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DL INFRASTRUTTURE – MAGNI (AVS): “L’ENNESIMA FIDUCIA SU UN DECRETO LONTANO DAI PROBLEMI DEGLI ITALIANI”

“Ennesima fiducia, ormai abbiamo superato quota 60, su un decreto che dimostra, ancora una volta, la totale distanza della destra dai problemi del Paese. Problemi che gli italiani vivono sulla loro pelle tutti i giorni. Un decreto omnibus che contiene tutto e niente. In Italia stiamo vivendo una situazione drammatica dovuta alla crisi climatica e alla siccità. Ebbene in questo decreto non c’è nulla sulla siccità ma c’è il giocattolo di Salvini, il ponte sullo Stretto di Messina. In Sicilia la siccità sta rendendo la situazione drammatica con centinaia di imprese agricole che stanno chiudendo e tutto ciò viene derubricato come un fatto di cronaca, non come un qualcosa che dovrebbe portare a dichiarare lo stato di crisi climatica. Anzi il tanto sbandierato Piano Mattei utilizza 4 miliardi di euro dei fondi per il clima, non per fare politiche di contrasto al cambiamento climatico, ma per andare ad estrarre risorse naturali in Africa per poi riportarle in Europa e creare speculazione. C’è poi l’ossessione di Salvini. La maggioranza e il governo continuano a sfornare decreti su decreti sul ponte sullo Stretto, stiamo discutendo di fare un ponte a ‘pezzetti’, una novità e speriamo di vedere il puzzle completo alla fine, ma non si riesce a fare un collaudo di un invaso che potrebbe dare l’acqua agli agricoltori siciliani. Altro problema che sta affliggendo gli italiani sono i ritardi nei trasporti, in particolare quelli ferroviari, peccato che non vengono nemmeno menzionati. Non è vietato fare decreti di urgenza, quello che è insopportabile e inaccettabile sono i decreti omnibus come questo dove di materie ce ne sono 12 e di urgenza ben poca.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PIANO MATTEI – AURORA FLORIDIA (AVS): “NEOCOLONIALISMO PREDATORIO”

“Il Governo Meloni sta propagandando il piano Mattei come strategico e finalizzato a prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari e assicurare all’Italia l’approvvigionamento energetico necessario. Grandi proclami e mirabolanti soluzioni, peccato però che nel testo non ve ne sia traccia. È infatti chiara solo l’intenzione dell’Esecutivo di continuare ad intendere la cooperazione con i paesi africani come una mera occasione di sfruttamento dei combustibili fossili, in un’ottica di neocolonialismo. La Presidente Meloni vuole trasformare l’Italia nel terminale di arrivo delle risorse sfruttate in Africa. Un vero disastro. Basta temporeggiare e frenare il processo di transizione energetica e di decarbonizzazione. Non c’è più tempo, si rischiano danni gravissimi alla salute, all’economia e alla vita dei cittadini di oggi e di domani. Alleanza Verdi e Sinistra vota No a questo provvedimento assurdo e fuori dal tempo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“L’Esecutivo Meloni attua una precisa strategia con la sua politica inconsistente e pericolosa sul contrasto alla crisi climatica. Incoraggiare un processo di diversificazione dell’economia italiana attraverso nuovi investimenti nelle fonti fossili nei Paesi africani è un errore fatale che ci riporta ai tempi bui del colonialismo, e che non ci permette di stare al passo con i tempi. Disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di carbonio e dallo sfruttamento di risorse fossili è un imperativo, non più una scelta, prosegue Floridia. Il tanto propagandato progetto strategico di politica estera come il Piano Mattei, dovrebbe piuttosto avere l’obiettivo di garantire la stabilità del continente africano attraverso uno sviluppo economico sostenibile e di lungo periodo. Invece di alimentare la dipendenza dai combustibili fossili, il governo italiano dovrebbe supportare i governi dei paesi africani negli investimenti in efficienza energetica, in energie rinnovabili e in economia circolare. Questo Governo è più interessato allo sviluppo predatorio dell’estrazione delle risorse naturali che a mettere in atto un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla crescita verde e un’economia a basse emissioni, decisamente lontano dai modelli di sfruttamento delle risorse naturali, che ancora oggi caratterizzano una parte consistente delle relazioni tra Africa e resto del mondo.”

