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DL SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “SCIPPO AI DANNI DEL PARLAMENTO. GIOCHETTI PARLAMENTARI SOSPENDONO LA DEMOCRAZIA”

“Siamo alla sospensione della democrazia e ai giochetti parlamentari. Si è consumato un vero e proprio scippo ai danni del parlamento. La destra di governo è senza ritegno. La motivazione dei troppi emendamenti al dl Sicurezza non regge, sono il prezzo della democrazia. Non è accettabile che la maggioranza faccia finire su un binario morto il ddl Sicurezza, dopo l’approvazione della Camera dei deputati e mesi di discussione in commissione al Senato, e utilizzi uno strumento del tutto improprio come il decreto legge. Una fotocopia del precedente provvedimento. Ci troviamo di fronte a un fatto nuovo e clamoroso. Una materia di esclusiva pertinenza parlamentare a un certo punto del suo iter viene sottratta al parlamento e viene assunta da un’iniziativa del governo. La destra ha raggiunto l’apice di come non si dovrebbe governare un Paese. Un metodo autoritario che mortifica la democrazia e il parlamento. Continueremo nelle aule parlamentari e nelle piazze di tutto il paese a contrastare queste norme che reprimono il dissenso e chi difende il proprio posto di lavoro occupando una strada.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DL SICUREZZA – CUCCHI (AVS): “SOSPENDE LO STATO DI DIRITTO, BOCCIATO ANCHE DALL’ONU”

“Era già successo. È accaduto di nuovo. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno scritto al governo italiano. Condannano con parole durissime il decreto sicurezza, ne chiedono la revoca. Perché non è accettabile. Non è accettabile per quello che c’è scritto. Per come lo hanno scritto. Talmente male che rischia di trasformare il rispetto dei diritti in una libera interpretazione del pubblico ufficiale di turno. Non è accettabile nemmeno il modo con cui è stato approvato, “aggirando il Parlamento e il controllo pubblico”: cito le parole non di pericolosissimi attivisti per i diritti umani, ma proprio degli esperti Onu. E poi, come ripetiamo da mesi, non è accettabile il risultato di tutto questo. Perché il decreto sicurezza, lo si capisce benissimo leggendo sempre il parere Onu, non è nient’altro che una gigantesca punizione collettiva. Un atto di violenza contro tutti i nemici della destra: i giovani, i più fragili, i detenuti. Tutti ugualmente sospesi dallo Stato di diritto. Perché dove la legge diventa arbitrio, l’abuso diventa sistema. E a pagarne il prezzo, sono sempre gli ultimi.”

Lo scrive la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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DAZI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA TRUMP A TRATTARE PER UE O A BARATTARE ARMI E GAS PER L’ITALIA? RISCHIAMO L’INCUBO ECONOMICO MENTRE MELONI SOTTOVALUTA.”

“Giorgia Meloni va a Washington senza prima passare dal Parlamento. Va a trattare per l’Europa e l’Italia o a barattare qualche acquisto di armi e di gas liquido in più, in cambio di una soluzione e di qualche ammorbidimento dei dazi solo per l’Italia. Rischiamo la rottura politica dell’Unione, tanto cara a Trump e soci. Il rischio più concreto è invece che torni a mani vuote. La più patriota tra i patrioti non è in grado di fare gli interessi del paese ma solo quelli di pochi. Il nostro paese rischia l’incubo economico, mentre la Meloni sottovaluta l’impatto che i dazi hanno già avuto, e che avranno se confermati dopo lo stop, sulla nostra già fragile economia. Gli altri paesi si muovono per proteggere imprese e lavoratori, mentre la destra italiana spera nella benevolenza di Trump. Il sovranismo al governo fa acqua da tutte le parti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DL ELEZIONI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA DESTRA TENTA IN TUTTI I MODI DI IMPEDIRE LA PARTECIPAZIONE AI REFERENDUM”

“La destra e il governo stanno impedendo in tutti i modi la partecipazione degli italiani ai prossimi referendum. Hanno paura della democrazia e quindi boicottano con ogni mezzo il voto. Associare la data del referendum al primo turno delle elezioni amministrative sarebbe stato un elemento che avrebbe favorito la partecipazione. Invece, fissare le date del referendum con il secondo turno elettorale nel primo week end di giugno è come dire agli italiani: andate al mare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto a palazzo Madama.

