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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PROPAGANDA DI MELONI SI SCONTRA CON L’OPPOSIZIONE DEI SUOI ALLEATI POLACCHI E UNGHERESI”

“La propaganda della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui passi avanti fatti dal Consiglio Europeo in tema migrazioni si scontra con l’opposizione dei suoi alleati polacchi e ungheresi. Neanche un pessimo accordo come quello che si sta profilando al Consiglio Ue sono riusciti a far approvare. Altroché intesa memorabile come ha sbandierato ieri ai quattro venti. Ancora una volta gli alleati europei di Meloni Orban e Morawiecki puntano i piedi sulla pelle dei migranti e sul futuro dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “DA MELONI NIENTE DI NUOVO, LA SOLITA PROPAGANDA SULLA GUERRA E SUI MIGRANTI. SULL’AMBIENTE LA DESTRA FA LA GUERRA AL FUTURO E ALLE NUOVE GENERAZIONI”

“Da Meloni niente di nuovo. La solita propaganda sui migranti e sulla difesa dei confini esterni si scontra con la realtà dei fatti: 600 morti al largo delle coste greche. È questa la difesa dei confini esterni? Guardare i barconi mentre affondano? Su un punto ha ragione, l’Europa va coinvolta ma per obiettivi opposti: serve una missione europea di ricerca e soccorso e canali legali di accesso. Anche sulla guerra la posizione del governo è la più estremista dell’Europa occidentale. Quanto avvenuto in Russia pochi giorni fa viene liquidato dalla Meloni in poche parole. E invece l’implosione di una delle principali potenze nucleari del mondo dovrebbe preoccupare. E questo non significa difendere Putin visto che ci auguravamo la sua caduta molto prima della guerra in Ucraina. Da Taiwan alla frontiera tra le due Coree i focolai di tensione che potrebbero sfociare in una guerra totale si moltiplicano. Oggi, come denunciato da tempo, rischiamo una escalation i cui effetti si diffonderebbero sull’intero pianeta. E l’Europa non sta facendo nulla per provare a porre fine alla guerra.”

Lo afferma in Aula sulle comunicazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Si continua a confondere la pace con la sconfitta militare della Russia, prosegue De Cristofaro. Il cessate il fuoco dovrebbe essere il primo obiettivo dell’Italia, solo così è possibile intavolare una trattativa di pace. Fatti salvi i preziosi tentativi della Santa Sede, solo l’Ue può spingere in quella direzione. Inviare armi sempre più potenti e offensive non significa difendere l’Ucraina ma spingere il mondo verso il precipizio. Innalzare le spese militari al 2% del Pil equivale a dire che la diplomazia passa per le armi. Altro tema importante è il rialzo dei tassi della Bce. Oltre alle legittime critiche la Meloni dovrebbe essere conseguente e tassare gli extraprofitti delle aziende che in questi anni si sono enormemente arricchite e aumentare gli stipendi. Comunicazioni carenti anche sulle politiche industriali, manca completamente un piano, una visione. Mentre in Francia si prevedono fabbriche per produrre batterie elettriche, con investimenti e nuovi posti di lavoro, la destra italiana fa la battaglia in Europa affinché rimangano eterni i motori diesel e benzina. La destra è negazionista del clima. La destra fa la guerra al futuro e alle nuove generazioni. Una posizione ideologica che rischia mettere fuori dalle opportunità economiche e sociali della transizione ecologica il nostro Paese.”

