All Posts Tagged: Peppe De Cristofaro

INFRASTRUTTURE – DE CRISTOFARO (AVS): “SCIPPO DI SALVINI AL SUD”

 

“Il taglio dei fondi previsti dal Pnrr per rendere più veloce la linea Lamezia Terme-Catanzaro e la Sibari-Porto Salvo in Calabria, dirottando i soldi ad alcune grandi opere ferroviarie in Piemonte, Lombardia e Veneto è una vergogna. Il Pnrr serve per ridurre le differenze territoriali e al sud dovrebbe andare il 40% degli investimenti perché è l’area del paese col maggior ritardo sulle infrastrutture, mentre il governo  sposta i soldi dove ce n’è meno bisogno. Da Salvini una scippo al sud. Questo governo sta facendo dei danni incalcolabili, aumentando povertà e disuguaglianza fra ceti sociali e territori.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA RAI CENSURA GLI AMBIENTALISTI PERCHÈ GLIELO CHIEDE LA POLITICA. INTERROGAZIONE IN VIGILANZA”

“Il presidente del Cai della Valle D’Aosta Piermario Reboulaz nei giorni scorsi ha denunciato che la giunta regionale autonoma della Valle D’Aosta avrebbe posto alla Rai la condizione di non coinvolgere il club alpino locale nella realizzazione delle puntate della trasmissione Linea Verde Sentieri, pena la perdita del sostegno economico. La giunta regionale avrebbe anche chiesto che i conduttori non menzionassero mai il Cai locale. Cosa purtroppo avvenuta perché la puntata è stata registrata ed è andata in onda sabato 5 agosto scorso. Da quanto risulta tra la giunta e il Cai da tempo è aperta una polemica sulla realizzazione di una nuova funivia nel Vallone delle Cime Bianche sul Monte Rosa. Con la Giunta a favore e il Cai in difesa dell’integrità ambientale di questa valle del Monte Rosa. La Rai non può e non deve assolutamente entrare in faccende politiche locali, meno che meno censurare una voce ambientalista, soprattutto se è la politica a chiederlo. La cosa paradossale è che il programma Linea Verde Sentieri è realizzato dalla Rai con la collaborazione del Club alpino italiano e dalle Regioni che saranno attraversate meno che in Valle d’Aosta. Una cosa gravissima che ho intenzione di verificare presentando un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai. I nuovi vertici Rai ci devono spiegare se è così che lavora la nuova Rai da loro diretta.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.
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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “CDA E CONSIGLIO DI INDIRIZZO, LA RIFORMA DI AVS SULLA GOVERNANCE DELLA RAI RISPONDE ALLE CRITICHE UE”

“L’occupazione manu militari della Rai da parte della destra è impressionante. È urgente cambiare la legge sulla governance del servizio pubblico. Oggi l’azienda è principalmente un territorio di caccia dei partiti, impegnati ad occupare più poltrone possibili. Abbiamo presentato alla Camera e al Senato una proposta di riforma della Rai, frutto di un lungo confronto con associazioni, in particolare MoveOn, e con le organizzazioni sindacali, che ha come obiettivo lo stop alla lottizzazione. La nostra proposta si basa su una governance mista, con conseguente scioglimento della commissione di Vigilanza, e l’introduzione della progressività per il pagamento del canone in base al reddito dei contribuenti. Per la gestione proponiamo il modello duale con accanto al classico consiglio di amministrazione un nuovo soggetto, un ‘consiglio per le garanzie del servizio pubblico’, un consiglio di indirizzo composto di 21 membri, sei nominati tra deputati e senatori e il resto da cittadini, lavoratori, artisti, dalla società civile. Un modo per dare alla Rai una gestione plurale del servizio pubblico e interrompere la catena diretta con la politica. Una proposta che risponde alle critiche della Commissione Ue che nei giorni scorsi aveva rilevato come sia necessaria una maggiore salvaguardia dell’indipendenza editoriale e finanziaria del concessionario pubblico radiotelevisivo. L’Italia ha bisogno di una grande azienda radiotelevisiva che racchiuda interessi pluralisti e che venga sottratta alle grinfie della maggioranza di turno.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CLIMA – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAZIE PRESIDENTE MATTARELLA, SUBITO UNA LEGGE SUL CLIMA”

“Grazie Presidente Mattarella. L’appello per il clima, firmato  insieme ad altri 5 capi di Stato del Mediterraneo, è un segnale forte che nessuno governo mondo può permettersi ancora di ignorare. Questo gesto di Mattarella sia il faro guida anche per il nostro Paese: serve subito una legge sul clima. In questo stato di  “ebollizione globale” l’esistenza dei negazionisti, che si annidano anche nel governo Meloni, fa davvero paura.”