“Le ragioni dell’astensionismo del nostro Paese sono profonde, non sono questioni legate ai giorni o alle date, ma hanno radici più profonde e più serie, proprio per questa andava fissata una data che aiutava la partecipazione. L’astensionismo in Italia è per censo, nel senso che interessa in particolare le aree del Paese dove è più acuta la sofferenza sociale e quindi cresce dove sono più bassi i redditi, dove è inferiore la scolarizzazione e rischia veramente di trasformare la nostra democrazia in un sistema del passato, quando a votare alle elezioni andavano solo quelli che stavano meglio economicamente e il popolo, la gran parte dei cittadini, era addirittura esclusa dalla contesa elettorale. Affossano il quesito referendario non in una trasparente battaglia politica sul merito, ma semplicemente utilizzando e approfittando del dato strutturale dell’astensione. Alleanza Verdi e Sinistra invece farà la campagna referendaria per cinque Si invitando le italiane e gli italiani ad andare a votare.”

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INPS – MAGNI (AVS): “LA DESTRA FA I CONDONI, TANTO POI IL BUCO LO RIPAGANO I CONTRIBUENTI ONESTI”

“Il Governo fa i condoni per i furbetti e gli italiani onesti pagano. Gli stralci delle cartelle fatte dal governo dei condoni pesano sulle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici per oltre 15 miliardi. Solo lo stralcio dei crediti fino a mille euro della prima manovra del duo Giorgetti-Meloni costa quasi dieci miliardi, mentre per coprire le ricadute sull’Inps dello stralcio dei contributi fino al 2015 lo Stato dovrà coprire oltre 6 miliardi con la fiscalità generale. Una montagna di soldi.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Ormai abbiamo perso il conto di quanti condoni la destra ha messo in campo sino ad ora: dai contanti alle tasse concordate, dal salvacalcio allo stralcio delle cartelle, dagli scontrini agli scudi penali e il colpo di spugna sulle cartelle solo dopo cinque anni. La destra pensa solo a rottamazioni o al concordato fiscale e il governo Meloni non si è fatto scappare nulla e ha messo in campo tutta una serie di misure, sconti, rateizzazioni decennali, rottamazioni, ravvedimenti, conciliazioni e aiutini vari come la sanatoria sui contributi Inps-Inail a favore di imprenditori che non pagano le tasse, di lavoratori autonomi infedeli con il fisco, furbetti vari. L’approccio del governo Meloni è: se non hai pagato non ti preoccupare tanto non pagherai più, ci penserà lo Stato. Tutti questi condoni sono contro l’Italia e i contribuenti onesti che pagano regolarmente le imposte. Invece di promuovere l’equità fiscale, aumentare i salari e combattere le diseguaglianze, il governo Meloni premia l’elusione, tanto poi ci pensa lo Stato a ripianare il buco.”

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DAZI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SUBALTERNITÀ AL TRUMPISMO È UNA STRADA SBAGLIATA E PERICOLOSA”

“La Meloni va da Trump pronta a genuflettersi e a comprare armi e gas dagli Usa. Quella che ha preso i voti al grido di ‘prima l’Italia e gli italiani’, la maggiore interprete del nazionalismo italiano, ora è diventata la più trumpista dei trumpisti. Ieri era nazionalista e difendeva gli interessi nazionali, oggi è pro Trump e difende gli interessi di Trump e del sovranismo mondiale. Un danno per l’Italia e per l’Europa. Un errore che ci costerà caro, anzi carissimo. Pensare di fidarsi di un rapporto ‘amicale’ con uno come Trump, uno che trucca sempre le carte, o è da folli o da ingenui. Essere subalterni al trumpismo è una strada sbagliata e pericolosissima. L’Italia della Meloni rischia di diventare una colonia americana.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

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SANITÀ – MAGNI (AVS): “IL PROVVEDIMENTO SULLE PRESTAZIONI SANITARIE NON RISPONDE AI BISOGNI DEI CITTADINI”

 

“Il provvedimento sulle prestazioni sanitarie è inutile, è senza soldi e non risponde ai problemi degli italiani. Anzi, fa peggio, continua a favorire il settore privato, togliendo forze e fondi alla sanità pubblica, vero pilastro del diritto alla salute per tutti. Siamo davanti all’ennesima scatola vuota che scontenta tutti: cittadini, operatori sanitari e Regioni. Non c’è nulla sulle liste d’attesa, vero problema per i cittadini come non c’è nulla sulle assunzioni di nuovo personale sanitario. C’è però tutto ciò che occorre per favorire la sanità privata, vero modello di sanità per la destra. Grazie all’opposizione sono state bloccate alcune norme pericolose, come quella che avrebbe negato la copertura sanitaria completa ai malati non autosufficienti. Ma, purtroppo, sono ancora presenti norme che minano alla base il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Avs vota contro questo provvedimento e continuerà a opporsi all’idea di sanità di questa destra. Noi crediamo in una sanità pubblica e lavoriamo per un Servizio sanitario nazionale accessibile e di qualità. In sanità è il momento di cambiare rotta ma, soprattutto, è il momento di cambiare governo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “TRISTEZZA E RABBIA PER L’ENNESIMA VITA PERSA, IL GOVERNO MELONI IMPEGNATO A FARE LEGGI SECURITARIE”