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “IL GOVERNO CONTRO LE POLITICHE GREEN E LE ESIGENZE DEGLI ITALIANI”

“Mentre discutiamo ci sono due tragedie in corso ai confini dell’Unione: la guerra a Gaza e in Ucraina. A Gaza la catastrofe umanitaria è ormai sotto gli occhi di tutti mentre in Ucraina la guerra non accenna a finire. La vittoria militare in Ucraina, colpevolmente perseguita anche dal governo italiano, si è dimostrata una nefasta chimera, e la guerra non potrà concludersi con un vincitore ed un vinto. Sul conflitto in MO l’Italia dovrebbe chiedere la fine dei bombardamenti, la fine delle violenze, il sostegno alla popolazione civile e il rilascio degli ostaggi e adoperarsi affinché le richieste delle organizzazioni internazionali a partire dall’Onu non rimangano lettera morta. Per provare ad uscire dalla crisi mediorientale il riconoscimento dello stato di Palestina è il primo urgentissimo e necessario passo. La soluzione due popoli due stati è l’unica soluzione praticabile da chi vuole la pace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Tra i danni provocati dalla guerra in Ucraina c’è anche il principale obiettivo strategico dell’UE: la riconversione ecologica. Una retromarcia in cui il governo italiano è in prima fila. Non passa giorno che il governo non smentisca gli obiettivi del green deal europeo. Bisogna invece fare il contrario, ponendo l’obiettivo del 2030 per l’uscita dalle fonti fossili come obiettivo prioritario, o aderendo all’alleanza dei paesi contro la concessione di nuove autorizzazioni all’estrazione dei combustibili fossili. Rivedere la decisione di trasformare l’Italia in un hub del gas con la rinuncia ad utilizzare il Piano Mattei per sfruttare le fonti fossili africane. Nonostante il mondo intero stia faticosamente comprendendo che la strada è obbligata il governo Meloni va dall’altra parte. L’aumento del bilancio europeo non deve finanziare la strategia fallimentare sull’immigrazione, l’aumento deve servire ad aiutare fasce di popolazione impoverite dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. Questa esigenza invece non è tra le priorità. L’equilibrio non deve essere solo tra rigore ed investimenti trascurando la vita delle persone. È molto grave che si parli di flessibilità solo per le spese militari e si dia priorità assoluta all’aumento al 2% del PIL mentre si abbandona ogni sostegno alla popolazione: le spese militari vanno diminuite, non aumentate. Il patto di stabilità va modificato nell’approccio di fondo per mettere al primo posto le esigenze sociali e ambientali. Questo dovrebbe fare un governo che ha a cuore la condizione materiale di chi fatica sempre di più.”

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “SULLO STOP ALLE FONTI FOSSILI, LA POSIZIONE DI PICHETTO FRATIN È PILATESCA. L’ITALIA È ISOLATA IN EUROPA”

“L’esito della Cop 28 rischia di diventare solo una irresponsabile operazione di greenwashing. Sintomatica è la proposta di utilizzare i sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica come escamotage per continuare a utilizzare le fonti fossili. In tutto questo dibattito, ciò che preoccupa è la posizione pilatesca del governo italiano. Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin non sta sostenendo la battaglia dell’Unione Europea per l’uscita, seppur graduale, da petrolio e gas. Dal ministro giungono sempre e solo parole vuote e di circostanza sulla necessità di una vera transizione ecologica.  Anche perché il governo Meloni in Italia sta facendo tutt’altro. Continua a puntare sul gas con il Piano Mattei, non investe in modo deciso sulle energie rinnovabili e in Legge di Bilancio ha addirittura tagliato il fondo per il clima. Di questo passo, l’Italia resterà sempre più isolata in Europa e all’angolo sulla transizione ecologica.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama.

