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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “LE COMUNICAZIONI DI FITTO DI MARTEDì SONO INUTILI, IL DANNO È GIA’ STATO FATTO. IL GOVERNO INCAPACE SCARICA SUI COMUNI E SULLE POLITICHE AMBIENTALI I TAGLI AL PNRR”

“Oggi in Senato abbiamo approvato con l’ennesima fiducia un decreto del governo chiamato Dl Alluvione. Quasi in contemporanea con un colpo di mano la cabina di regia sul Pnrr coordinata dal Ministro Fitto ferma progetti per 16 miliardi da utilizzare proprio per la gestione del rischio alluvioni e per il rischio idrogeologico. Sono mesi che parlano di rimodulare il piano, rassicurano sull’utilizzo di tutte le risorse e poi alla stretta cancellano o spostano alla rata successiva, come successo per i 500 milioni di fondi per l’housing studentesco. Una follia, siamo al gioco delle tre carte. Il governo scarica la propria incapacità sui comuni, i più penalizzati con un taglio di 13 miliardi su 16 totali, e sul mezzogiorno. Dopo le insistenti richieste delle opposizioni, martedì il ministro Fitto farà le sue comunicazioni in Senato che però purtroppo arrivano troppo tardi. Il danno è fatto.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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CODICE APPALTI – MAGNI (AVS): “GIORNATA NERA PER L’ITALIA, DA OGGI SUBAPPALTI LIBERI A CASCATA. LA POLITICA SCEGLIE CHI LAVORA”

“L’entrata in vigore del codice appalti è una giornata nera per l’Italia. Il nuovo codice non taglia la burocrazia e sblocca i cantieri e i lavori come dice il ministro Salvini che lo ha promosso. Il nuovo codice appalti deregolamenta i subappalti facendoli tornare a cascata. Un Far west, come denuncia oggi il segretario generale della Fillea Cgil Genovesi. Un errore enorme dal punto di vista economico e della realizzazione delle opere che rischia di mettere seriamente a rischio i lavori del Pnrr e non il contrario. Ogni volta che si passa da un’impresa a un’altra il valore della commessa si riduce e chi subentra dovrà risparmiare e lo farà sui costi, partendo da quelli sul lavoro e sulla  qualità dei materiali. Chiaramente subappalto dopo subappalto verrà sacrificata anche la sicurezza sul lavoro, il 77% di infortuni gravi e mortali nell’edilizia privata si verificano tra il secondo e il terzo livello di subappalto dai dati del rapporto Inail di maggio. Il ministro Salvini ci fa tornare indietro nel tempo ad un capitalismo predatorio e frammentato in tante piccole e piccolissime aziende e alla politica che sceglie chi lavora. Non solo un rischio fortissimo di infiltrazioni mafiose e corruzione ma anche un danno enorme alla crescita del Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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DECRETO ENTI – MAGNI (AVS): “PAGINA NERA PER LA DEMOCRAZIA. ILLEGITTIMO NEL METODO E NEL MERITO”

“Nell’aula del Senato è stata scritta un’altra pagina nera per la democrazia. Questo provvedimento è illegittimo nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché ancora una volta il Governo Meloni ha usato lo strumento del decreto legge per faccende di ordinaria amministrazione, su cui è stata messa l’ennesima fiducia, riducendo i parlamentari a semplici notai. Nel merito, perché si tratta di norme contro la Costituzione, che cancellano con un tratto di penna i vertici di Inps e Inail, senza tener conto dei veri problemi del Paese. Alleanza Verdi e Sinistra voterà no alla fiducia e ad un decreto arrogante.”

Così nell’Aula del Senato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, in dichiarazione di voto sul Dl Enti.

“Il nucleo di questo provvedimento omnibus ha un unico obiettivo: il controllo su alcuni enti pubblici, e in primo luogo dell’Inps e dell’Inail.  Decidere i vertici amministrativi su base fiduciaria è vero e proprio spoil system, altro che buon andamento e imparzialità dell’amministrazione, prosegue Magni. L’insistenza nel voler modificare, d’ufficio, d’imperio, i vertici degli enti e della pubblica amministrazione è incostituzionale. Un commissariamento politico mascherato che non si può fare. Per risolvere i molti problemi che questo Governo ha nella gestione dei fondi del PNRR serve continuità amministrativa con amministratori capaci, perché a rischio ci sono decine di miliardi. Invece, dopo le leggi ad personam, con questo provvedimento siamo arrivati alle leggi contra personam: incarichi che vengono asserviti all’orientamento politico del Governo, a prescindere dalle scadenze. Emblematica  la norma che abbassa a 70 anni l’età limite per svolgere la funzione di direttore nei teatri lirici, costruita ‘ad hoc’ per cacciare Stèphane Lissner, direttore del San Carlo di Napoli, quando per gli istituti di credito sportivo l’età è innalzata a 72 anni. Non basta vincere le elezioni per poter fare ciò che si vuole. Un atteggiamento di arroganza che non è più tollerabile e su cui Alleanza Verdi e Sinistra si opporrà con forza dentro e fuori le aule parlamentari.”

