“Le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026, che dovevano essere ambientalmente ed economicamente sostenibili, sono iniziate male e stanno proseguendo peggio. Un vero castello di carta che sta crollando. Un’inchiesta della Procura di Milano in queste ore sta travolgendo la Fondazione Milano-Cortina. I reati ipotizzati sono gravissimi, un macigno sulle Olimpiadi invernali del 2026. Ci auguriamo che la magistratura faccia piena luce, tutto quello che sta accadendo però, era largamente prevedibile, i segnali d’allarme c’erano. È necessario fare chiarezza, i tempi si stanno allungando e la scadenza è vicina. Il governo deve prendere immediatamente un’iniziativa. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il Ministro dello Sport Abodi, insieme al principale sponsor di questo evento, Matteo Salvini, devono spiegare agli italiani cosa sta succedendo. E come stanno spendendo soldi pubblici per una manifestazione che rischia di deturpare le nostre meravigliose montagne e di farci fare una figuraccia a livello internazionale.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026 dovevano essere improntate al rispetto della natura, alla tutela del paesaggio e della sostenibilità ambientale, a un contagioso coinvolgimento del territorio e dei cittadini e alla promozione di un turismo alpino caratterizzato da una mobilità dolce. Sono diventate invece le Olimpiadi del cemento, dello spreco e del malcontento generale, con una pista da bob che rimarrà l’ennesima carcassa inutilizzata in luoghi di altissimo valore paesaggistico e naturalistico. Devastazione che non ha risparmiato neanche centinaia di larici secolari. E soprattutto un esborso enorme per le casse dello Stato e per le tasche degli italiani visto che i costi sono lievitati da 1,7 miliardi a 4 miliardi di euro, di cui 3 solo per la costruzione di opere stradali. Si vuole asfaltare a più non posso mezza Italia del Nord. Il Paese ha perso la sfida di organizzare giochi olimpici e paralimpici ambientalmente sostenibili, in nome di una logica del profitto e del consumo momentaneo, noncurante delle criticità territoriali, causate anche dalla crisi climatica. Alleanza Verdi Sinistra non è contraria ai giochi invernali. Abbiamo chiesto solo che questi vengano organizzati e svolti nel rispetto dell’ambiente, lasciando ai territori interessati un’eredità infrastrutturale che possa efficacemente essere utilizzata dalle comunità montane, già alle prese con i problemi legati allo spopolamento e alla scarsità di servizi. Quello che abbiamo proposto con i nostri emendamenti, tutti bocciati dalla maggioranza, è che nel 2026 si svolgano delle Olimpiadi e Paralimpiadi rispettose dell’ambiente, del territorio, degli atleti e dei cittadini. Spiace vedere che invece si stia andando in tutt’altra direzione, che non ci sia stata nessuna interlocuzione con i cittadini e le comunità montane e che tutto sia stato calato dall’alto, a scatola chiusa. Alleanza Verdi e Sinistra vota No.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“La pista da bob per le Olimpiadi 2026 è diventata una commedia Pirandelliana, una pista, nessuna, centomila. Il presidente del Coni e della fondazione Milano – Cortina, Malagò, continua a usare i ‘se’ e i ‘ma’ sulla possibilità che Cesana possa ospitare le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton. Tutti ‘mezzucci’ legati alla ricerca di finanziamenti per accontentare tutti, anche i delusi come il presidente del Veneto, Luca Zaia. Insomma, Malagò chiede una garanzia economica ma sottolinea anche che la fondazione sta vagliando le situazioni su quello che il Cio ha raccomandato, ovvero che bisogna andare dove ci sono gli impianti esistenti e funzionanti. In attesa del finale di questa commedia, che per la reputazione dell’Italia e dello Sport ci auguriamo che sia a lieto fine, chiediamo nuovamente e urgentemente al Ministro dello sport Abodi di venire a riferire in Aula , dicendo finalmente la verità. Come si può pensare di finanziare ulteriormente questo genere di opere con una manovra economica recessiva che metterà ancora più in difficoltà la qualità di vita dei cittadini?”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente delle commissioni ambiente e industria di Palazzo Madama.