Lo dichiara il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

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DL PA – DE CRISTOFARO (AVS): “ENNESIMA FIDUCIA, PARLAMENTO PASSACARTE DEL GOVERNO”

“Questo provvedimento è l’emblema dell’arroganza del governo e della maggioranza. L’ennesimo decreto Omnibus che mette insieme tutto e il contrario di tutto. E, soprattutto, l’ennesima fiducia. Una fiducia a settimana di media tra Camera e Senato. Ormai il Parlamento è un passacarte del governo. Nel merito questo provvedimento è un’occasione persa. Ristrutturare la pubblica amministrazione significa renderla più efficiente, rapida e trasparente, per rispondere meglio alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese. Invece la maggioranza taglia sui bisogni e sui servizi e si occupa solo degli interessi particolari e di elargire qualche regalia. Un provvedimento addirittura peggiorato dagli emendamenti del governo e della maggioranza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, Presidente del gruppo Misto del Senato.

“È sbagliata la forma di difesa degli interessi particolari portata avanti dal governo. È sbagliato togliere gli enti locali a favore di Confindustria, come è sbagliata la cancellazione del reddito di cittadinanza. L’idea di scuola, cultura, lavoro, difesa e salute che porta avanti la destra è totalmente diversa dalla nostra. Destra sociale a parole, ma nei fatti ultraliberista e vicina al potere che conta come dimostra la norma regalo sulla previdenza complementare ad Assoprevidenza, che gestirà 29,5 milioni di risorse pubbliche. Una destra ultraliberista, in totale continuità con il passato, non è in grado di affrontare seriamente le sfide che abbiamo di fronte e i problemi dei cittadini, il cambiamento climatico e la crescente povertà che sta devastando il nostro Paese, con gravi conseguenze per il futuro.”

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “PIANO STRAVOLTO. MENO SOLDI AI CITTADINI, PIU’ RISORSE ALLE IMPRESE”

“Il Pnrr è stato completamente stravolto. Il governo Meloni ha cambiato l’asse su cui poggiava il piano italiano approvato dall’Europa. Tagliati, con la rimodulazione presentata da Fitto, 2,5 miliardi per i Piani urbani integrati per risanare le periferie, 3,3 miliardi per la rigenerazione urbana, 6 miliardi per la riqualificazione delle aree più disagiate e l’efficienza energetica, 1,3 miliardi per il rischio idrogeologico e contro le alluvioni, 1 miliardo per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto. Un piano fatto di tante piccole opere per migliorare la vita ai più fragili, ai più poveri, agli emarginati, completamente azzerato. Cancellati, in attesa di conoscere le nuove linee di finanziamento, il risanamento di Corviale e di Tor Bella Monaca a Roma, delle Vele a Napoli, ma anche interventi urbani a Milano, Bari, Torino. Con buona pace di chi vi abita e che magari li ha anche votati. Tutto spostato verso le grandi aziende di Stato. Un vero e proprio regalo a Confindustria. La presunta anima sociale della destra non esiste più. In pochi mesi di governo la destra di Meloni si conferma neoliberista, attenta alle esigenze delle imprese a scapito dei cittadini.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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MUSUMECI – DE CRISTOFARO (AVS): “NON SI PUò PERDERE ALTRO TEMPO. SUBITO UNA LEGGE SUL CLIMA E SUL CONSUMO DEL SUOLO”

“Il numero di eventi meteorologici estremi è aumentato drammaticamente negli ultimi venti anni. Oltre il 90% dei comuni italiani è a rischio frane o alluvioni: 7 milioni e mezzo di italiane e italiani vivono in zone a rischio, più del 12% della popolazione. Ogni anno spendiamo oltre 3 miliardi di euro per danni causati da alluvioni e frane. Questa è la realtà, non si può perdere altro tempo, Il Parlamento approvi subito una legge sul clima e contro il consumo di suolo, perché alluvioni, frane, smottamenti, siccità e incendi non arrivano per caso. Questa maggioranza e i suoi esponenti per lungo tempo hanno negato, ridimensionato, la drammatica emergenza legata ai cambiamenti climatici accusando il mondo ambientalista ed ecologista di fanatismo, di allarmismo. Peccato che se non agisci sulle cause non è possibile prevenire i disastri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“La destra sta costruendo una narrazione strumentale e propagandistica contro la transizione ecologica perché, a loro dire, socialmente inaccettabile. Ma, è vero esattamente il contrario. Senza un impegno straordinario verso la transizione, i cambiamenti climatici diventeranno sempre più drammatici sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale. Occorre rivedere il nostro modello di sviluppo partendo da una modifica di quello energetico, non più basato sulle fonti fossili ma su quelle rinnovabili. Come non è più rinviabile la tassazione degli extra profitti delle società energetiche, che AVS chiede invano da mesi. In Europa assistiamo ad una battaglia delle destre contro il Green Deal. Il Governo nella migliore delle ipotesi è sordo, se non tra i sabotatori di questo grande progetto ambientale europeo. Il Ministro della Protezione Civile Musumeci da Presidente di regione non è stato capace di mettere in atto un piano di prevenzione per proteggere la Sicilia dagli incendi e dalla follia dei piromani, ma sponsorizza il ponte sullo Stretto di Messina. Un’offesa non solo all’intelligenza di tutti noi, ma anche alla decenza.”