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DL PA – MAGNI (AVS): “FALLIMENTO TOTALE, AVS VOTA NO”

“Questo provvedimento è un fallimento totale: non potenzia la macchina amministrativa degli enti pubblici e non prevede un piano straordinario di stabilizzazioni delle migliaia di lavoratori e lavoratrici precarie che lavorano per la pubblica amministrazione. Un grande fallimento, perché la riforma della pubblica amministrazione, quella che la destra ha presentato in pompa magna, non c’è dentro questo decreto. La riforma della pubblica amministrazione rappresenta un tema fondamentale nel processo di modernizzazione del Paese, soprattutto adesso, che dobbiamo affrontare una sfida importante come il PNRR. E invece il governo che fa, impedisce alla Corte dei Conti il controllo concomitante. Una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. Gli organi di controllo sono e devono rimanere autonomi. Per questi motivi, Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo decreto.”

Così in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, in dichiarazione di voto sulla fiducia al Dl Pa.

“Quello che manca in questo provvedimento è chiarissimo, prosegue Magni. Serviva intervenire sui salari dei dipendenti pubblici, stabilizzare i precari, potenziare la nostra capacità amministrativa. Se non interveniamo ora, ci ritroveremo con una gravissima carenza di organico e rischiamo il blocco della macchina organizzativa e amministrativa di questo Paese. Il governo invece spalanca la strada all’aumento delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni di un numero di servizi della pubblica amministrazione sempre maggiore. Questo decreto che nasce con l’intendimento di rafforzare la pubblica amministrazione, è diventato tutta una cosa diversa. Un decreto omnibus che elude anche il richiamo del Presidente della Repubblica sulla decretazione d’urgenza.”

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PIL – MAGNI (AVS): “I RITARDI NEL PNRR METTONO A RISCHIO LA CRESCITA”

“I dati sul Pil dovrebbero far riflettere la Meloni anziché vantarsi per stime economiche, indubbiamente incoraggianti, ma che sono figlie non delle loro politiche. Il modesto aumento del Pil rischia di venire frenato dal gravissimo ritardo accumulato dal governo nell’attuazione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non riuscire a spendere quei fondi, rischia di compromettere la futura crescita economica del Paese. Questo non lo dice Alleanza Verdi e Sinistra, ma è l’avvertimento sia dell’Ocse, che dell’Istat.”

Lo ha dichiarato il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, che aggiunge:

“L’economia di un Paese non si può reggere solo sul risparmio delle famiglie, prosegue Magni. L’erosione dei redditi dei lavoratori e dei pensionati con l’inflazione che continua a crescere è cosa nota. Per rilanciare i consumi, bisogna aumentare gli stipendi degli italiani, fermi al palo da troppo tempo. Questo governo invece, totalmente inadeguato a guidare il Paese, continua a colpire la classe media, rendendola ogni giorno che passa più povera, così da mettere a rischio la crescita nel medio e lungo termine, conclude Magni.”

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TLC – MAGNI / MARI (AVS): “IL SETTORE È IN CRISI, NOI SIAMO AL FIANCO DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI”

“Siamo al fianco delle organizzazioni sindacali delle telecomunicazioni oggi in sciopero. Le grandi aziende sono in crisi e si rischiano ventimila posti di lavoro. I ritardi sul 5G e sulla transizione digitale nel Pnrr rischiano di mettere in ginocchio un settore già fortemente in crisi. Il settore delle telecomunicazioni in tutti i Paesi tecnologicamente avanzati è uno dei pochi comparti che riesce a generare occupazione. In Italia, invece, il lavoro sempre più precario e i ricavi dimezzati stanno creando un lento e inesorabile declino occupazionale che nell’ultimo decennio ha più che dimezzato la forza lavoro dei principali gestori italiani. Il governo Meloni presenti un piano per questo settore strategico.”

Lo affermano il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni e il deputato di AVS Franco Mari a margine della manifestazione nazionale a Santi Apostoli a Roma.

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AMBIENTE – FLORIDIA (AVS): “LA CRISI AMBIENTALE E LA CRISI SOCIALE SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA, SI DEVE INVERTIRE LA ROTTA”

“La Giornata Mondiale dell’ambiente è l’occasione per ricordare l’immenso valore del territorio in cui viviamo. Ci ricorda anche che la crisi ambientale e quella sociale sono due facce della stessa medaglia. Il combinato disposto tra inquinamento, cambiamenti climatici, ancora oggi negati, e sfruttamento di specie e risorse naturali, sta provocando la distruzione di interi ecosistemi e compromettendo la qualità di vita e la salute di cittadine e cittadini. Sta a noi invertire la rotta, e non solo a parole. Al momento il Governo non riesce neanche a spendere le risorse del Pnrr per la necessaria transizione ecologica o per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio. Servono progetti e soluzioni ambiziose, che non riesco a vedere nelle azioni di questo esecutivo, per garantire un presente e un futuro più sicuro e sostenibile per tutti, che dia anche una prospettiva certa alle giovani generazioni.”

