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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “OCCHI IN PALESTINA. LA MISSIONE DI AVS IN PALESTINA”

“Sono appena arrivato a Tel Aviv con una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra. Con me ci sono esponenti di Avs e i parlamentari Nicola Fratoianni, Marco Grimaldi, Franco Mari. E Luisa Morgantini, una vita spesa per i diritti umani e oggi presidente di AssopacePalestina. A breve ci raggiungerà anche Angelo Bonelli. Siamo qui perché crediamo che non basti leggere i rapporti o ascoltare i racconti: bisogna vedere con i propri occhi cosa significa vivere sotto occupazione militare. Andremo nei territori palestinesi occupati dal 1967, compresa Gerusalemme Est. Incontreremo Ong, associazioni, rappresentanti dell’Autorità Palestinese, movimenti israeliani che si battono per la fine dell’occupazione e deputati della Knesset. Vedremo villaggi e campi profughi, luoghi dove la violenza dei coloni e dell’esercito israeliano non si limita a opprimere, ma costringe intere comunità palestinesi ad abbandonare le proprie case. Siamo qui per portare testimonianza. Per dire che l’occupazione è una ferita aperta. E che non può essere ignorata. Vi aggiornerò presto.”

Lo scrive sui social il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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SEGNALAZIONE PACE – CESSATE IL FUOCO ORA A GAZA E IN UCRAINA

 

CESSATE IL FUOCO ORA A GAZA E IN UCRAINA!

UN PERCORSO DI PACE OLTRE IL CESSATE IL FUOCO:

UN MANDATO ONU PER GAZA MARTEDÌ 6 FEBBRAIO ORE 15.00 Sala degli atti parlamentari, Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” .

Presiede: Alfonso Gianni (Direttore Alternative per il socialismo)

Introduzioni: Domenico Gallo (Coordinamento Democrazia Costituzionale), Ambasciatore A/R Mario Boffo (iniziativa diplomatica), Generale Biagio di Grazia (situazione militare).

Interventi programmati: Francesca Albanese (ONU), Gianni Tognoni (TPP), Generale Fabio Mini; Elena Basile, Giuseppe Cassini e Rocco Cangelosi Ambasciatori A/R; Luisa Morgantini (Assopace); Giulio Marcon (Sbilanciamoci); Gian Giacomo Migone, Pasqualina Napoletano, Vincenzo Vita, Raniero La Valle, Claudio Grassi, Paolo Candelari, Gad Lerner, Alberto Negri, Tommaso Di Francesco, Salvatore Cannavò; on. Rosy Bindi, on. Giuseppe Conte, on. Nicola Fratoianni, on. Arturo Scotto, Sen. Mariolina Castellone, sen. Tino Magni, on. Piernicola Pedicini (PE).

Conclusioni: Alfiero Grandi (Coordinamento Democrazia Costituzionale)

Ancora non sappiamo quando si giungerà al cessate il fuoco a Gaza, e in Ucraina. Però sappiamo che il prolungamento del conflitto in Ucraina non ha avvicinato la “vittoria” ma ha causato un’inutile strage che avrebbe potuto essere evitata se fosse stata ridata la parola alla diplomazia.

Sappiamo altresì che il prolungamento del confitto non consentirà ad Israele di realizzare alcun tipo di vittoria che possa assicurare pace e sicurezza al popolo israeliano. Non a caso Netanyahu ha manifestato l’intenzione di mantenere il controllo della Striscia di Gaza, ai fini della propria sicurezza. L’ipotesi prospettata dagli Stati Uniti del ritorno dell’ANP al governo della Striscia di Gaza, si dimostra impraticabile, perché l’Autorità nazionale palestinese non avrebbe il potere di sottrarre la Striscia al controllo di Israele e di avviare la ricostruzione dell’economia e delle strutture civili indispensabili per la vita della popolazione.

La Comunità internazionale deve attivarsi per spegnere il conflitto, anche con soluzioni ponte, in vista dei negoziati per una soluzione di largo respiro. Se si vuole impedire che il conflitto continui, garantire la sicurezza di Israele e consentire il ritorno ad una vita civile della stremata popolazione di Gaza, c’è una sola soluzione: la Striscia di Gaza deve essere sottratta al controllo di Israele, che non può conservare il ruolo di Potenza occupante.

La Palestina è stata già un Mandato britannico, oggi per la Striscia di Gaza si può resuscitare una sorta di Mandato affidato alle Nazioni Unite, un’amministrazione civile e militare dell’ONU che liberi gli ostaggi, garantisca la fine delle ostilità, affronti tutte le emergenze causate dalla guerra e promuova una sostanziale autonomia e autoamministrazione della Striscia di Gaza.

La cessazione delle ostilità è fondamentale, assieme allo stop delle violenze dei coloni nella Cisgiordania, per la ripresa dei negoziati in vista di una soluzione ragionevole del conflitto. In questa prospettiva è importante che l’Italia si affretti a riconoscere lo Stato di Palestina.

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