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LAVORO – MAGNI (AVS): “LE CRISI LE PAGANO SEMPRE I LAVORATORI, IL GOVERNO INTERVENGA PER TUTELARE I LAVORATORI BERCO DI FERRARA. INTERROGAZIONE AI MINISTRI CALDERONE E URSO SUI 550 ESUBERI”

“Non possiamo permettere che, ancora una volta, siano i lavoratori a pagare il prezzo più alto della crisi industriale. L’azienda metalmeccanica Berco Spa, azienda leader mondiale nella produzione di sottocarri, con sede a Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto, ha annunciato una riorganizzazione che prevede ben 550 esuberi, di cui 480 nello stabilimento principale e 70 nella filiale veneta. Le conseguenze per le 550 famiglie e per il territorio ferrarese saranno devastanti. I Ministri Calderone e Urso intervengano immediatamente per verificare la legittimità di questi licenziamenti e convochino un tavolo di confronto tra azienda e organizzazioni sindacali.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, che sul caso degli esuberi alla Berco di Ferrara ha presentato un’interrogazione ai Ministri del Lavoro e del Made in Italy, firmata anche dalla senatrice del Pd Susanna Camusso.

“La Berco Spa è presente da oltre un secolo sul territorio ferrarese, e la presentazione del piano esuberi, senza un dialogo con i sindacati, è un atto unilaterale gravissimo. Nei giorni scorsi un’altra azienda del territorio, la Regal Rexnord Tollok di Masi Torello (Ferrara), ha attivato una procedura di licenziamento collettivo via Pec per 77 dipendenti, perché l’azienda ha deciso di delocalizzare la produzione in India e in Cina. È una cosa inaccettabile che le delocalizzazioni o le ristrutturazioni colpiscano sempre i lavoratori e le lavoratrici. Il governo adotti immediatamente misure concrete per impedire le delocalizzazioni e metta in campo tutte le opzioni possibili per ridurre l’impatto sociale di queste decisioni, inclusi gli ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà o altri strumenti di sostegno.”

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “REGALO AI FURBETTI DELLE TASSE E RINVIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA PATENTE A PUNTI, MESSAGGIO DEVASTANTE AL PAESE”

“L’ultimo decreto del governo Meloni, che per decenza hanno chiamato Omnibus, visto che contiene norme diverse tra loro, comprende una serie di misure inaccettabili ma viene addirittura emendato per peggiorarlo. La maggioranza con una serie di emendamenti, firmati dai Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, sta preparando l’ennesimo regalo ai furbetti delle tasse che aderiscono al concordato preventivo biennale, che già di per sé è un condono, e ora spunta anche l’emendamento che propone la proroga dell’avvio della patente a punti per le imprese. Una vergogna inaccettabile e una sconfessione delle politiche della ministra Calderone. La maggioranza continua a fare il lavoro sporco per il governo, presentando emendamenti per favorire i poteri forti, le lobby, e colpire i più deboli, chi paga le tasse, e per la sicurezza sul lavoro. Un doppio messaggio devastante al Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “INCIDENTI E MORTI IN AUMENTO, I DATI INAIL SMONTANO LA NARRAZIONE DI CALDERONE E DEL GOVERNO”

“I dati del rapporto Inail sui primi sette mesi del 2024 sono agghiaccianti: 577 lavoratori hanno perso la vita sul luogo di lavoro, il 3,2% in più rispetto allo scorso anno. Un bilancio tragico che smonta la narrazione della ministra del lavoro Calderone, e del governo, che in questi mesi hanno affermato che gli infortuni e gli incidenti erano in calo. Dai dati emerge poi anche una crescita complessiva degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali. Particolarmente preoccupante è la condizione dei lavoratori stranieri, che risultano esposti a rischi ancora maggiori rispetto agli italiani.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Desta forte preoccupazione l’atteggiamento della ministra del Lavoro Marina Calderone, per la sua continua sottovalutazione della gravità della situazione. Il quadro normativo è solido, ma le leggi che dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro non vengono rispettate e non vengono effettuati i controlli necessari. Le misure di prevenzione e controllo sono insufficienti, lasciando milioni di lavoratori senza le tutele necessarie. Chiediamo alla ministra Calderone e al Governo di assumersi la piena responsabilità di questa emergenza, adottando misure urgenti per tutelare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori. Il silenzio e l’inazione del Ministero del Lavoro non sono più tollerabili di fronte a una crisi di tale portata.”