“Profonda tristezza e rabbia per il suicidio di un detenuto nel carcere di Verona Montorio, uno tra i più sovraffollati. Siamo alla diciannovesima vita persa dall’inizio dell’anno, contando anche quella di un operatore. Tutte tragedie annunciate in un sistema penitenziario al collasso. I problemi sono sempre gli stessi: sovraffollamento, carenza di personale, strutture inadeguate e mancanza di programmi di reinserimento. Problemi cronici che non sono mai stati affrontati seriamente dal governo Meloni, troppo impegnato a fare leggi securitarie che continuano a riempire le carceri. Gli Istituti di pena sono vere e proprie trappole senza via d’uscita, sia per i detenuti che per gli agenti penitenziari, costretti a lavorare in condizioni insostenibili. L’assenza di supporto psicologico e sociale aggrava ulteriormente la situazione, trasformando le celle in gabbie di disperazione. La destra continua ad ignorare questa realtà.Uno Stato che lascia morire persone nelle sue carceri ha già fallito nel garantire giustizia e dignità.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

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FASCISMO – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE L’ASSENSO DEL VIMINALE ALLA MANIFESTAZIONE DI CASAPOUND A PADOVA”

“Il fatto che ieri  il Viminale abbia permesso che alcune centinaia di neofascisti abbiano potuto sfilare per le vie di Padova dietro lo slogan ‘antifascismo uguale mafia’ rimane gravissimo e da non ripetersi.”

Così Il capogruppo dei senatori di Avs Peppe De Cristofaro all’indomani del corteo di Casapound nella città veneta a cui si sono contrapposte le manifestazioni di protesta della società civile e del mondo associazionistico e politico democratico.

“Aver permesso da parte di apparati dello Stato che venisse equiparato uno dei valori fondanti la nostra Repubblica alla più bieca organizzazione criminale rimane una macchia sulle Istituzioni che qualcuno  nei piani alti del governo dovrà spiegare all’opinione pubblica e al Parlamento. Quello che è stato permesso ai neofascisti ieri a Padova non è esercizio del rispetto della libertà di opinione, da una parte è stata un’offesa alle vittime della mafia e dall’altra alla nostra Costituzione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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GIUSTIZIA – DE CRISTOFARO (AVS): “DOPO L’AUDIO MELONI FACCIA DIMETTERE DELMASTRO”

“La conversazione tra il sottosegretario Delmastro e il Foglio sulla riforma della giustizia, pubblicata questa mattina su Il Foglio e il cui audio è appena stato diffuso, dimostra un cortocircuito evidente in seno non solo al partito di Giorgia Meloni del quale Delmastro è responsabile giustizia, ma anche un vero e proprio scontro nel palazzo di via Arenula con il Ministro Nordio. Un’inversione a U rispetto alle dichiarazioni precedenti e addirittura una smentita postuma rispetto allo striscione che il suo partito, nella sua città Biella, aveva fatto affiggere sul balcone della propria sede la scorsa estate in sostegno alla riforma Nordio attribuendo proprio a Delmastro (Andrea) la paternità della stessa: “W LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. Grazie Andrea!”. Proprio il guardasigilli era andato a Biella per sostenere la riforma (e la campagna elettorale di FdI) producendo anche un imbarazzante corto circuito con l’ordine degli avvocati della provincia laniera. I meloniani biellesi avevano invitato gli avvocati biellesi al convegno elettorale promettendo crediti formativi. Come Avs avevamo presentato un’immediata interrogazione parlamentare e, almeno i crediti, non furono elargiti. Furono elargite lodi sperticate alla riforma, invece, proprio dal sottosegretario Delmastro. A dieci mesi di distanza, forse complice la sentenza di primo grado che ha colpito il meloniano biellese, lo stesso sottosegretario smentisce se stesso sperando forse di ingraziarsi i giudici in appello. Delle due l’una: o Delmastro ha mandato un messaggio neanche troppo velato al suo ministro in accordo con la premier Meloni oppure, per l’ennesima volta, Delmastro danneggia il suo stesso governo. Da Cospito allo sparo di Capodanno, dal ‘non lasciare respirare i detenuti’ alla bocciatura della riforma della giustizia. Più che un sottosegretario della Repubblica Delmastro sembra un meme. Giorgia Meloni spezzi almeno questo anello del suo “cerchio tragico” e faccia dimettere il suo (ex) avvocato.”

Lo scrive sui social il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
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