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DECRETO FLUSSI – CUCCHI (AVS): “NUOVA STRETTA SUI MIGRANTI E SULLE NAVI UMANITARIE”

“Il governo Meloni, invece di abrogare o modificare la Bossi-Fini, la pessima legge sull’immigrazione, promuove l’ennesimo decreto che chiama decreto flussi, ma in realtà è l’ennesimo provvedimento contro i migranti con poche norme che riguardano il lavoro stagionale e gli ingressi in Italia per lavoro. Il decreto introduce una nuova ipotesi di respingimento per i migranti salvati in mare dalle navi umanitarie, regole stringenti per le navi e gli aerei delle Ong che operano nel Mediterraneo, misure per respingere e trattenere più facilmente chi chiede asilo in Italia, l’allargamento dei casi in cui è possibile il ritiro della domanda di protezione internazionale e addirittura una norma che dà la possibilità di ispezionare i cellulari dei migranti richiedenti asilo. La solita criminalizzazione della solidarietà e una vera e propria stretta sui migranti che non aiuterà chi arriva in Italia scappando da fame, guerra e povertà né tantomeno le tante aziende che da tempo chiedono di aprire a nuovi ingressi, perché cercano manodopera e non la trovano.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “ACCANIMENTO CONTRO LA MARE JONIO”

“Invece di prendersela con la cosiddetta guardia costiera libica per aver sparato contro nave Mare Jonio le autorità italiane dispongono un decreto di fermo amministrativo di 20 giorni proprio alla nave della Ong italiana con tanto di multa di 10mila euro. Fermo forse ispirato addirittura da un report dei libici. Una cosa incredibile su cui presenteremo una interrogazione per chiedere i motivi di questo fermo assurdo e se risponde al vero che la cosiddetta guardia costiera libica abbia inviato un report alle autorità italiane che accusa la nave umanitaria. Quello contro nave Mare Jonio della Ong Mediterranea è un accanimento figlio dell’odioso decreto Piantedosi che criminalizza chi salva le persone.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “È GRAVE CHE LA GUARDIA COSTIERA SI SIA RIFIUTATA DI PORTARE A TERRA IL CORPO DEL MIGRANTE DECEDUTO. INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI E SALVINI”

“Sui migranti e sulle navi delle Ong che salvano le vite in mare la disumanità del governo Meloni non conosce confini. Il porto dove far sbarcare i migranti salvati è sempre quello più lontano. Oggi alla Geo Barents, che ha salvato 261 persone la notte scorsa, addirittura hanno assegnato due porti per lo sbarco: Livorno e Genova. Una vera e propria agonia per chi ha rischiato la vita in mare, costretto poi ad interminabili giorni di navigazione prima di poter finalmente toccare terra. È andata anche peggio alla Sea Watch. Non solo sarà costretta ad arrivare fino a Ravenna con 4 giorni di navigazione in più, ma lo dovrà fare con a bordo il corpo di un ragazzo deceduto dopo il salvataggio. E lo dovrà fare, anche se non attrezzata con celle frigorifere o altro, perché la Guardia Costiera, che ha raggiunto la nave umanitaria dopo 9 ore dalla richiesta di soccorso, si è rifiutata di prendere a bordo il corpo del ragazzo morto, come denuncia Sea Watch. Una cosa gravissima sulla quale presenteremo un’interrogazione a Piantedosi e Salvini per chiedere i motivi del ritardo nei soccorsi e di questa scelta crudele.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – CUCCHI (AVS): “BLITZ AL CPR DI PONTE GALERIA, PRESENTATO UN ESPOSTO”

