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MIGRANTI – CUCCHI (AVS): “I CENTRI PER I MIGRANTI SONO UNA FARSA. INCURANTE DEL DRAMMA DELLE CARCERI, IL GOVERNO MANDA 45 AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA IN ALBANIA”

“I centri di detenzione per migranti in Albania voluti da Giorgia Meloni si stanno trasformando in una farsa. I lavori sono in ritardo, e l’apertura slitta a settembre, per ora. Da un lato meno male, quelle in Albania saranno vere e proprie carceri per persone che non hanno commesso nessun reato se non quello di scappare da fame, guerre e carestie, alla ricerca di un futuro migliore. Dall’altro la figuraccia e lo spreco di denaro pubblico è assicurato. Ma al peggio non c’è mai fine. E il peggio è il vademecum inviato agli agenti di polizia penitenziaria in partenza per l’Albania che, se non fosse vero, ci sarebbe da ridere. Ma, cosa ancora più grave è che mentre il Parlamento sta votando, con fiducia in entrambe la Camere, il decreto carceri che in teoria dovrebbe affrontare il drammatico problema del sovraffollamento e della carenza di personale, nei centri in Albania lavoreranno 45 agenti di Polizia penitenziaria. 45 agenti per una struttura che al massimo ospiterà poche decine di migranti, mentre in Italia i turni nelle nostre carceri sono di 7-8 agenti al massimo in strutture sovraffollate. 45 agenti in servizio in meno. Una cosa grave e assurda che dimostra come alla destra non interessa minimamente risolvere il dramma delle carceri. Che, ricordiamo, riguarda i detenuti ma, anche, gli agenti della polizia penitenziaria.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “NON CONTESTO IL DECRETO, CONTESTO QUELLO CHE MANCA”

“Il provvedimento del ministro Nordio, che doveva servire a svuotare carceri vista la grave situazione che vivono detenuti e agenti, non serve a nulla. Non contesto quello che contiene questo provvedimento, contesto quello che non c’è. Sui temi che riguardano i diritti umani e la dignità delle persone non dovrebbero esistere colori politici, ma solo unità di intenti e risoluzione dei problemi. Invece non è così, la maggioranza e il governo sono stati sordi a qualsiasi modifica proposta, sordi agli appelli che da più parti chiedevano misure per contrastare il fenomeno dei suicidi. E invece niente, mettono la fiducia. In questo decreto, per esempio, non c’è nulla per i detenuti affetti da malattie psichiatriche, i più fragili, persone che dovrebbero trovarsi altrove e invece si trovano in luoghi infernali dove non possono essere curati come dovrebbero. In carcere non c’è solo il sovraffollamento, già oltre ogni livello di guardia, c’è anche il problema della mancanza del personale, sia agenti che operatori. Non si tratta da fare una guerra tra detenuti e agenti penitenziari, che sono costretti a lavorare in carcere e non sono messi nelle condizioni di poterlo fare bene. Si tratta di trovare soluzioni che in questo decreto non ci sono. Maggioranza e governo dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza.”

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “A FOGGIA UNA TERRIBILE STORIA DI TORTURA, LA MAGISTRATURA ACCERTI LE RESPONSABILITA’. NON SI DEVE TOCCARE IL REATO DI TORTURA”

“Atti falsi, minacce e promesse di ritorsione. Gli anni passano ma la cultura ed i metodi restano sempre gli stessi. E sempre ai danni dei più deboli. Ma anche ai danni della Polizia Penitenziaria. La storia terribile dei dieci agenti della Polizia penitenziaria, accusati di tortura per le violenze contro due detenuti, sarebbe potuta rimanere, come tante altre, coperta dal silenzio. Dieci persone contro due detenuti inermi. I responsabili hanno creduto di poterla fare franca, forti del senso di impunità delle tante inchieste mai aperte. Invece no. Stavolta a Foggia i magistrati sono intenzionati ad andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità rispetto a quanto sarebbe accaduto nel carcere di Foggia. La legge è uguale per tutti. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza di aver approvato nel 2017 una legge che punisse la tortura. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi commentando l’inchiesta che ha portato all’arresto di dieci agenti della Polizia penitenziaria a Foggia.

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TORTURA – CUCCHI (AVS): “IL GOVERNO NON TOCCHI IL REATO DI TORTURA. UNA NUOVA INCHIESTA A CUNEO PER 23 AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”

“Continua il prezioso lavoro della magistratura nel ‘difendere’ il reato di tortura. È di queste ore la notizia, pubblicata da ‘Il Domani’, dell’apertura di una nuova inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Cuneo nei confronti di 23 agenti della Polizia Penitenziaria accusati tra l’altro proprio di tortura. La Procura sta indagando su abusi e violenze avvenuti nella Casa Circondariale di Cuneo. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso.  In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione del reato di tortura.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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