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SALVINI – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE IL NO ALLA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE. QUELLI CONTRO RACKETE ERANO INSULTI NON OPINIONI”

“Grave che il Senato non abbia concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini accusato di aver offeso ripetutamente Carola Rackete. Come AVS abbiamo votato a favore dell’autorizzazione perché riteniamo che quanto detto da Salvini erano insulti e non opinioni. L’insindacabilità è una cosa diversa e quanto avvenuto oggi in Senato rischia di diventare un precedente pericoloso.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “SENZA IL GIORNALISMO D’INCHIESTA VIENE MENO IL SERVIZIO PUBBLICO”

“Da notizie di stampa apprendiamo che nelle bozze in circolazione del prossimo contratto di servizio, documento che definirà gli impegni che la Rai sarà chiamata ad assolvere nei prossimi cinque anni, stipulato con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sarebbe stato cancellato ogni riferimento al giornalismo d’inchiesta, una delle missioni più importanti del servizio pubblico. Mentre sarebbero stati inseriti dal governo riferimenti al made in Italy, alla natalità e alla valorizzazione dei prodotti tipici. Questa sarebbe la nuova Rai a trazione meloniana. Una Rai che smette di indagare su quanto avviene nel paese e nel mondo. Una Rai che non adempie al suo ruolo di servizio pubblico.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“La maggioranza non solo sta occupando tutto l’occupabile ma pensa, attraverso la più grande azienda di contenuti del paese, di proporre agli italiani una narrazione nazional-sovranista tutta incentrata sui valori della famiglia e della genitorialità a cui aggiungono quello della ‘natalità. Senza il giornalismo d’inchiesta e le trasmissioni Rai come Report oggi non sapremmo nulla di quello di cui è accusata la Ministra Santanché, solo per fare un esempio. La maggioranza di destra e la Presidente del Consiglio Meloni preferiscono una Rai asservita al potere di turno capace solo di passare veline utili alla propaganda invece di informare correttamente i cittadini italiani. La Rai non può essere derubricata ad azienda che promuove il Made in Italy in Italia e le eccellenze italiane.”

 

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “LA MINISTRA SI DEVE DIMETTERE”

“La ministra Santanché riferisca in Parlamento e subito dopo si dimetta. Noi riteniamo totalmente inaccettabili le argomentazioni con le quali la Ministra del Turismo tenta di autoassolversi. Non può rappresentare il nostro paese. Si deve dimettere e basta.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “SI DIMETTA”

“La ministra del Turismo Daniela Santanchè si deve dimettere. Le accuse mosse a suo carico non possono essere sottovalutate. Come può rappresentare l’Italia chi è accusata di aver utilizzato, senza averne diritto, la cassa integrazione Covid e di non aver pagato il TFR ai suoi dipendenti. E non basta il dibattito parlamentare, dove la ministra si difenderà ed esporrà la sua versione dei fatti, senza un voto. Il comparto turismo vale, considerando l’indotto, il 13% del Pil italiano. Un settore importantissimo per la nostra economia. La Santanchè è incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre. A meno che il governo Meloni non pensi che questo sia il modo di fare impresa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “CHIARISCA O DIMISSIONI, SE NON INTERVIENE MELONI, LE OPPOSIZIONI PRESENTINO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA”

“Le accuse mosse da Report contro la ministra Santanchè sono gravissime e meritano una risposta immediata. La Ministra non può trincerarsi dietro al fatto che ha dato mandato ai suoi legali, deve rispondere in Parlamento o dimettersi. Se non lo facesse dovrebbe essere Meloni a prendere un’iniziativa. In caso contrario le opposizioni dovrebbero presentare una mozione di sfiducia individuale alla ministra.”

Lo afferma il capogruppo dell’alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BUON LAVORO A MAGNI ELETTO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO. EX OPERAIO E SINDACALISTA È LA PERSONA GIUSTA PER PRESIEDERE QUESTO IMPORTANTE ORGANISMO”

 

“Auguri di buon lavoro al senatore Tino Magni eletto Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica. La neo commissione affronterà la questione centrale del nostro tempo: la trasformazione dell’organizzazione del lavoro, sia in relazione alla sicurezza, agli infortuni e alle morti, ma anche sulle forme che regolano le prestazioni lavorative nel nostro Paese. Il senatore Magni, operaio e sindacalista per molti anni, da sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in difesa dei loro diritti e della loro dignità è la persona giusta e più indicata per presiedere questa importante commissione parlamentare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DL LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL LAVORO UNITARIO DELL’OPPOSIZIONE COSTRINGE LA MAGGIORANZA E IL GOVERNO A CAMBIARE”

