“Il Consiglio di Stato blocca il Liceo del Made in Italy, voluto dalla Presidente Meloni, un provvedimento di bandiera che ha cercato di camuffare i tagli alla scuola e i provvedimenti autoritari dal sapore gentiliano come quelli sul voto di condotta e la reintroduzione del voto numerico nella scuola primaria.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Un percorso scolastico a cui ci siamo da subito opposti e centrato sul bisogno di sviluppare nelle alunne e negli alunni competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi di un Made in Italy esaltato, peraltro, in chiave “quasi-autarchica”. Da sempre abbiamo detto che la scuola deve insegnare altri valori, così come sancito dalla Costituzione, incentrati principalmente sulla cooperazione e la condivisione, anziché sulla competizione. Il Governo si preoccupi invece di dare le giuste risposte a risolvere il problema del precariato, a diminuire gli alunni per classe, a coprire le cattedre ancora scoperte soprattutto sul sostegno agli alunni disabili e a fermare il miope dimensionamento scolastico.”
“Il liceo sovranista voluto dal trio Valditara-Meloni-Urso parte male. Lo stop da parte del Consiglio di Stato al nuovo indirizzo di studi introdotto dal governo Meloni in modo frettoloso, senza un’adeguata riflessione sulle reali esigenze del sistema educativo e del mondo produttivo, e soprattutto, senza il coinvolgimento del mondo della scuola ne è la conferma. La sospensione del parere del Consiglio di Stato evidenzia ora la necessità di una seria pausa di riflessione per evitare che questa iniziativa, tanto voluta dalla Presidente del Consiglio, si trasformi in un completo fallimento, che sarà pagato in primis dagli studenti, pochi per la verità, che hanno scelto questo indirizzo.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Fin dall’inizio come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo contestato il Liceo Made in Italy. Una scelta apparsa da subito poco sensata e povera di sostanza, soprattutto se confrontata con percorsi già consolidati, come il liceo economico-sociale. Il tiepido interesse delle scuole, delle studentesse e degli studenti è ulteriore dimostrazione dell’inadeguatezza del progetto. Non si gioca con l’educazione e il futuro delle nostre ragazze e ragazzi, l’istruzione è una cosa seria e mira allo sviluppo delle competenze necessarie alla crescita complessiva. Il governo Meloni ammetta di aver sbagliato: l’istruzione al servizio del mercato, senza fondate basi didattiche e senza ascoltare chi si occupa di scuola ogni giorno, è stata una pessima idea.”
“Un altro disastro firmato dalla Lega, che speriamo venga presto ritirato. Questa volta si tratta di un disegno di legge che mira a ‘professionalizzare’ i licei classici e scientifici. Dopo il fallimentare Liceo Made in Italy, il partito del Carroccio ora vuole rendere la formazione liceale più utilitaristica, smantellando il valore universale dato dallo sviluppo di una forma mentis duttile, analitica e critica, oggi più che mai necessaria nel mondo del lavoro.
Questa iniziativa, volta ad allineare la scuola a puro mercato del lavoro e lo studente a capitale umano, rischia di trasformare i licei in ulteriori istituti di formazione professionale. I licei sono luoghi di formazione critica e culturale, che offrono un mix di conoscenze, abilità e atteggiamenti indispensabili per affrontare le sfide del mondo moderno, anche quelle più complesse e tecnologiche. Evidentemente la destra al governo non ne riconosce il valore e vuole appiattire l’offerta formativa ed educativa italiana, invece che puntare sulla diversificazione e lo sviluppo di cittadini consapevoli e competenti.
La scuola italiana ha bisogno di ben altro. Va affrontato il problema della dispersione scolastica, finanziate dotazioni tecnologiche adeguate, stabilizzati i docenti precari, riqualificate l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli stessi edifici.
Alleanza Verdi e Sinistra ha una visione completamente diversa dell’istruzione. È fondamentale confrontarsi con chi vive la scuola ogni giorno. Non permetteremo mai che la missione educativa della scuola sia ridotta a semplice appendice del mercato del lavoro.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“I numeri delle iscrizioni al tanto osannato e propagandato Liceo del Made in Italy, che avrebbe dovuto essere la novità del prossimo anno scolastico, sono impietosi, direi imbarazzanti. Solo 375 iscrizioni significa una media di 4 iscritti per ognuno dei 92 licei che hanno attivato questo percorso. Come possa la sottosegretaria considerare soddisfacente questi risultati è incomprensibile. Continuare a negare la realtà per fare propaganda spiccia su un indirizzo che interessa a pochi è surreale. Il Ministro Valditara venga in Senato a riferire su questi pessimi risultati. Forse chiamarlo flop o falsa partenza è ancora poco. A scuola infatti si direbbe Non Classificabile (NC).”
Lo ha dichiarato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Si stanno confermando le nostre preoccupazioni: il liceo Made In Italy, fiore all’occhiello del Governo Meloni, si sta rilevando un vero e proprio flop. Per questo nuovo indirizzo non sono state infatti destinate nuove risorse alle scuole, che in fretta e furia si sono trovate a doverlo istituire. I tempi sono talmente stretti che, come da previsione, molti istituti hanno deciso di non attivare il liceo Made in Italy. A studentesse, studenti e alle loro famiglie, viene chiesto di iscriversi praticamente a “scatola chiusa”, visto che ad oggi risulta esserci solo il piano di studi per il biennio. Il risultato è che solo le scuole che hanno più di una sezione del liceo economico sociale sacrificheranno una o più sezioni per questo nuovo indirizzo. Insomma un pasticcio. Restiamo sconcertati nell’osservare quanto dilettantismo organizzativo il Ministro Valditara sta mettendo in campo, che mette in difficoltà intere scuole. Il tempo stringe e a pochi giorni dalla scadenza delle iscrizioni, che potrebbero slittare al 23 gennaio, in diverse scuole non si muove ancora una foglia. I timori dei sindacati si stanno tutti confermando. Insieme alla giornata nazionale del Made in Italy e al premio annuale del Maestro del Made in Italy, queste azioni spot sembrano vere pennellate di propaganda ideologica, di cui la scuola italiana e le giovani generazioni non hanno certo bisogno.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.