“Ieri notte sono stata al Centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria per una visita ispettiva d’urgenza, perché informata dalle associazioni che si occupano di migranti di un possibile caso di pestaggio. Al mio arrivo ho trovato uno schieramento eccessivo di forze dell’ordine e un clima non sereno. Dopo il suicidio del 22enne originario della Guinea, avvenuto nei giorni scorsi, nel centro per migranti di Ponte Galera la situazione è esplosiva. Lo stesso personale di Polizia presente non ha nascosto l’uso della forza. Una cosa grave sulla quale ho presentato un esposto alla magistratura.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“I Centri di permanenza per il rimpatrio sono peggio delle carceri, inumani e fatti di vere e proprie gabbie, luoghi di privazione dei diritti fondamentali, dove non sono rispettati gli standard minimi, e non c’è nessun rispetto per le persone trattenute e per i loro diritti. I migranti non sanno neanche perché sono lì, privati della libertà e messi in gabbia. Luoghi che non garantiscono la sicurezza per nessuno. Questi Centri sono nell’occhio del ciclone per le svariate indagini della magistratura per trattamenti degradanti e inumani, per l’eccessivo uso di psicofarmaci, suicidi. Da troppo tempo chiediamo che i Centri per il Rimpatrio vengano chiusi, aboliti. I Cpr sono un completo fallimento, sono pure costosi, ma il governo Meloni, non solo continua a spendere milioni di euro l’anno per mantenerli, ma pensa di costruirne di nuovi, più simili a carceri e più inumani di quelli attivi, esportandoli fino in Albania.”

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MIGRANTI – CUCCHI (AVS): “CONTINUANO LE INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA SULLA GESTIONE DEI CPR, CHIUDERE QUESTI VERI E PROPRI LAGER”

“Continuano le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Torino, Milano e ora Potenza, solo per citare le ultime inchieste. Non male visto che in Italia sono 10 in tutto. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. Le cronache, ma anche le tante denunce delle associazioni e dei migranti stessi, ci raccontano di luoghi dove non è entrata l’umanità o il rispetto della dignità della persona, più simili a lager che a luoghi di transito. Vere e proprie prigioni che, come dimostra lo studio ‘Trattenuti’ di ActionAid Italia e il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari, sono sempre più gestite da società e grandi multinazionali. In particolare, cinque aziende gestiscono, da sole o in associazione temporanea di impresa con cooperative sociali, ben sei dei dieci Cpr attualmente attivi. E con il passaggio ai privati le criticità sono aumentate. Nonostante il sistema abbia dimostrato di non funzionare, i centri di trattenimento per migranti sono sempre più finanziati. Nel triennio 2021-2023 sono state bandite gare d’appalto per un costo complessivo di circa 56 milioni di euro a cui vanno aggiunti i costi del personale di polizia e la manutenzione delle strutture. Una quantità di denaro enorme per strutture che hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza e che andrebbero immediatamente chiuse dirottando i fondi all’accoglienza.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “IL PATTO CON L’ALBANIA SUI MIGRANTI È UNA DEPORTAZIONE DI MASSA”

“L’accordo tra l’Italia e l’Albania per la costruzione di due centri per migranti sul territorio albanese non solo è inutile propaganda ma un precedente pericolosissimo in contrasto con le convenzioni internazionali e il diritto europeo. Invece di lavorare a livello europeo per un’operazione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo per impedire altre morti in mare, su vie legali d’accesso la destra italiana pensa a come respingere i migranti arrivati nel nostro Paese. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga a riferire in Parlamento sui costi e sugli aspetti giuridici di questa vera e propria operazione di deportazione di massa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del Gruppo Misto del Senato.

“Nel nostro Paese sono arrivate poco più di 150mila migranti e invece di affrontare la situazione la Meloni cerca di spostare il problema in Albania, tutto a carico del contribuente italiano e sulle spalle di chi scappa da fame, guerra e povertà. Contemporaneamente in Italia la destra pensa di costruire in tutte le regioni italiane Centri di permanenza per i rimpatri simili a carceri e più inumani di quelli attivi. Non strutture per ospitare donne e uomini in fuga da guerre, fame e carestie ma strutture detentive anche per chi non ha commesso alcun reato se non quello di essere arrivato in Italia con un barcone. Il tema migratorio viene affrontato dai sovranisti sempre con una logica securitaria, vera ossessione della destra di governo.”