“Sulle Olimpiadi 2026 la confusione regna sovrana. Se Cortina potrà ospitare solo poche gare la colpa principale è indubbiamente del Presidente del Veneto, Luca Zaia, il più fiero sostenitore della irrealizzabile pista da bob a Cortina. Ora, più che pretendere un ‘risarcimento’ in gare per la mancata realizzazione del progetto, dovrebbe chiedere scusa ai cittadini ampezzani.2
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente delle Commissioni Ambiente e Industria di Palazzo Madama.
“Intanto, mentre tutti continuano a perdere tempo e a scaricarsi le colpe, la verità è sempre la stessa: la pista da bob in Italia non si può proprio fare, perché mancano i requisiti di sostenibilità economica e ambientale, sia a Cesana che a Cortina. L’unica alternativa valida è all’estero ed è ora che il Ministro dello sport Abodi lo comunichi ufficialmente, anziché fare insensate retromarce, solo per accontentare di volta in volta qualcuno. Far finta di nulla e perdere ancora altro tempo prezioso farà fare al nostro Paese una pessima figura e a rimetterci sarà anche lo sport.”
“Il governo è sempre più in confusione sulla pista da bob. Mentre Tajani insiste con la pista di Cesana a Torino, il Ministro dello Sport Abodi e il presidente della Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò hanno già escluso la possibilità che si possa fare in Italia. Se non riescono a mettersi d’accordo per una pista da bob, figuriamoci se sono in grado di costruire un’opera faraonica come il Ponte sullo Stretto di Messina. Ora basta, è ora che questa vicenda si chiarisca definitivamente. Chiediamo con urgenza che il Ministro dello Sport Abodi venga a riferire alle Camere su questa questione che sta diventando una vera e propria farsa.”
Lo ha dichiarato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Un passo importante, che segna finalmente una decisione di buon senso: la pista da bob non si farà in Italia. Mancano le condizioni ambientali ed economiche, così come l’Alleanza Verdi e Sinistra va ripetendo ormai da un anno. Alla fine anche Giovanni Malagò, il presidente del comitato organizzatore della Fondazione Milano-Cortina, ammette e annuncia che l’unica alternativa è all’estero.”
Lo ha affermato la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra, membro delle commissioni Industria e Ambiente di Palazzo Madama.
“Col nostro ordine del giorno, votato all’unanimità alla Camera, il governo si era impegnato a valutare tutte le soluzioni ambientalmente e finanziariamente sostenibili. Sarebbe stato folle costruire ex novo un’opera energivora e sprecare fondi pubblici per un bacino di utenza limitato, in un momento di forte ristrettezza economica che grava sulle spalle delle comunità montane. Un grande gioco di squadra a livello locale, regionale e nazionale, anche tra associazioni e comitati del territorio, vere sentinelle di un patrimonio paesaggistico che tutto il mondo ci invidia e ammira. Respiro di sollievo e lieto fine per l’ambiente, per le casse dello Stato e per lo sport.”
“Le Olimpiadi 2026 possono diventare un vanto nazionale, anche senza la pista da bob a Cortina. Insistere con un’opera altamente impattante sull’ambiente e sulle casse dello Stato, in nome di uno sciocco patriottismo, è insensato e irresponsabile. Ed è surreale il silenzio assordante del Ministro Abodi, visto che le 48 ore che si era preso per comunicare la decisione della cabina di regia sono ormai quasi scadute. Come Alleanza Verdi e Sinistra, fin dall’inizio ci siamo opposti alla pista da bob, cercando anche soluzioni alternative. Già ad agosto, abbiamo incontrato il sindaco di Innsbruck-Igls, la cui offerta sembrerebbe quella più appropriata per contenere i costi ed evitare i dannosi effetti ambientali su un territorio già particolarmente fragile. Non riusciamo a comprendere perché questa opzione non venga presa seriamente in considerazione. Alla Camera dei Deputati è stato accolto un nostro ordine del giorno, votato da tutti i gruppi parlamentari, che impegna il governo a trovare siti alternativi a Cortina. La risposta non può certo essere la pista di Torino, chiusa e che è già una cattedrale nel deserto. È necessaria e non più rinviabile un’operazione verità su un’infrastruttura che nessuna ditta intende fare a Cortina. Il ministro dello sport ci dica subito quale opzione è stata scelta, perché il tempo stringe e il rischio di una figuraccia internazionale è dietro l’angolo.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, membro delle commissioni Ambiente e Industria di Palazzo Madama.