“Hanno tentato in tutti i modi di nascondere l’errore commesso oggi in commissione Bilancio come un banale errore di percorso. In realtà la maggioranza è nel caos più assoluto. Divisioni e crepe sono sempre più evidenti. Ora grazie al lavoro dell’opposizione la maggioranza e il governo sono costretti a cambiare gli emendamenti presentati dalla relatrice e il parere su cui oggi sono andati sotto in commissione Bilancio. Una prima vittoria dell’opposizione che sul tema lavoro ha lavorato unito e compatto dal primo minuto. Resta comunque una maggioranza in confusione perenne che sicuramente non fa bene al Paese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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BERLUSCONI – DE CRISTOFARO (AVS): “LEADER DIVISIVO E DI PARTE. PRINCIPALE AVVERSARIO DELLA SINISTRA ITALIANA PER MOLTI DECENNI”

“A nome del gruppo Misto rinnovo il cordoglio e le condoglianze alla famiglia Berlusconi e alla comunità politica di Forza Italia. Berlusconi è stato un leader politico tra i principali protagonisti della vita pubblica del Paese. Il principale avversario per la sinistra italiana per molti decenni. Noi pensiamo che non sia stato giusto trasformare il funerale di un leader divisivo e chiaramente di parte in una cerimonia di santificazione usata per esaltare i suoi eredi politici oggi al governo. Ed è per questa ragione che abbiamo considerato inopportuna la proclamazione del lutto nazionale. In una democrazia compiuta queste cose non dovrebbero accadere. Da Silvio Berlusconi ci divideva tutto, perché consideravamo, e consideriamo, Berlusconi portatore di un disegno politico dal nostro punto di vista regressivo. Un disegno seduttivo, fondato sulla cultura del mercato che ha trasformato la società italiana. Avevamo, e abbiamo, visioni della società opposte: lui credeva nelle magnifiche sorti del mercato e contrastava qualsiasi forma di controllo mentre noi crediamo che senza controllo i prezzi li paghino sempre i più deboli. Abile comunicatore ha svolto un ruolo impareggiabile nel potenziare l’aspetto pubblicitario della politica. Anche questo ci divideva perché quel modello, rapidamente adottato anche da molti dei suoi avversari, ha impoverito la cultura politica di tutti, destra e sinistra. Le nostre critiche non possono non riconoscere la sua centralità non solo come imprenditore ma anche come leader. In molti in questi giorni gli hanno riconosciuto doti umane, una capacità di empatia e generosità. Berlusconi ha creato una destra che prima di lui non aveva mai avuto ruoli rilevanti.”

Lo afferma in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Quella di Berlusconi non era una destra liberale come molti speravano, anche perché il suo essere uomo d’affari prevaleva, ma la sua era una destra comunque non sovranista. Sarebbe ipocrita nascondere oggi le critiche che gli abbiamo sempre fatto: legami opachi, rapporti e amicizie imbarazzanti, la legittimazione della mercificazione del corpo delle donne. Non posso non sottolineare che oggi a distanza di trent’anni dalla sua discesa in campo l’Italia non è certo un paese migliore di prima. Come sarebbe ipocrita non vedere che spesso gli avversari lo hanno combattuto con armi e argomenti che hanno fatto, a loro volta, danni alla cultura politica di questo paese. Invece di contrastare la sua politica si è presa una scorciatoia non rispondendo a domande ed esigenze che invece erano reali. Berlusconi, credo che questo gli vada riconosciuto, non era un imprenditore della paura, uno dei tanti che montano emergenze per lucrare su timori irrazionali. La sua propaganda era opposta: faceva leva sulla speranza, sull’ottimismo. Raccoglieva consenso non agitando lo spettro di un futuro peggiore ma di uno migliore. Una differenza non certo secondaria con la destra oggi al governo.

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