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE L’ASSENZA DEL GOVERNO AL DECENNALE DELLA COMMEMORAZIONE DELLA STRAGE DEI MIGRANTI”

“3 ottobre 2013, la più grave tragedia dell’immigrazione del dopoguerra: al largo di Lampedusa si inabissa un barcone carico di migranti in fuga da fame, guerra e povertà. Il bilancio è gravissimo, 368 morti e 20 dispersi. Da allora la data del 3 ottobre è divenuta una data simbolo: è stata istituita la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, è stata promulgata la legge numero 45 del 21 marzo 2016 ed è nato il Comitato 3 ottobre per sensibilizzare sui temi dell’accoglienza. Ma, soprattutto, ogni anno a Lampedusa si svolgono varie iniziative tra cui la cerimonia per commemorare le vittime di quel naufragio. Cerimonia alla quale partecipa, oltre ai familiari delle vittime, ai superstiti, a centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutta Europa, anche un rappresentante del governo, ma non quest’anno. Il governo Meloni, infatti, ha deciso di disertare la commemorazione, nessun esponente di governo sarà a Lampedusa. E lo fa proprio quest’anno che ricorre il decimo anniversario della strage. Una grave assenza, uno sgarbo istituzionale. E per compiacere il nuovo corso il Miur si adegua e non rinnova il progetto con le scuole italiane ed europee.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SITUAZIONE DI LAMPEDUSA È COLPA DELLE POLITICHE FALLIMENTARI DEL GOVERNO MELONI”

“Le immagini che arrivano da Lampedusa, con migliaia di migranti ammassati sono agghiaccianti, inumane. Sui migranti il fallimento della Meloni è evidente a tutti. Non si governa un fenomeno come quello migratorio con la propaganda. Il governo Meloni non ha un piano per l’accoglienza e dare la colpa alle Ong o all’Europa può portare sicuramente qualche voto in più ma non risolve il problema migratorio e dell’accoglienza. Una fotografia del fallimento su tutta la linea delle politiche della presidente del Consiglio Meloni. Il governo la smetta con le posizioni ideologiche sulla pelle dei migranti e prepari un piano straordinario di accoglienza diffusa su tutto il territorio nazionale.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PROPAGANDA DI MELONI SI SCONTRA CON L’OPPOSIZIONE DEI SUOI ALLEATI POLACCHI E UNGHERESI”

“La propaganda della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui passi avanti fatti dal Consiglio Europeo in tema migrazioni si scontra con l’opposizione dei suoi alleati polacchi e ungheresi. Neanche un pessimo accordo come quello che si sta profilando al Consiglio Ue sono riusciti a far approvare. Altroché intesa memorabile come ha sbandierato ieri ai quattro venti. Ancora una volta gli alleati europei di Meloni Orban e Morawiecki puntano i piedi sulla pelle dei migranti e sul futuro dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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MIGRANTI – MAGNI (AVS): “L’INVASIONE NON ESISTE”

“Con questo provvedimento il Governo Meloni creerà più clandestini. A parole sono per risolvere il problema ma poi in pratica hanno bisogno di costruire la clandestinità per gridare al pericolo sociale, all’invasione. Invasione che non esiste, anche perché alla protezione speciale accedono circa 10 mila persone ogni anno non un milione. 10 mila persone che nel frattempo hanno iniziato percorsi lavorativi o si sono ricongiunti con i loro familiari e che dopo l’approvazione definitiva di questa legge si ritroveranno dall’oggi al domani clandestini. Al netto della becera propaganda tutti gli operatori economici e gli imprenditori ci dicono che i migranti rappresentano una risorsa, saranno quelli che domani pagheranno lo stato sociale del nostro Paese. I cinque milioni e mezzo di stranieri nel nostro Paese svolgono dei lavori precisi: accudiscono i nostri anziani, offrono servizi alle persone disabili, fanno i lavori più umili. Sono persone con diritti, doveri e dignità di vivere nel nostro Paese. Invece per la destra sono flussi da contrastare.”

Così il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, in Aula a Palazzo Madama durante la discussione generale del DL migranti.

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