“Nel nostro Paese, dai dati forniti dalla Cgil, sono 183 mila lavoratori e lavoratrici coinvolti in crisi industriali che combattono ogni giorno per tenersi stretto il proprio lavoro. Crisi industriali, che stanno aumentando per colpa di un governo che non ha una politica industriale. Ex Ilva, Marelli, La Perla, Blutec, Natuzzi, CMC, Italtel, JSW Steel Italy Piombino, Wartsila Italia e Whirlpool sono solo alcune delle decine di aziende coinvolte in crisi aziendali su cui il ministero ha aperto un tavolo di confronto. Oltre alle grandi aziende, vivono un momento di difficoltà anche una miriade di medie aziende, tra cui la SIAE Microelettronica S.p.A. di Cologno monzese, multinazionale di proprietà italiana strategica a livello nazionale nel settore delle telecomunicazioni con 650 addetti. L’azienda da molti mesi si trova in situazione di crisi a causa della mancanza di liquidità, con ritardo di 4 mesi nel pagamento degli stipendi e due anni di ritardo dei contributi al fondo pensionistico ‘Cometa’. Sullo sfondo una pesante ristrutturazione, 140 esuberi, e forse la delocalizzazione della produzione fuori dal territorio nazionale. E’ necessario che il governo si attivi anche per le medie aziende in crisi a tutela dei lavoratori, del mantenimento della produzione in Italia attivando un tavolo presso la struttura per le crisi di impresa del Ministero delle imprese e del made in Italy.”
Lo scrive il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni nell’interrogazione ai Ministri Urso e Calderone sulla crisi della SIAE Microelettronica S.p.A. di Cologno monzese (Milano), sottoscritta anche dalla senatrice Sironi del Movimento 5 Stelle.