l’altro giorno lo stato del trasporto ferroviario al Sud, con lo scontro fra un treno e un tir a un passaggio a livello nel quale hanno perso la vita i due conducenti e sono rimasti feriti dieci passeggeri. Un’altra strage di lavoratori dopo quella di Brandizzo.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Ai ferrovieri che scioperano, Salvini risponde annunciando tolleranza zero. Ma invece di minacciare i lavoratori Salvini garantisca davvero quel diritto alla mobilità di cui si fa paladino a chiacchiere. Si occupi dello stato di quelle infrastrutture di cui è ministro, non degli scioperi. Invece per tutta risposta Salvini tira dritto sul Ponte. Un’opera che probabilmente non si farà mai. In un’area ad altissimo rischio sismico che costerebbe 15 miliardi per tagliare qualche decina di minuti di attraversamento dello Stretto. Che con il nuovo Codice degli appalti, già severamente contestato dall’Europa, esporrebbe i lavori per il ponte al pericolo delle infiltrazioni mafiose. Ci opporremo dentro e fuori il parlamento a quest’opera senza senso.”

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MALTEMPO – DE CRISTOFARO (AVS): “PRIORITA’ LA LEGGE SUL CLIMA E IL CONSUMO DI SUOLO. FORSE IL GOVERNO SI È ACCORTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

“Il ministro ha elencato le varie misure previste dal nuovo decreto e appena arriverà alle camere ne discuteremo e se sarà opportuno lo sosterremo. A nome di Alleanza Verdi e Sinistra esprimo il cordoglio per le vittime e un ringraziamento agli angeli del fango, spesso ragazzi e ragazze, la meglio gioventù, che in questi giorni stanno spalando. Ma soprattutto voglio ringraziare le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile. Il Parlamento non può essere chiamato a discutere solo dopo che il disastro si è prodotto, dovrebbe invece ragionare sulle cause, sui nodi strutturali, cercare delle soluzioni per prevenire i disastri e naturalmente limitarli.”

Lo afferma il capogruppo dell’alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

“Fino al 1950 in Italia si registravano 5 eventi all’anno e oggi questi eventi sono diventati 100 anno, mentre le aree edificate erano il 2% e oggi l’8%, prosegue De Cristofaro. Il ministro Musumeci cita al Senato i cambiamenti climatici ma non alla Camera. Musumeci spaccia un impegno del governo che allo stato non si vede. Non mi risulta che ci sia all’ordine del giorno, come chiediamo da tempo, una legge sul clima o una legge sul consumo di suolo. Mentre abbiamo visto il governo impegnato sui rave, sull’abolizione della protezione speciale, sul ponte sullo stretto di Messina. Niente sul clima o sul consumo di suolo. Vanno considerati i cambiamenti climatici per quello che sono: una minaccia per tutti noi e per il pianeta. Se i cambiamenti climatici sono all’origine del moltiplicarsi dei disastri naturali, il consumo dissennato e vorace del suolo moltiplica gli effetti devastanti. Ed è gravissimo additare come responsabile di questa situazione il fantomatico partito ambientalista del no, che ogni volta viene tirato in ballo in maniera propagandistica e strumentale. Il partito del no non è al governo oggi e non c’era nemmeno prima. Spetta però a questo governo scegliere quale strada percorrere e i primi segnali non mi sembrano per nulla rassicuranti. Oggi il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici è la priorità.”

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