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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “UN DECRETO PICCOLO PICCOLO CHE NON RISPONDE ALLA PRIORITÀ DEL PAESE”

“Questo decreto non ci piace. Non ci piace a partire dal nome che, la stessa maggioranza, senza remore, ha chiamato decreto Omnibus, dichiarando apertamente l’eterogeneità del contenuto ma, soprattutto, infischiandosene dei limiti costituzionali alla decretazione d’urgenza e dei moniti del Presidente Mattarella. Non ci piacciono le misure contenute in questo decreto, perché dentro c’è di tutto un po’, dall’ennesima sanatoria al salva calcio, dai pieni poteri sui rifiuti al governatore siciliano Schifani al bonus Natale non per tutti. Non ci piace la sanatoria fiscale senza sanzioni fatta per i furbetti del concordato preventivo biennale riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per il taglio dell’Irpef. Un condono del condono spacciato come norma di buon senso e che invece altro non è se non l’ennesimo regalo ai furbetti che non pagano le tasse e l’ennesima mazzata contro i cittadini onesti che le tasse le pagano, e anche alte. Non ci piace il bonus Natale, un mini-aiuto per pochi lavoratori dipendenti con moglie e figli a carico, che discrimina tutti gli altri a partire dai single con figli e le coppie di fatto, che non riceveranno alcun bonus economico. Niente sulle piccole e medie imprese, niente sulla scuola, niente sulla sanità pubblica che cade a pezzi. Niente sull’urgente, e non più rinviabile processo di riconversione ecologica. Nessuna idea per il futuro delle nuove generazioni. Un decreto che non risponde alle priorità del Paese. Un decreto piccolo piccolo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BAGNAI CONTRO IL SALARIO MINIMO. ALLA DESTRA NON INTERESSANO GLI STIPENDI DEI LAVORATORI, PREFERISCONO L’ESERCITO DEI PRECARI MAL PAGATI”

“Dopo aver letto l’intervista del responsabile economico della Lega Bagnai, che ritiene non utile l’introduzione del salario minimo legale in Italia perché c’è molta contrattazione collettiva, non so se ridere o piangere. Secondo Bagnai persino l’Europa lo sconsiglierebbe. È facile sostenere queste posizioni quando sei economicamente a posto e al sicuro. Ma il deputato leghista dovrebbe parlarne direttamente con uno degli oltre 4 milioni e mezzo di lavoratori italiani che guadagnano meno di 9 euro l’ora, pur sotto un contratto nazionale.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

“La proposta di legge di Alleanza Verdi e Sinistra prevede che il salario minimo sia agganciato alla contrattazione collettiva: dove i contratti che esistono non raggiungono i 10 euro l’ora interviene la nostra proposta. Tutti i contratti esistenti che hanno minimi superiori ai 10 euro l’ora, e sono pochi purtroppo, non vengono toccati. Bagnai è al governo e se ci tiene così tanto al lavoro e ai lavoratori può per esempio spingere per i rinnovi contrattuali di alcune categorie, fermi addirittura da 7 o 8 anni. Oppure può evitare che la riforma dell’IRPEF diventi il solito massacro di lavoratori e pensionati. Ma è chiaro che alla destra degli stipendi dei lavoratori non interessa nulla, loro preferiscono un esercito di precari mal pagati.”

 

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