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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “IL DOCUMENTO CLEP SULLA SCUOLA È INDECENTE, CALDEROLI RENDA PUBBLICI I DOCUMENTI DEI COMITATI DEGLI ESPERTI. INTERROGAZIONE DEGLI ESPERTI”

“Mentre il comitato promotore del referendum contro l’Autonomia differenziata ha appena depositato oltre un milione di firme per abrogare lo Spacca Italia, arrivano altre indiscrezioni dai lavori del comitato di esperti nominati dal governo (CLEP), che sta stabilendo i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) per l’attuazione dell’Autonomia. Ormai si va avanti a indiscrezioni, il Parlamento è tenuto all’oscuro di quello che sta accadendo perché la discussione non avviene alla luce del sole. Ancora una volta sarò costretto a ricorrere a un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo e al Ministro Calderoli di rendere pubblici i documenti redatti dal Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (CLEP).”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Stavolta tocca a un documento sulla scuola il cui contenuto sarebbe semplicemente indecente, ma non sorprendente, se si rivelasse vero. Non sorprendente perché è dal primo giorno che ripetiamo che l’Autonomia differenziata è semplicemente un modo per togliere alle regioni che hanno di meno, tutte al Sud, a vantaggio di quelle più ricche. Al Sud il tempo pieno a scuola si ferma al 13%, in Sicilia e in Sardegna siamo addirittura al 4,9%, contro il 35,8% del Nord-Ovest. Bene, in questo ipotetico documento prodotto dal Clep ci sarebbero dati che spiegherebbero come il tempo pieno a scuola non abbia nessun impatto sugli esiti formativi. Quindi, se al Sud e nelle isole il tempo pieno non è sufficiente, non fa niente perché tanto non serve, parola del Clep. E altre chicche riguarderebbero la chiusura e l’accorpamento di tante scuole nelle regioni più povere. Eccoli i Lep della destra.”

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GAZA – LA GUERRA DEI GIORNALISTI

Mercoledì 2 ottobre prossimo alle ore 11.00 presso l’Aula convegni del Senato si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del nuovo podcast della rivista Altreconomia sui reporter sotto attacco, a cura di Anna Maria Selini, ‘La guerra dei giornalisti. A Gaza, in Israele e in Palestina’.

La copertura mediatica è un aspetto cruciale di ogni guerra e il conflitto iniziato il 7 ottobre non fa eccezione. I giornalisti uccisi da quel giorno hanno superato il numero di quelli morti in un anno in tutti i conflitti nel mondo. Gli attacchi contro chi cerca di documentare la realtà sono una costante: giornaliste e giornalisti palestinesi e israeliani presi di mira per aver messo in discussione la narrazione ufficiale. La conferenza stampa sarà un’occasione per approfondire queste tematiche attraverso le testimonianze di reporter che operano in questo conflitto senza fine.

Partecipano alla conferenza stampa Anna Maria Selini, giornalista, autrice del podcast, Andrea De Domenico, ex direttore dell’Ufficio per il coordinamento degli Affari umanitari dell’Onu per i Territori palestinesi occupati (Ocha), il senatore Tino Magni, Alleanza Verdi e Sinistra e Duccio Facchini, direttore di Altreconomia.

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FISCO – MAGNI (AVS): “LO CHIAMANO BONUS NATALE MA NON È PER TUTTI”

“Per fortuna il governo Meloni era contro i bonus e i soldi buttati dalla finestra. O almeno è quello che Giorgia Meloni racconta. Peccato che sono contro i bonus degli altri governi, perché il governo e la maggioranza continuano a sfornarne di nuovi. L’ultimo, in ordine di tempo, è il bonus Natale, che è anche una marchetta a fini elettorali bella e buona, e non per tutti. Perché la coperta essendo corta, e i soldi pochi, questo mini-aiuto andrà solo a pochi lavoratori dipendenti, mentre ne discriminerà molti, i più fragili, i non dipendenti e le famiglie di fatto. Un vero capolavoro. Una vera ingiustizia, una discriminazione fatta legge. È necessario, a partire dalla prossima legge di bilancio, un lavoro unitario delle opposizioni per mandare a casa un governo che lavora contro l’Italia e gli italiani.