Lo ha dichiarato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, membro della commissione Ambiente di Palazzo Madama.

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PNRR – MAGNI (AVS): “LA DESTRA HA UN’IDEA AUTORITARIA DELLE ISTITUZIONI, GLI ORGANI DI CONTROLLO DEVONO RIMANERE AUTONOMI”

“La risposta del ministro Fitto non ci ha minimamente soddisfatto. Il ministro non ha risposto alla nostra domanda sul perché i 500 esperti, giovani laureati, giuristi, statistici, informatici e ingegneri, stanno lasciando gli incarichi nei vari ministeri. E non ha risposto perché ci avrebbe dovuto dire che non hanno previsto le risorse per la loro stabilizzazione. Sulla Corte dei Conti il ministro ha provato a ribadire quanto detto nei giorni scorsi ma, in realtà nasconde una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. La democrazia è fatta da pesi e contrappesi. Le istituzioni che hanno poteri di controllo non possono essere imbavagliate, hanno una loro autonomia ed esprimono liberamente il loro giudizio. È il loro lavoro. Poi la politica può fare altre scelte. Il centrodestra ha un’idea autoritaria e proprietaria delle istituzioni. La destra governa perché gli italiani l’hanno votata, ma i voti presi non sono per mettere in discussione gli organi di controllo che sono e devono rimanere autonomi e rappresentano l’insieme degli italiani e del Parlamento.”

Lo afferma in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, nella replica al Ministro Fitto nel corso del Question time a Palazzo Madama sul Pnrr.

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “UN GOVERNO INCAPACE METTE A RISCHIO IL PAESE. INTERROGAZIONE SULL’ABBANDONO DEGLI ESPERTI DEL PNRR”

“Il governo Meloni si sta dimostrando incapace di governare il Pnrr. La maggioranza e il governo non sono in grado di dire la verità agli italiani su come spenderanno il più grande investimento dal dopoguerra ad oggi e che ci avrebbe permesso di superare i gap del nostro Paese. Fitto e la Meloni appena arrivati hanno spostato alla Presidenza del Consiglio la gestione del Pnrr e dei fondi europei tradizionali e da quel momento sono cominciati i guai. Miliardi di euro per la sanità e la scuola non utilizzati, ormai obiettivi mancati, la terza rata da 19 miliardi ferma per i rilievi dell’Europa, mentre sulla quarta che scade a fine luglio buio assoluto. Una girandola di dichiarazioni e uno scontro strisciante con tutti gli organi di controllo a partire dalla Corte dei Conti sono ormai all’ordine del giorno. Come se non bastasse tutto questo per preoccuparsi, l’accentramento e lo smantellamento delle strutture previste, sta mandando a casa gli esperti del Pnrr: giovani laureati, giuristi, statistici, informatici e ingegneri. Lo Stato ne aveva assunti per concorso 500 e li aveva collocati in tutti i ministeri e alla Presidenza del Consiglio. Ora si dimettono perché sono precari visto che i soldi per la loro stabilizzazione non ci sono. Un danno su cui presenteremo una interrogazione parlamentare. Oltre ai soldi perdiamo anche posti di lavoro e professionalità. Proprio un capolavoro non c’è che dire.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI FACCIA CHIAREZZA SULLA POSSIBILE PERDITA DEI FONDI, USARLI PER L’EMERGENZA ALLUVIONE”

“Anche oggi leggiamo dal ministro Fitto che il governo Meloni non solo non è in grado di spendere tutti i soldi previsti ma che non è neanche in grado di rimodulare il piano per non perdere risorse preziose, come dicono da mesi. Addirittura oggi il ministro Fitto dice che è da smantellare, da rifare. Una cosa gravissima. Le responsabilità delle difficoltà ad utilizzare tutte le risorse del Pnrr stanno tutte in capo alla maggioranza. Ci troviamo di fronte ad un esecutivo di incapaci, buoni solo a fare propaganda. Il Pnrr è una grande occasione per intervenire sulla questione ambientale, sulla transizione ecologica e digitale, sulla rigenerazione urbana, sull’assetto del territorio. Da giorni chiediamo al governo di utilizzare i fondi del Pnrr per l’emergenza alluvione, per un piano di piccole opere di risistemazione del territorio, per combattere il dissesto idrogeologico e mettere in sicurezza il Paese. I fondi ci sono, basta metterli a terra. Siamo ancora in tempo. Il governo riunirà domani il Cdm per destinare le prime risorse all’emergenza. Serve chiarezza, è necessario che la Presidente del Consiglio Meloni dica una parola chiara sulla possibile perdita dei fondi e sul perché non li utilizza per l’emergenza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato

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