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “DA MELONI SOLO PROPAGANDA”

“L’Italia ha spinto di più affinché il prossimo consiglio si concentrasse sull’immigrazione. La Meloni propone una strategia che ha come unico punto come non far arrivare i migranti in Europa. Questa strategia, tutta ideologica, si articola nei respingimenti e negli aiuti ai paesi africani per impedire le partenze, il famigerato Piano Mattei. Tutto il resto compreso lo sciagurato progetto di costruire centri di rimpatri simili a carceri derivano da questa strategia. La realtà e non la propaganda ci dice che questa strategia sta registrando solo fallimenti: nessun paese si è fatto coinvolgere nel ‘Piano Mattei’ e la difesa dei confini esterni rimane solo un vuoto slogan. Una strategia fallimentare, e a farne le spese è l’Italia. Italia e Ue dovrebbero cambiare strada, servirebbero politiche di accoglienza serie, modificare il trattato di Dublino e servirebbe abolire la legge Bossi-Fini. Invece si preferisce la propaganda.”

Così in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Siamo tutti inorriditi da quanto accaduto in Israele, massima condanna verso l’azione criminale di Hamas. Oggi è necessario capire come uscire dal vicolo cieco nel quale ci troviamo. La tesi dei due Popoli due Stati rischia di essere uno slogan vuoto. Il diritto all’esistenza e alla sicurezza dello Stato di Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina sono l’unica via d’uscita. La comunità internazionale ha responsabilità evidenti, come sono evidenti le responsabilità dei governi israeliani di destra, soprattutto l’ultimo. Il prezzo che stanno pagando le popolazioni civili da entrambe le parti è altissimo. A Gaza c’è una crisi umanitaria fortissima e la reazione israeliana è sproporzionata ed è una palese violazione del diritto umanitario. Non è la forza ma la ragione che può mettere fine a questa spirale di violenza. L’Ue dovrebbe svolgere un ruolo e lavorare per la pace, dovrebbe chiedere un cessate il fuoco immediato. E l’Italia in Ue avrebbe un ruolo, perché storicamente nessuno ha come noi rapporti privilegiati con la Palestina e i paesi arabi. Invece rischiamo la stessa mancanza di iniziativa che l’Ue ha mostrato nella vicenda Ucraina. Il governo dovrebbe usare il suo ruolo non per costruire fortezze impossibili contro i migranti ma far capire all’Ue che rinunciare ad esistere sul piano internazionale significa firmare la propria scomparsa politica.”

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UE – FLORIDIA (AVS): “SULLE ENERGIE SCELTE MIOPI, SI DEVE PUBBLICARE IL CATALOGO DEI SUSSIDI POTENZIALMENTE DANNOSI”

“Le scelte del governo Meloni in ambito energetico sono miopi e preoccupanti e ricadranno sulle spalle delle future generazioni. La vera sovranità energetica non si ottiene investendo sulle fonti fossili e incrementando i vincoli per il nostro Paese, ma sul risparmio e l’efficienza energetica, mediante investimenti sulle fonti rinnovabili. Un esempio lo offre la Germania, che sta mirando a sbloccare gli investimenti privati nelle catene del valore dell’idrogeno, coprendo e riducendo il divario di costo tra idrogeno rinnovabile e combustibili fossili per i primi progetti.”

Lo ha detto la senatrice Aurora Floridia di Alleanza Verdi e Sinistra, intervenendo in Aula, sulle comunicazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.

“Abbiamo il diritto di sapere come questo Governo intenda raggiungere il taglio del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 visto il costante rafforzamento della nostra dipendenza da fonti fossili di questo fantomatico Piano Mattei. Non voler diminuire i sussidi nei confronti dei combustibili fossili, responsabili dell’aumento dei livelli di produzione dell’inquinamento è pura follia. Non possiamo permetterlo. Chiediamo che sia pubblicato subito il catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD) e di quelli favorevoli (SAF). Da circa un anno il Ministero dell’Ambiente lo tiene chiuso in un cassetto, nonostante la pubblicazione sia obbligatoria per legge. Il catalogo rappresenta la fotografia di come l’Italia abbia dirottato i fondi in materia ambientale e di come siano state promosse misure di green economy. Chiediamo al governo di venire a riferire costantemente in Parlamento sullo stato di avanzamento della stesura del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), visto che entro giugno il Piano andrà presentato alla Commissione europea affinché possa essere approvato dall’Ue e infine approvato entro la fine del 2023. Una questione non certo di poco conto, perché questo piano avrà ripercussioni sulla vita di tutti i cittadini.”

 

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