All Posts Tagged: Matteo Piantedosi

MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “L’ENNESIMO NAUFRAGIO, FIGLIO DELLE NUOVE REGOLE VOLUTE DA MELONI”

“Ancora una volta, il Mediterraneo si è trasformato in un cimitero a cielo aperto. Una nuova tragedia che ha causato la morte di decine di migranti, inclusi bambini, e molti risultano ancora dispersi. L’ennesimo naufragio figlio delle nuove regole e della guerra alle Ong che salvano vite in mare volute dalla Meloni. Di fronte a questa ennesima tragedia, la Meloni rimane in silenzio, troppo impegnata a gestire le crisi interne e le controverse vicende che riguardano alcuni suoi ministri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Per la destra le vite dei migranti hanno scarso valore. I soccorsi in mare operati dalle organizzazioni umanitarie vanno bloccati e impediti con politiche restrittive e inumane. Il decreto Piantedosi aggrava una situazione già drammatica. Politiche securitarie e disumane adottate a livello europeo fanno il resto. È urgente ripristinare la missione europea Mare Nostrum, una missione che metteva la salvaguardia della vita umana al centro delle operazioni di soccorso. Non possiamo aspettare la prossima strage di innocenti nel nostro mare.”

Approfondisci

ENTI LOCALI – DE CRISTOFARO (AVS): “A MONTASOLA IL CONSIGLIO COMUNALE CITA IN GIUDIZIO UN’AVVERSARIA POLITICA, PRIMA DELLE ELEZIONI. UNA VOLTA ELETTA LA FA DECADERE PER INCOMPATIBILITÀ. INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI”

“Una vicenda che ha dell’incredibile è accaduta a Montasola, piccolo paese di 389 abitanti in provincia di Rieti. La presidente del comitato per la salvaguardia del territorio di Montasola, Paola Petrucci, in alcuni post sui social dell’aprile 2022 avrebbe criticato la decisione del Comune di realizzare un impianto di cremazione da affidare con gara pubblica ad un privato, percependo il 5 per cento degli introiti quali oneri di concessione. L’amministrazione comunale uscente ha ritenuto tali post e commenti offensivi e screditanti l’immagine dell’ente e ha attivato una causa di risarcimento del danno contro Paola Petrucci. Nel frattempo si sono svolte le elezioni e la Petrucci si è candidata a sindaco contro il sindaco uscente, risultando eletta consigliera comunale. E qui inizia l’incredibile vicenda su cui ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno. All’indomani dell’insediamento avvenuto il 29 giugno scorso, il nuovo Consiglio comunale ha preso atto dei risultati delle elezioni e della proclamazione degli eletti ma, contestualmente, ha approvato una delibera che contesta formalmente alla consigliera eletta Paola Petrucci una situazione di incompatibilità, facendola decadere. In questo modo il sindaco uscente ha risolto il problema dell’opposizione. In verità una cosa allucinante perché a Montasola è passato il principio per cui il Consiglio comunale uscente può citare in giudizio gli avversari politici poco prima delle elezioni ottenendone la decadenza per incompatibilità una volta eletti. Una grave violazione del principio democratico e di rappresentanza su cui ho chiesto al ministro Piantedosi di intervenire per garantire ovunque nel Paese il rispetto dei principi democratici e di rappresentanza previsti dalla Costituzione e tutelare il diritto di critica politica.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

Approfondisci

MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “ACCANIMENTO CONTRO LA MARE JONIO”

“Invece di prendersela con la cosiddetta guardia costiera libica per aver sparato contro nave Mare Jonio le autorità italiane dispongono un decreto di fermo amministrativo di 20 giorni proprio alla nave della Ong italiana con tanto di multa di 10mila euro. Fermo forse ispirato addirittura da un report dei libici. Una cosa incredibile su cui presenteremo una interrogazione per chiedere i motivi di questo fermo assurdo e se risponde al vero che la cosiddetta guardia costiera libica abbia inviato un report alle autorità italiane che accusa la nave umanitaria. Quello contro nave Mare Jonio della Ong Mediterranea è un accanimento figlio dell’odioso decreto Piantedosi che criminalizza chi salva le persone.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “È GRAVE CHE LA GUARDIA COSTIERA SI SIA RIFIUTATA DI PORTARE A TERRA IL CORPO DEL MIGRANTE DECEDUTO. INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI E SALVINI”

“Sui migranti e sulle navi delle Ong che salvano le vite in mare la disumanità del governo Meloni non conosce confini. Il porto dove far sbarcare i migranti salvati è sempre quello più lontano. Oggi alla Geo Barents, che ha salvato 261 persone la notte scorsa, addirittura hanno assegnato due porti per lo sbarco: Livorno e Genova. Una vera e propria agonia per chi ha rischiato la vita in mare, costretto poi ad interminabili giorni di navigazione prima di poter finalmente toccare terra. È andata anche peggio alla Sea Watch. Non solo sarà costretta ad arrivare fino a Ravenna con 4 giorni di navigazione in più, ma lo dovrà fare con a bordo il corpo di un ragazzo deceduto dopo il salvataggio. E lo dovrà fare, anche se non attrezzata con celle frigorifere o altro, perché la Guardia Costiera, che ha raggiunto la nave umanitaria dopo 9 ore dalla richiesta di soccorso, si è rifiutata di prendere a bordo il corpo del ragazzo morto, come denuncia Sea Watch. Una cosa gravissima sulla quale presenteremo un’interrogazione a Piantedosi e Salvini per chiedere i motivi del ritardo nei soccorsi e di questa scelta crudele.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

