“Ci auguriamo che il presidente del Veneto Luca Zaia, non confonda la pista da bob con i Lego. La storia della pista da bob per i Giochi olimpici invernali Milano – Cortina è iniziata male e finirà peggio, perché gli unici valori che guidano il Governo in questa scelta sono l’onore e l’orgoglio di facciata, alle spese di altri. Dopo varie gare andate deserte, dal cilindro magico esce l’impresa che accetta di realizzare la versione light dell’opera. Poco importa se a pagarne le conseguenze saranno proprio gli italiani, le comunità locali, gli atleti, ignorando completamente i principi della sostenibilità ambientale ed economica. Costruirne una a norma, con tutte le garanzie di sicurezza, richiederebbe circa tre anni. E invece i tempi sono strettissimi, la pista deve essere pronta tra appena un anno.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Le condizioni per realizzare l’opera non ci sono, lo sanno tutti. Ma i giochi di forza tra la Lega di Salvini e Zaia per Cortina e Forza Italia di Tajani per Cesana Torinese, al grido di “assurdo andare all’estero”, contano più di qualsiasi cosa. Per non parlare dei maldestri tentativi per far tornare i conti. Si è passati a un finanziamento di 128 milioni di euro a 81,4 milioni, che hanno costretto a una versione light del progetto iniziale della pista, con buona pace per la sicurezza degli atleti che non avranno neanche il tempo necessario per testare la pista. È una follia, un caos e un disastro su tutta la linea. Da parte nostra faremo di tutto per contrastare questo progetto scellerato. Intanto confidiamo nel Comitato olimpico internazionale, che fin dall’inizio ha imposto un impianto già esistente e funzionante. Ad oggi l’impianto di Cesana esiste ma non funziona e Cortina non esiste proprio. Una situazione a dir poco penosa.”
“Il nuovo bando di gara per la pista di bob a Cortina desta rabbia e sconcerto. Nonostante tutte le oggettive criticità emerse nei mesi scorsi e i tempi tecnici ormai scaduti, il Ministro Salvini si è incaponito a portare in Veneto il trofeo per il Presidente leghista Zaia, utilizzando soldi pubblici in un periodo di forte incertezza economica. Poco importa che i debiti graveranno a lungo sul Comune di Cortina a rischio default. Ininfluente il fatto che il Governo si era impegnato, con un nostro ordine del giorno, a individuare soluzioni alternative a Cortina, nel rispetto dei criteri di trasparenza e di compatibilità ambientale e finanziaria. Sordi anche alla posizione espressa del Cio, che ieri ha ribadito nuovamente la soluzione a favore di un impianto già esistente e già operativo, anche in considerazione della tempistica molto stretta del Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. Tempistica che mette letteralmente in allarme anche in merito alla sicurezza degli atleti che il nuovo impianto messo a bando non potrà garantire e per il quale servirà probabilmente una deroga, mancando i tempi tecnici per il collaudo. Ci auguriamo che non si prendano scorciatoie pericolose solo per avere il classico trofeo di cui vantarsi. I soliti quadri di partito leghista stanno facendo fare anche una pessima figura all’Italia, vanno fermati.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia.
“La pista da bob per le Olimpiadi 2026 è diventata una commedia Pirandelliana, una pista, nessuna, centomila. Il presidente del Coni e della fondazione Milano – Cortina, Malagò, continua a usare i ‘se’ e i ‘ma’ sulla possibilità che Cesana possa ospitare le gare olimpiche di bob, slittino e skeleton. Tutti ‘mezzucci’ legati alla ricerca di finanziamenti per accontentare tutti, anche i delusi come il presidente del Veneto, Luca Zaia. Insomma, Malagò chiede una garanzia economica ma sottolinea anche che la fondazione sta vagliando le situazioni su quello che il Cio ha raccomandato, ovvero che bisogna andare dove ci sono gli impianti esistenti e funzionanti. In attesa del finale di questa commedia, che per la reputazione dell’Italia e dello Sport ci auguriamo che sia a lieto fine, chiediamo nuovamente e urgentemente al Ministro dello sport Abodi di venire a riferire in Aula , dicendo finalmente la verità. Come si può pensare di finanziare ulteriormente questo genere di opere con una manovra economica recessiva che metterà ancora più in difficoltà la qualità di vita dei cittadini?”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente delle commissioni ambiente e industria di Palazzo Madama.
“Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia scopre solo ora la siccità e che in Veneto uno dei maggiori problemi è costituito dalla dispersione di acqua. Eppure, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, già nel 2020 in Veneto si sono registrate perdite d’acqua superiori alla media nazionale. È allarmante varare solo oggi un’ordinanza regionale spot e di mera propaganda che invita i cittadini ad evitare gli sprechi e a predisporre piani di emergenza per l’approvvigionamento. Da tempo la siccità in regione sta danneggiando coltivazioni, allevamenti ed ecosistemi con ingenti danni economici e ambientali. Anche quest’anno Zaia non sta facendo nulla di concreto, tranne invocare solamente un Piano Marshall per la realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche. Zaia dimentica che governa la Regione Veneto da ben 13 anni. Per risolvere il problema serve un approccio strutturale e non solo emergenziale. Zaia agisca per contrastare il cambiamento climatico che sta all’origine di questa siccità.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.