
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del Senato.
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del Senato.
“Alleanza Verdi e Sinistra si asterrà sulla delega al governo per la revisione dello strumento militare nazionale. La delega al Governo finalizzata ad incrementare le dotazioni organiche complessive di personale militare altamente specializzato nei settori tecnico-logistici e sanitario, ad istituire una riserva ausiliaria dello Stato e riformare la sanità militare non ci convince. Noi pensiamo sia importante sottolineare come l’unico ruolo che l’Esercito italiano può svolgere è quello dell’interposizione alla pace nel solco della nostra Costituzione. Un Esercito che deve rispondere pienamente all’articolo 11 della nostra Costituzione, che ci ricorda sempre che l’Italia ripudia la guerra come strumento per la risoluzione dei conflitti tra gli Stati. Ma in questi tempi di guerra non possiamo ignorare le preoccupazioni, profonde, rispetto all’evoluzione del conflitto in Ucraina e al nuovo conflitto in Medio Oriente. Di fronte a un’escalation militare, della quale in entrambi i casi non si vede la fine, credo che da quest’Aula debba salire con forza la richiesta di una de-escalation. De-escalation che deve puntare alla pace. Occorre lavorare per fermare le atrocità che stanno avvenendo in Medio Oriente. Rinnoviamo la richiesta al Governo affinché si attivi per promuovere tutte le iniziative diplomatiche per un cessate il fuoco a Gaza e in Palestina.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“La mozione presentata da AVS, Pd e Movimento Cinque Stelle parte dalla condanna, senza se e senza ma, nei confronti di Hamas. Noi siamo vicini al popolo di Israele, siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei rapiti. Una condanna non retorica. Quanto avvenuto è di una brutalità inquietante. Però la condanna di questi atti non ci può far dimenticare la lotta del popolo palestinese per la sua autodeterminazione. Tutti siamo per la formula ‘due popoli due Stati’ come definito dalla risoluzione dell’Onu di molti anni fa. Purtroppo una risoluzione mai applicata e infatti oggi non ci sono due Stati sovrani, ma uno solo. Purtroppo una larga parte del popolo palestinese non crede più a questa formula. E su questo ha fatto breccia il terrorismo. Negli anni ci sono state violazioni continue contro il popolo palestinese, sempre più marginalizzato. Il vero problema in Medio Oriente è come costruire la pace, non solo fermare la guerra. Di fronte ad un fatto drammatico come quello avvenuto pochi giorni fa in Israele, è necessario porre il problema di come far cessare le armi, di come si ricostruisce il dialogo, di come riportare la pace in quella terra martoriata. Perché la violenza non porta alla pace, ma ad altra violenza.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.