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LAVORO – MAGNI (AVS): “I DATI INAIL CONFERMANO L’EMERGENZA. IL PACCHETTO SICUREZZA DEL GOVERNO È INSUFFICIENTE”

“I dati dell’Inail sugli infortuni e sui morti sul lavoro sono allarmanti, denunciano una situazione sempre più preoccupante ma, soprattutto, confermano una vera e propria emergenza. In aumento le denunce e purtroppo anche i morti, 7 per cento in più di infortuni e un 4 per cento in più di morti sul lavoro nel 2024. Un quadro indegno di un Paese civile. A fronte di questa situazione i provvedimenti annunciati dal Governo sono insufficienti, poco più che acqua fresca. Il governo non interviene sugli appalti e sui subappalti e la patente a punti non è sufficiente, vale solo per alcuni, solo per i cantieri e con delle penalizzazioni ridicole. La morte di un lavoratore vale 20 punti, che però si possono recuperare facilmente e si prevede solo una piccola ammenda per i trasgressori. L’obiettivo deve essere zero morti sul lavoro. Per iniziare servono le stesse regole del pubblico per gli appalti privati, l’eliminazione dei subappalti a cascata, l’assunzione di ispettori sul lavoro e il rispetto dei contratti e dell’obbligo della formazione. Ma soprattutto è necessario costruire un modello di governance che metta intorno ad un tavolo tutti i soggetti preposti alla sicurezza. Norme efficaci e concordate con i sindacati, non la propaganda della Calderone.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione d’indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “MAGGIORI INVESTIMENTI E UN PIANO STRAORDINARIO PER L’ASSUNZIONE DI ISPETTORI PER COMBATTERE LA PIAGA DEI MORTI SUL LAVORO”

“I numeri dei morti e degli infortuni sul lavoro all’anno fanno tremare i polsi. Oggi la relazione del commissario straordinario dell’Inail conferma la drammaticità della situazione. È necessario che la politica, il governo, la Ministra del lavoro Calderone ne prendano atto e agiscano di conseguenza. Invece a parte l’indignazione momentanea dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro, rimane tutto come prima e questo non è più accettabile. Come è inaccettabile che siano solo poche centinaia, a fronte di migliaia di aziende da controllare, gli ispettori del lavoro. La frammentazione del mondo del lavoro, la precarizzazione del lavoro, i subappalti sono tra le cause delle morti sul lavoro. Sicurezza, prevenzione e formazione sono considerati spesso solo dei costi. La sicurezza sul lavoro deve diventare centrale nelle politiche sul lavoro. Occorrono maggiori investimenti e un piano straordinario di assunzioni di ispettori del Lavoro per combattere la piaga delle morti sul lavoro.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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CODICE APPALTI – MAGNI (AVS): “GIORNATA NERA PER L’ITALIA, DA OGGI SUBAPPALTI LIBERI A CASCATA. LA POLITICA SCEGLIE CHI LAVORA”

“L’entrata in vigore del codice appalti è una giornata nera per l’Italia. Il nuovo codice non taglia la burocrazia e sblocca i cantieri e i lavori come dice il ministro Salvini che lo ha promosso. Il nuovo codice appalti deregolamenta i subappalti facendoli tornare a cascata. Un Far west, come denuncia oggi il segretario generale della Fillea Cgil Genovesi. Un errore enorme dal punto di vista economico e della realizzazione delle opere che rischia di mettere seriamente a rischio i lavori del Pnrr e non il contrario. Ogni volta che si passa da un’impresa a un’altra il valore della commessa si riduce e chi subentra dovrà risparmiare e lo farà sui costi, partendo da quelli sul lavoro e sulla  qualità dei materiali. Chiaramente subappalto dopo subappalto verrà sacrificata anche la sicurezza sul lavoro, il 77% di infortuni gravi e mortali nell’edilizia privata si verificano tra il secondo e il terzo livello di subappalto dai dati del rapporto Inail di maggio. Il ministro Salvini ci fa tornare indietro nel tempo ad un capitalismo predatorio e frammentato in tante piccole e piccolissime aziende e alla politica che sceglie chi lavora. Non solo un rischio fortissimo di infiltrazioni mafiose e corruzione ma anche un danno enorme alla crescita del Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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DECRETO ENTI – MAGNI (AVS): “PAGINA NERA PER LA DEMOCRAZIA. ILLEGITTIMO NEL METODO E NEL MERITO”

“Nell’aula del Senato è stata scritta un’altra pagina nera per la democrazia. Questo provvedimento è illegittimo nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché ancora una volta il Governo Meloni ha usato lo strumento del decreto legge per faccende di ordinaria amministrazione, su cui è stata messa l’ennesima fiducia, riducendo i parlamentari a semplici notai. Nel merito, perché si tratta di norme contro la Costituzione, che cancellano con un tratto di penna i vertici di Inps e Inail, senza tener conto dei veri problemi del Paese. Alleanza Verdi e Sinistra voterà no alla fiducia e ad un decreto arrogante.”

Così nell’Aula del Senato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, in dichiarazione di voto sul Dl Enti.

“Il nucleo di questo provvedimento omnibus ha un unico obiettivo: il controllo su alcuni enti pubblici, e in primo luogo dell’Inps e dell’Inail.  Decidere i vertici amministrativi su base fiduciaria è vero e proprio spoil system, altro che buon andamento e imparzialità dell’amministrazione, prosegue Magni. L’insistenza nel voler modificare, d’ufficio, d’imperio, i vertici degli enti e della pubblica amministrazione è incostituzionale. Un commissariamento politico mascherato che non si può fare. Per risolvere i molti problemi che questo Governo ha nella gestione dei fondi del PNRR serve continuità amministrativa con amministratori capaci, perché a rischio ci sono decine di miliardi. Invece, dopo le leggi ad personam, con questo provvedimento siamo arrivati alle leggi contra personam: incarichi che vengono asserviti all’orientamento politico del Governo, a prescindere dalle scadenze. Emblematica  la norma che abbassa a 70 anni l’età limite per svolgere la funzione di direttore nei teatri lirici, costruita ‘ad hoc’ per cacciare Stèphane Lissner, direttore del San Carlo di Napoli, quando per gli istituti di credito sportivo l’età è innalzata a 72 anni. Non basta vincere le elezioni per poter fare ciò che si vuole. Un atteggiamento di arroganza che non è più tollerabile e su cui Alleanza Verdi e Sinistra si opporrà con forza dentro e fuori le aule parlamentari.”

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GOVERNO – DE CRISTOFARO (AVS): “OCCUPAZIONE DI POTERE. PENSANO AI POSTI E NON AGLI ITALIANI”

 

“Il governo Meloni è indietro su tutto quello che serve per rispondere alla crisi e ai problemi degli italiani meno che nell’occupazione delle poltrone. Ormai siamo all’approvazione di un decreto ad personam e di decreti che riorganizzano Enti pubblici solo per sostituire i presidenti. Una corsa ad occupare tutto tra Lega e Fratelli d’Italia non senza polemiche. Oltre alle grandi aziende di Stato il duo Meloni-Salvini mette le mani sulla Rai, sull’Inps, sull’Inail. Una vera e propria occupazione di potere che va oltre lo spoils system.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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