 

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “ASCOLTARE IL GRIDO D’ALLARME DEI SINDACI”

“Il governo ascolti il grido di allarme dei Sindaci. Il taglio di 16 miliardi del Pnrr deciso dal Ministro Fitto colpisce gli Enti locali e gli interventi nelle periferie. Il governo colpisce chi in questi mesi ha fatto di tutto per spendere i soldi del Pnrr: i Comuni. Da nord a sud le amministrazioni comunali hanno fatto gare e bandi, aperto cantieri e iniziato i lavori. Solo nella mia città, Napoli, il taglio sarà di 120 milioni e ne faranno le spese gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle periferie. Una scelta che mette in difficoltà i Sindaci già sotto pressione per la cancellazione del reddito di cittadinanza. Spostare i tre programmi dei Comuni legati al Ministero dell’Interno come le piccole opere, i Programmi urbani integrati e gli interventi di rigenerazione urbana è da pazzi. Destinare poi questi fondi a grandi interessi e a beneficio dei gruppi energetici italiani controllati dallo Stato come Eni, Enel, Snam e Terna, per implementare il RePowerEu è un regalo a chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. Solo Eni ha aumentato il proprio utile del 311% nel 2022 grazie agli aumenti delle bollette. Sarà lo Stato, quindi tutti i cittadini, a pagare gli investimenti delle grandi aziende energetiche mentre ai Sindaci toccheranno le briciole. Il ministro Fitto che domani sarà in Parlamento deve prendersi almeno l’impegno che i fondi tagliati saranno stanziati contemporaneamente allo spostamento dei fondi del Pnrr.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CARBURANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “AUMENTA IL COSTO DEI CARBURANTI E MELONI NON FA NIENTE. DOMANI SCATTA L’OBBLIGO DI ESPOSIZIONE DEL PREZZO MEDIO MA IL COSTO DEI CARBURANTI È GIA’ AUMENTATO”

“Aumenta il costo dei carburanti e il governo Meloni non fa niente. Eppure abbiamo visto tutti il video con il quale la Meloni se la prendeva con lo Stato perché lucrava su ogni pieno con le accise. E una volta al governo che ha fatto: ha cancellato lo sconto sulle accise voluto dal precedente esecutivo Draghi e ha approvato un decreto sulla trasparenza per la pubblicizzazione dei prezzi. Un intervento inutile ad abbassare i prezzi che lascia perplessità anche perché i prezzi sono già alle stelle da qualche giorno. Domani scatterà l’obbligo di esposizione del prezzo medio ma i rincari ci sono già stati come dimostra l’allarme lanciato da Assoutenti sui prezzi della benzina ormai sopra i 2,50 euro in autostrada. E non bastano le rassicurazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Inflazione alta, aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, aumento della benzina e del diesel, no al salario minimo e drastica chiusura del reddito di cittadinanza. Il governo Meloni ha deciso di affamare gli italiani, di prendersela con chi ha meno e non arriva alla fine del mese. Ovviamente la Meloni non tocca i grandi patrimoni, gli extra profitti delle aziende. Eni per esempio, ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e diesel. Forte con i deboli e debole con i forti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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RDC – DE CRISTOFARO (AVS): “NO AL RDC, NO AL SALARIO MINIMO. LA DESTRA CONTRO CHI STA PEGGIO”

“Sadismo, cattiveria, cinismo, disprezzo. Questo c’è dietro la scelta di comunicare a 169 mila famiglie italiane la fine del Reddito di cittadinanza con un sms, avendo pure la faccia tosta di chiamarla sospensione. Mentre i ricchi – molto ben rappresentati in e da questo governo – si preparano alla Versilia, alla Costa Smeralda o a chissà quale altra destinazione esotica per le vacanze, mezzo milione di persone si ritrova da un giorno all’altro senza nessuna protezione sociale. Per il governo sono occupabili, quindi cosa importa se in realtà un lavoro non ce l’hanno e nessuno glielo offre? La grande maggioranza dei percettori del Reddito non ha praticamente nessuna chance di andare a lavorare per età e titoli di studio, in un paese dove fanno fatica a trovare lavoro pure i giovani. Dichiararli occupabili e privarli del Reddito è pura ipocrisia. Fa parte di una strategia in cui cancellazione del Reddito e opposizione al salario minimo diventano uno strumento di compressione dei salari e uno straordinario assist al lavoro nero. Se hai 50 o 55 anni, la licenza elementare o la terza media e ti privano pure del Reddito, non ti resta che accettare qualsiasi lavoro, a qualsiasi condizione. Anche andare a raccogliere angurie a 1 centesimo al chilo, producendo per giunta una ricchezza che sfugge al fisco. Ma poco importa, perché il governo ha chiarito che la lotta all’evasione non è una priorità. Si proroghi quindi la scadenza del Reddito almeno fino alla fine dell’anno, in modo che i comuni possano prendere in carico almeno parzialmente attraverso i servizi sociali le persone in difficoltà, e si assuma il personale che dovrebbe far partire la formazione promessa dalla Meloni. Altrimenti siamo di fronte all’ennesima truffa ai danni di chi ha meno.”

 

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