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “LA FOTO DI REGINA COELI IN FIAMME SU FACEBOOK, GIUDICATE VOI IL MODELLO SICUREZZA DEL GOVERNO”

“Ci danno degli allarmisti perché in piazza, in Parlamento, ovunque, sosteniamo che la nostra democrazia sta andando in fumo. Giudicate voi. Questo è Regina Coeli, ieri sera. Un carcere dato alle fiamme da detenuti che non sanno più come ripeterci che hanno superato il limite della sopportazione. La destra a larga maggioranza ha approvato, prima della pausa estiva, un decreto ‘carceri sicure’. Un oltraggio, perché quel provvedimento non parlava di sicurezza. Non parlava di niente. Era solo una bandierina fine a sé stessa, un modo per dire abbiamo fatto il nostro.”
Lo scrive su Facebook la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, postando la foto del carcere romano in fiamme, dopo la visita ispettiva a seguito della recente rivolta dei detenuti.
“Ribadisco, guardate la foto. E giudicate voi, tutte e tutti, il modello di sicurezza che stanno cercando di imporci. Dico sempre che la salute della nostra democrazia è facile da valutare. Basta oltrepassare quella soglia, ispezionare le celle, parlare con i detenuti. Quelli che se la sentono, perché ogni testimonianza è un dolore in più, difficilissimo da sopportare. Lì, dietro quelle sbarre, la nostra democrazia cede ogni giorno un pezzo. Non c’è sicurezza alcuna nel sovraffollamento, nell’abuso di psicofarmaci, nella retorica del ‘buttare la chiave, se lo sono meritato’. Dietro tutto questo c’è solo un mondo ingiusto. Sempre più ingiusto.”
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FISCO – DE CRISTOFARO (AVS): “GLI ITALIANI SONO PIÙ AVANTI DELLA POLITICA. LA PATRIMONIALE SULLE GRANDI RICCHEZZE NON FA PAURA”

“Gli italiani sono più avanti della politica. L’indagine demoscopica condotta a settembre dall’Istituto Demopolis per Oxfam Italia su ‘Disuguaglianze e tassazione dei grandi patrimoni: cosa ne pensano gli italiani’ è molto importante. Dai dati risulta che gli italiani non sono contenti del sistema fiscale ritenendolo iniquo e che una maggioranza schiacciante approva la patrimoniale per i super ricchi. Noi da anni diciamo che per combattere la diseguaglianza bisogna alzare gli stipendi e intervenire sulle grandi accumulazioni di capitali e sulle grandi rendite, che sono uno dei problemi del nostro Paese, con la patrimoniale. In Italia c’è stata una narrazione negativa della patrimoniale, che ha fatto credere agli italiani che la patrimoniale da noi proposta colpisse i piccoli risparmiatori o gli stipendi. Cose non vere, perché noi da anni proponiamo di colpire solamente i grandi e grandissimi patrimoni. Noi continueremo a proporla a partire dalla prossima manovra economica perché le diseguaglianze sono il male del nostro tempo e la redistribuzione della ricchezza deve diventare il primo punto programmatico della prossima coalizione che si candida contro la destra liberista della Meloni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di palazzo Madama, a margine della presentazione dei dati Oxfam.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “È ASSURDO E GRAVE CHE IL DIBATTITO SULLA DEFINIZIONE DEI LEP AVVENGA ALL’OSCURO DEL PARLAMENTO”