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LAVORO – MAGNI (AVS): “ESTATE DI MORTI SUL LAVORO, DOLORE E CORDOGLIO PER LA MATTANZA INFINITA. DUE INCIDENTI IN POCHI MINUTI IN LOMBARDIA”

“In appena mezz’ora due incidenti sul lavoro in Lombardia: un morto e un ferito grave. Dolore e cordoglio per una mattanza che non accenna a finire. Sono vicino alla famiglia del 75enne, che ha perso la vita in un cantiere a Cesano Maderno, in Brianza, e auguro una pronta guarigione al 48enne schiacciato da una fustellatrice, in un’azienda in provincia di Lecco. Quella appena passata è stata una estate di incidenti e morti sul lavoro nel silenzio assordante della ministra Calderone. È inammissibile che si perda la vita a causa della mancanza di adeguate misure di protezione e senza i controlli necessari a far rispettare le norme che ci sono. È intollerabile che a una certa età, si sia costretti ancora a lavorare in condizioni pericolose, in un cantiere edile. Il lavoro povero, la precarietà, il lavoro nero e la diffusa pratica di appalti e subappalti al massimo ribasso continuano quotidianamente a mettere a rischio la vita di troppe persone. Rinnoviamo il nostro impegno affinché episodi come questi non si ripetano più. La sicurezza è un diritto sacrosanto di tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età o dalle condizioni contrattuali.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
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LAVORO – MAGNI (AVS): “ESTATE DI CRISI PER IL LAVORO”

“Anche in estate la crisi del lavoro continua, e il governo Meloni non fa nulla per arginarla. Gli ultimi dati dell’Osservatorio INPS parlano chiaro: aumentano le richieste di cassa integrazione, dei fondi di solidarietà e crescono le domande di disoccupazione. Dati da paese bloccato e fermo. I salari reali non hanno ancora raggiunto i livelli del 2019 e rimangono bassissimi rispetto alla media europea e, con l’inflazione che rimane alta, per gli italiani significa taglio dei consumi e delle cure ed erosione del potere di acquisto. Tutto questo nell’assenza totale di politiche fiscali e industriali capaci di invertire la tendenza. In questa estate drammatica per centinaia di migliaia di lavoratori e per le loro famiglie brilla l’assenza dei ministri Calderone e Urso, forse troppo impegnati nelle loro vacanze e meno per migliorare la vita reale degli italiani che le vacanze faticano a farle.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “LA MINISTRA CALDERONE VIVE SULLA LUNA”

“La ministra del Lavoro Calderone vive sulla luna. Oggi ospite di Vespa ha detto che il lavoro c’è ma mancano i lavoratori e che gli infortuni sul lavoro sono in calo rispetto al numero degli occupati. Una cosa  veramente incredibile, in qualche modo contraddetta dalla realtà. I morti e gli incidenti sul lavoro sono aumentati rispetto agli scorsi anni e dalla Calderone una sottovalutazione grave del fenomeno. L’obiettivo deve essere zero morti sul lavoro non basta accontentarsi  di un segno meno nelle statistiche, che peraltro non c’è. Sulla mancanza di lavoratori la ministra del lavoro si è chiesta il motivo. Non sarà che gli stipendi sono bassi e non adeguati al costo della vita? Dalla ministra del Lavoro ci aspettiamo provvedimenti non commenti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – MAGNI E PICCOLOTTI (AVS): “SOSTEGNO AI LAVORATORI IN SCIOPERO DI SVILUPPO LAVORO ITALIA”

“In tema di lavoro il governo Meloni non ne azzecca una. Arrivati al governo hanno subito smantellato Anpal Servizi per sostituirla con Sviluppo Lavoro Italia. Peccato che proprio l’Agenzia per le politiche del lavoro messa in piedi dalla ministra Calderone è in crisi proprio per il lavoro. Oggi l’ennesima mobilitazione e sciopero cui sono stati costretti i lavoratori di Sviluppo Lavoro Italia, oggetto di una riorganizzazione della quale si fa fatica a cogliere gli obiettivi nella riforma fumosa del governo. L’Agenzia, che tra le altre cose doveva aiutare gli ex percettori di reddito di cittadinanza a trovare lavoro, a distanza di più di un anno dalla sua creazione non è ancora messa nelle condizioni di operare con un piano industriale chiaro e una mission aziendale che tenga conto del capitale umano di cui dispone. Siamo vicini e sosteniamo le ragioni dello sciopero dei lavoratori dell’agenzia del ministero del lavoro per chiedere certezze sul futuro lavorativo e per contrastare la paralisi organizzativa dell’agenzia. Sono un governo di incapaci, non riescono nemmeno a garantire il lavoro a chi lavora nell’agenzia nazionale per il lavoro voluta da loro, figuriamoci se possono trovare soluzioni per chi il lavoro lo ha perso.”

