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CARCERI – CUCCHI (AVS): “A FOGGIA UNA TERRIBILE STORIA DI TORTURA, LA MAGISTRATURA ACCERTI LE RESPONSABILITA’. NON SI DEVE TOCCARE IL REATO DI TORTURA”

“Atti falsi, minacce e promesse di ritorsione. Gli anni passano ma la cultura ed i metodi restano sempre gli stessi. E sempre ai danni dei più deboli. Ma anche ai danni della Polizia Penitenziaria. La storia terribile dei dieci agenti della Polizia penitenziaria, accusati di tortura per le violenze contro due detenuti, sarebbe potuta rimanere, come tante altre, coperta dal silenzio. Dieci persone contro due detenuti inermi. I responsabili hanno creduto di poterla fare franca, forti del senso di impunità delle tante inchieste mai aperte. Invece no. Stavolta a Foggia i magistrati sono intenzionati ad andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità rispetto a quanto sarebbe accaduto nel carcere di Foggia. La legge è uguale per tutti. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza di aver approvato nel 2017 una legge che punisse la tortura. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi commentando l’inchiesta che ha portato all’arresto di dieci agenti della Polizia penitenziaria a Foggia.

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TORTURA – CUCCHI (AVS): “IL GOVERNO NON TOCCHI IL REATO DI TORTURA. UNA NUOVA INCHIESTA A CUNEO PER 23 AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”

“Continua il prezioso lavoro della magistratura nel ‘difendere’ il reato di tortura. È di queste ore la notizia, pubblicata da ‘Il Domani’, dell’apertura di una nuova inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Cuneo nei confronti di 23 agenti della Polizia Penitenziaria accusati tra l’altro proprio di tortura. La Procura sta indagando su abusi e violenze avvenuti nella Casa Circondariale di Cuneo. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso.  In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione del reato di tortura.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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