“È assurdo e grave che il dibattito sui Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) avvenga in maniera nascosta, in un comitato di esperti nominati dal governo (CLEP), con il Parlamento volutamente estromesso. In queste ore circolano documenti più o meno clandestini del Comitato che deve individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni per l’attuazione dell’Autonomia differenziata che addirittura parametra i livelli salariali al costo della vita, introducendo, di fatto, le gabbie salariali. Un vulnus democratico enorme e un attacco ai diritti. Quindi, i Lep sarebbero uguali per tutti solo nella definizione, ma sarebbero differenziati nelle prestazioni. Un concetto inaccettabile, che porterà dritti alle gabbie salariali. Il governo deve dirci in modo chiaro se intende differenziare gli stipendi, se sta pensando che un insegnante di Reggio Calabria e uno di Bergamo debbano guadagnare in maniera differenziata. Non si può pensare di mandare avanti il Paese, facendo sprofondare il sud Italia e dimezzando i diritti ai cittadini e alle cittadine del mezzogiorno. L’Art 3 della Costituzione invita a fare esattamente l’opposto: intervenire nelle zone più difficili e rimuovere gli ostacoli proprio per garantire uguaglianza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di palazzo Madama, nel corso della trasmissione radiofonica Radio Anch’io.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “I DISORDINI SONO LA PUNTA DELL’ICERBERG DEL SOVRAFFOLLAMENTO. IL GOVERNO È INDIFFERENTE E USA IL CARCERE COME DISCARICA SOCIALE”

“I disordini di questa notte nel carcere di Regina Coeli, all’interno dell’VIII sezione, sono solo la punta dell’iceberg dei problemi cronici del nostro sistema penitenziario: sovraffollamento, condizioni disumane e mancanza di pene alternative alla detenzione. Le rivolte sono sempre l’ultimo atto: prima ci sono le condizioni della struttura, le condizioni di vita, i diritti negati. Il Governo Meloni resta distinto e distante da tutto questo, e le norme appena approvate come si vede non servono a nulla. La tensione crescente e l’escalation di violenza da nord a sud sono i sintomi di un malessere che va ascoltato e non solo represso con la forza.”

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“Il governo Meloni si riempie la bocca ogni giorno di ordine pubblico e legalità ma continuo approvare norme che inseriscono nell’ordinamento nuovi reati, securitari e repressivi, o che aumentano le pene per reati esistenti, come il decreto sicurezza, non fa che aumentare il sovraffollamento e non diminuirlo. Il governo Meloni non aiuta a risolvere il sovraffollamento carcerario, anzi usa le carceri come discarica sociale. Serve un impegno concreto per migliorare le condizioni delle persone detenute e delle strutture, piuttosto che dover gestire emergenze come questa.”

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DDL SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “NESSUNA PRIORITÀ O ALTRI GIOCHETTI PER APPROVARE IN TEMPI BREVI NORME SECURITARIE E REPRESSIVE”

“Il Disegno di Legge sulla sicurezza appena approdato in commissione in Senato è sbagliato e trasforma l’Italia da Stato di diritto a Stato di Polizia. Come al solito la destra affronta il tema sicurezza solo con logiche securitarie e repressive. Una repressione giustizialista del dissenso degna di un Paese autoritario. Un atteggiamento che abbiamo già sperimentato con la legge contro i Rave party, il decreto Cutro o altri provvedimenti che hanno come unico obiettivo l’ordine pubblico. Un governo Meloni è attento solamente a reprimere i conflitti sociali aumentando le pene o individuando nuove fattispecie di reati, e non alle sofferenze degli italiani. Visto il carattere regressivo delle norme abbiamo chiesto che la commissione svolga approfondite audizioni e che la maggioranza non pensi a scorciatoie per limitare il dibattito. Quindi nessuna priorità su altri provvedimenti o altri giochetti per approvare in tempi brevi questo che è un disegno di legge e non un decreto che ha una scadenza prefissata.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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ALDROVANDI – CUCCHI (AVS): “DICIANNOVE ANNI FA LO STATO UCCIDEVA FEDERICO ALDROVANDI”

“Diciannove anni fa, lo Stato uccideva Federico Aldrovandi. Oggi che si respira un’aria terribile, quella di una deriva autoritaria, impedire che lo Stato si trasformi in un boia è un dovere civile. Un impegno comune. Non rinunciamo alla nostra lotta. Anche per Aldro.”

Lo scrive su X la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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