Lo affermano i parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni ed Elisabetta Piccolotti.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “DA CALDERONE UN APPROCCIO SBAGLIATO”

“Nell’intervento della ministra Calderone ad essere del tutto sbagliato è l’approccio. Di fronte a un problema di queste dimensioni, che non cessa di essere emergenza giornaliera, la prima cosa da fare, la più importante, sarebbe stata quella di convocare tutte le parti in causa ad un tavolo per concordare come intervenire. Invece, il Governo e la ministra hanno scelto di fare al contrario: prima decidono e poi lo comunicano alle parti in causa. Un errore, che porta allo sciopero indetto da Cgil e Uil. La seconda cosa da fare, sarebbe stato accendere un faro sul tema dell’appalto e del subappalto. Gli incidenti plurimi, come dimostrano Brandizzo e Firenze, avvengono laddove il subappalto consente l’impoverimento dei diritti dei lavoratori. Il subappalto si porta dietro lavoro precario, discontinuo, povero. Come Alleanza Verdi e Sinistra, saremo sempre disponibili a collaborare per approvare misure realmente incisive, che possano portarci ad una vera inversione di tendenza. La domanda è se questo Governo voglia davvero intervenire con misure efficaci.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il sentore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, intervenendo nel corso dell’informativa della ministra del lavoro e delle politiche sociali sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Non sono più accettabili continue deroghe alla normativa prevista dal codice degli appalti, penso al PNRR, non si può consentire che i lavoratori assunti dalla società appaltatrice siano lavoratori di serie A e i lavoratori della società subappaltatrice siano invece lavoratori di serie B. Per assicurare a tutti di lavorare in sicurezza è necessaria un’azione collettiva sul territorio. In materia di sicurezza sul lavoro ci sono competenze della Asl, dell’Inail, dell’Inps, dell’Ispettorato del lavoro. Per governare questo processo è necessario il coinvolgimento di tutti. E di esempi positivi di governance in questi anni ci sono stati, dal protocollo zero morti per l’Expo di Milano, a quello appena sottoscritto per i lavori del Giubileo 2025 a Roma. Per cercare di fermare gli infortuni e gli incidenti mortali sul lavoro bisogna impedire gli appalti a cascata, o imporre le stesse garanzie per tutti. Imporre soprattutto, la responsabilità dei soggetti che stanno all’inizio della catena. Se invece l’orientamento è quello cui abbiamo assistito negli ultimi anni, di una progressiva deregolamentazione dei contratti di lavoro, di impoverimento dei diritti è chiaro che parole come prevenzione, formazione e cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro restino vuoti proclami. Parole al vento, buone per la propaganda.”

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LAVORO – MAGNI (AVS): “I DATI INAIL CONFERMANO L’EMERGENZA. IL PACCHETTO SICUREZZA DEL GOVERNO È INSUFFICIENTE”

“I dati dell’Inail sugli infortuni e sui morti sul lavoro sono allarmanti, denunciano una situazione sempre più preoccupante ma, soprattutto, confermano una vera e propria emergenza. In aumento le denunce e purtroppo anche i morti, 7 per cento in più di infortuni e un 4 per cento in più di morti sul lavoro nel 2024. Un quadro indegno di un Paese civile. A fronte di questa situazione i provvedimenti annunciati dal Governo sono insufficienti, poco più che acqua fresca. Il governo non interviene sugli appalti e sui subappalti e la patente a punti non è sufficiente, vale solo per alcuni, solo per i cantieri e con delle penalizzazioni ridicole. La morte di un lavoratore vale 20 punti, che però si possono recuperare facilmente e si prevede solo una piccola ammenda per i trasgressori. L’obiettivo deve essere zero morti sul lavoro. Per iniziare servono le stesse regole del pubblico per gli appalti privati, l’eliminazione dei subappalti a cascata, l’assunzione di ispettori sul lavoro e il rispetto dei contratti e dell’obbligo della formazione. Ma soprattutto è necessario costruire un modello di governance che metta intorno ad un tavolo tutti i soggetti preposti alla sicurezza. Norme efficaci e concordate con i sindacati, non la propaganda della Calderone.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione d’indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “IMPRESE SI ASSUMANO LA RESPONSABILITA’, NO ALLA CATENA DEI SUBAPPALTI”

“Anche oggi un infortunio mortale e un incidente grave. Sul lavoro si continua a morire. Nei cantieri si muore anche perché si mette troppa fretta agli operai. La concorrenza e l’esasperata ricerca all’abbassamento dei costi fa abbassare l’asticella. Ancora una volta tra le possibili cause gli appalti e i subappalti. La strage silenziosa va fermata. La manifestazione di ieri a Firenze ha con forza chiesto al governo di mettere al centro delle scelte politiche il diritto alla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono necessarie nuove regole per gli appalti privati. Il sistema delle imprese si deve assumere le proprie responsabilità e non può continuare a fare finta di niente. Sosteniamo il Patto per la salute e per la sicurezza sul lavoro di Cgil, Cisl e Uil e le richieste dell’Ance per uno stop alla catena infinita dei subappalti e una stretta alle piccole aziende improvvisate. La ministra Calderone, che si appresta a presentare al Consiglio dei Ministri una proposta governativa, tenga conto delle richieste dei sindacati e dell’Ance.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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