CUTRO – DE CRISTOFARO (AVS): “VERITÀ E GIUSTIZIA”

“Ad un anno dalla tragedia di Cutro continuiamo a chiedere verità e giustizia. Rimangono scolpite nella nostra memoria le immagini tremende di quella notte. Dopo un anno, ancora nessuna risposta è stata data ai familiari delle vittime e la verità su quel drammatico naufragio non è ancora venuta fuori. Dopo un anno, nulla è cambiato. I migranti continuano a partire inseguendo la speranza di una vita migliore, senza guerre, persecuzioni, siccità, povertà e, purtroppo, ad annegare nel Mediterraneo. Mentre la destra è sempre più impegnata ad impedire alle navi umanitarie di salvare vite umane. Con il fermo amministrativo delle navi delle Ong, previsto dal decreto Piantedosi, sarà un’ecatombe. Impedire i soccorsi in mare è l’emblema delle politiche disumane del governo Meloni. Invece soccorrere i migranti in mare è più di un diritto, è un dovere morale.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

CORTEI STUDENTI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA PIANTEDOSI UN SILENZIO IMBARAZZANTE, SPIEGHI IN PARLAMENTO”

“Il silenzio del ministro dell’Interno Piantedosi sulle cariche della polizia contro studenti inermi è imbarazzante. Da quando c’è lui al Viminale la gestione delle manifestazioni e del dissenso si fa con i manganelli e le identificazioni. In Italia da quando governa la destra si respira un clima di repressione inaccettabile. Contro gli abusi noi da sempre proponiamo quello che in Europa è la normalità per le forze di polizia: numeri identificativi su caschi e giubbotti. Piantedosi venga a riferire in Parlamento e si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.
Approfondisci

PISA – DE CRISTOFARO (AVS): “NUMERI IDENTIFICATIVI PER LE FORZE DELL’ORDINE. DA PIANTEDOSI GESTIONE SUDAMERICANA DELLE MANIFESTAZIONI”

“Vorrei rassicurare Malan, Foti, Gasparri e gli altri esponenti della destra che la proposta di ‘scorte democratiche’ alle manifestazioni lanciata da Fratoianni, non è per difendere gli studenti dalle forze dell’ordine, anche se servirebbe visto quanto successo oggi e nei giorni scorsi in giro per l’Italia, ma da un ministro incapace di tollerare e gestire il dissenso. Le forze dell’ordine hanno il compito di tutelare l’ordine pubblico, non manganellare chi manifesta. Dal ministro Piantedosi una gestione sudamericana delle manifestazioni. Per evitare abusi, eccessi servono i numeri identificativi su divise e caschi delle forze dell’ordine, a tutela dei manifestanti e delle forze dell’ordine per bene, che sono la stragrande maggioranza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MIGRANTI – MAGNI E CUCCHI (AVS): “SUI CPR DA PIANTEDOSI PAROLE GRAVI E IN LIBERTA’, IL MINISTRO PARLA PERCHÈ NON CONOSCE LO STATO DEI CPR IN ITALIA”

“Il ministro dell’Interno Piantedosi non è mai stato in un Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti. Di sicuro non a Via Corelli a Milano. Se ci fosse stato, avrebbe constatato le orribili condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti trattenuti, e non avrebbe detto quello che ha detto. Dal ministro dell’Interno solo parole gravi e in libertà. Il ministro parla perché evidentemente non conosce lo stato dei Cpr nel nostro Paese e questo è una cosa grave.”

Lo affermano i senatori dell’alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni.

“I Cpr sono luoghi di detenzione per persone che non dovrebbero essere detenute, e sono peggio delle carceri vere e proprie. Il ministro poi dovrebbe anche sapere che sono tante le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

Approfondisci

RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

Approfondisci

MIGRANTI – MAGNI (AVS): “IL CPR DI VIA CORELLI VA CHIUSO IMMEDIATAMENTE”

“Il Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli a Milano deve essere chiuso immediatamente. Dopo le indagini della Procura di Milano a dicembre la struttura era stata messa sotto sequestro in un’inchiesta per frode e maltrattamenti. Purtroppo anche dopo l’insediamento dell’amministratore giudiziario in via Corelli nulla è cambiato. Le irregolarità nella gestione e i maltrattamenti reiterati, già di per sé gravissimi, sono ancor più significativi in quanto protratti nonostante il commissariamento da parte del Tribunale di Milano. Nella notte tra sabato e domenica scorsi alcuni migranti per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere, in particolare per la carenza di assistenza sanitaria e il cibo immangiabile, hanno inscenato la ‘protesta della pioggia’: migranti sdraiati per terra, sotto la pioggia, con solo gli slip indosso. Immagini riprese in un video dall’Associazione NAGA SOS CPR e su cui ho presentato una interrogazione al Ministro Piantedosi. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci