All Posts Tagged: Governo Meloni

SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “LA MINISTRA SI DEVE DIMETTERE, MOZIONE DI SFIDUCIA? SAREBBE STATO MEGLIO UN PERCORSO COMUNE DELLE FORZE DI OPPOSIZIONE”

“Le risposte della Santanché sono state evasive e non convincenti. Non può rappresentare il Paese. Come Alleanza Verdi e Sinistra anche oggi in Aula al Senato abbiamo ribadito che la ministra dovrebbe dimettersi. La mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle ovviamente la voteremo, ma avremmo preferito che fosse un fatto condiviso, se ne fosse discusso e che si fosse fatto un percorso comune come forze di opposizione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Sarebbe stato opportuno, di fronte alla difficoltà della destra, che oggi è evidente, un maggiore coordinamento delle forze di opposizione come fatto per la proposta sul salario minimo. Le fughe in avanti non convincono mai, soprattutto se sono tese a segnare un ‘più uno’ sugli organi di stampa. Non è questa la modalità giusta per affrontare questioni così serie.  In un caso come questo e dinanzi ad argomentazioni così lacunose, sarebbe sempre opportuno e auspicabile una convergenza quanto più larga possibile delle opposizioni. Merito e metodo devono sempre andare di pari passo.”

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CODICE APPALTI – MAGNI (AVS): “GIORNATA NERA PER L’ITALIA, DA OGGI SUBAPPALTI LIBERI A CASCATA. LA POLITICA SCEGLIE CHI LAVORA”

“L’entrata in vigore del codice appalti è una giornata nera per l’Italia. Il nuovo codice non taglia la burocrazia e sblocca i cantieri e i lavori come dice il ministro Salvini che lo ha promosso. Il nuovo codice appalti deregolamenta i subappalti facendoli tornare a cascata. Un Far west, come denuncia oggi il segretario generale della Fillea Cgil Genovesi. Un errore enorme dal punto di vista economico e della realizzazione delle opere che rischia di mettere seriamente a rischio i lavori del Pnrr e non il contrario. Ogni volta che si passa da un’impresa a un’altra il valore della commessa si riduce e chi subentra dovrà risparmiare e lo farà sui costi, partendo da quelli sul lavoro e sulla  qualità dei materiali. Chiaramente subappalto dopo subappalto verrà sacrificata anche la sicurezza sul lavoro, il 77% di infortuni gravi e mortali nell’edilizia privata si verificano tra il secondo e il terzo livello di subappalto dai dati del rapporto Inail di maggio. Il ministro Salvini ci fa tornare indietro nel tempo ad un capitalismo predatorio e frammentato in tante piccole e piccolissime aziende e alla politica che sceglie chi lavora. Non solo un rischio fortissimo di infiltrazioni mafiose e corruzione ma anche un danno enorme alla crescita del Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PROPAGANDA DI MELONI SI SCONTRA CON L’OPPOSIZIONE DEI SUOI ALLEATI POLACCHI E UNGHERESI”

“La propaganda della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui passi avanti fatti dal Consiglio Europeo in tema migrazioni si scontra con l’opposizione dei suoi alleati polacchi e ungheresi. Neanche un pessimo accordo come quello che si sta profilando al Consiglio Ue sono riusciti a far approvare. Altroché intesa memorabile come ha sbandierato ieri ai quattro venti. Ancora una volta gli alleati europei di Meloni Orban e Morawiecki puntano i piedi sulla pelle dei migranti e sul futuro dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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BCE – MAGNI (AVS): “MELONI INVECE DI FARE LA VOCE GROSSA, TAGLI GLI EXTRAPROFITTI E AUMENTI I SALARI AGLI ITALIANI”

“Dalla Bce la solita ricetta contro l’aumento dell’inflazione, niente di nuovo purtroppo. Il rialzo dei tassi annunciato nei giorni scorsi dalla Presidente Lagarde è sbagliato perché l’inflazione è dovuta, come riconosce anche la stessa Bce, anche dalla forte crescita dei profitti. In poche parole l’inflazione è da ‘profitti aziendali’ più che da eccesso di domanda o da rincari di materie prime. Quindi le imprese e le banche aumentano i profitti scaricando sui consumatori i costi, come nel caso dell’aumento dei mutui. Sembrerà un’ovvietà ma purtroppo è così. Questa spirale, inflazione aumento dei prezzi, sta erodendo i salari dei lavoratori e delle lavoratrici e i redditi dei pensionati e rischia di mettere in difficoltà l’economia del nostro Paese. La Meloni invece di fare la voce grossa con l’Europa dovrebbe tassare questi maggiori profitti e riutilizzare le risorse per aumentare gli stipendi e le pensioni agli italiani.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “DA MELONI NIENTE DI NUOVO, LA SOLITA PROPAGANDA SULLA GUERRA E SUI MIGRANTI. SULL’AMBIENTE LA DESTRA FA LA GUERRA AL FUTURO E ALLE NUOVE GENERAZIONI”

“Da Meloni niente di nuovo. La solita propaganda sui migranti e sulla difesa dei confini esterni si scontra con la realtà dei fatti: 600 morti al largo delle coste greche. È questa la difesa dei confini esterni? Guardare i barconi mentre affondano? Su un punto ha ragione, l’Europa va coinvolta ma per obiettivi opposti: serve una missione europea di ricerca e soccorso e canali legali di accesso. Anche sulla guerra la posizione del governo è la più estremista dell’Europa occidentale. Quanto avvenuto in Russia pochi giorni fa viene liquidato dalla Meloni in poche parole. E invece l’implosione di una delle principali potenze nucleari del mondo dovrebbe preoccupare. E questo non significa difendere Putin visto che ci auguravamo la sua caduta molto prima della guerra in Ucraina. Da Taiwan alla frontiera tra le due Coree i focolai di tensione che potrebbero sfociare in una guerra totale si moltiplicano. Oggi, come denunciato da tempo, rischiamo una escalation i cui effetti si diffonderebbero sull’intero pianeta. E l’Europa non sta facendo nulla per provare a porre fine alla guerra.”

Lo afferma in Aula sulle comunicazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Si continua a confondere la pace con la sconfitta militare della Russia, prosegue De Cristofaro. Il cessate il fuoco dovrebbe essere il primo obiettivo dell’Italia, solo così è possibile intavolare una trattativa di pace. Fatti salvi i preziosi tentativi della Santa Sede, solo l’Ue può spingere in quella direzione. Inviare armi sempre più potenti e offensive non significa difendere l’Ucraina ma spingere il mondo verso il precipizio. Innalzare le spese militari al 2% del Pil equivale a dire che la diplomazia passa per le armi. Altro tema importante è il rialzo dei tassi della Bce. Oltre alle legittime critiche la Meloni dovrebbe essere conseguente e tassare gli extraprofitti delle aziende che in questi anni si sono enormemente arricchite e aumentare gli stipendi. Comunicazioni carenti anche sulle politiche industriali, manca completamente un piano, una visione. Mentre in Francia si prevedono fabbriche per produrre batterie elettriche, con investimenti e nuovi posti di lavoro, la destra italiana fa la battaglia in Europa affinché rimangano eterni i motori diesel e benzina. La destra è negazionista del clima. La destra fa la guerra al futuro e alle nuove generazioni. Una posizione ideologica che rischia mettere fuori dalle opportunità economiche e sociali della transizione ecologica il nostro Paese.”

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DECRETO ENTI – MAGNI (AVS): “PAGINA NERA PER LA DEMOCRAZIA. ILLEGITTIMO NEL METODO E NEL MERITO”

“Nell’aula del Senato è stata scritta un’altra pagina nera per la democrazia. Questo provvedimento è illegittimo nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché ancora una volta il Governo Meloni ha usato lo strumento del decreto legge per faccende di ordinaria amministrazione, su cui è stata messa l’ennesima fiducia, riducendo i parlamentari a semplici notai. Nel merito, perché si tratta di norme contro la Costituzione, che cancellano con un tratto di penna i vertici di Inps e Inail, senza tener conto dei veri problemi del Paese. Alleanza Verdi e Sinistra voterà no alla fiducia e ad un decreto arrogante.”

Così nell’Aula del Senato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, in dichiarazione di voto sul Dl Enti.

“Il nucleo di questo provvedimento omnibus ha un unico obiettivo: il controllo su alcuni enti pubblici, e in primo luogo dell’Inps e dell’Inail.  Decidere i vertici amministrativi su base fiduciaria è vero e proprio spoil system, altro che buon andamento e imparzialità dell’amministrazione, prosegue Magni. L’insistenza nel voler modificare, d’ufficio, d’imperio, i vertici degli enti e della pubblica amministrazione è incostituzionale. Un commissariamento politico mascherato che non si può fare. Per risolvere i molti problemi che questo Governo ha nella gestione dei fondi del PNRR serve continuità amministrativa con amministratori capaci, perché a rischio ci sono decine di miliardi. Invece, dopo le leggi ad personam, con questo provvedimento siamo arrivati alle leggi contra personam: incarichi che vengono asserviti all’orientamento politico del Governo, a prescindere dalle scadenze. Emblematica  la norma che abbassa a 70 anni l’età limite per svolgere la funzione di direttore nei teatri lirici, costruita ‘ad hoc’ per cacciare Stèphane Lissner, direttore del San Carlo di Napoli, quando per gli istituti di credito sportivo l’età è innalzata a 72 anni. Non basta vincere le elezioni per poter fare ciò che si vuole. Un atteggiamento di arroganza che non è più tollerabile e su cui Alleanza Verdi e Sinistra si opporrà con forza dentro e fuori le aule parlamentari.”

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NATALITA’ – CUCCHI (AVS): “IL TEMA È CENTRALE, MELONI È CONTRO LE DONNE”

“Meloni dice che la natalità e la famiglia sono al centro del suo impegno e che sono tante le misure in cantiere. Peccato che ad oggi quello che vediamo è una feroce battaglia contro i bambini e le bambine delle famiglie omogenitoriali, l’aumento indiscriminato dei mutui, l’ulteriore precarizzazione del mondo del lavoro che sicuramente non aiuterà le giovani coppie a mettere su famiglia, un’inflazione alle stelle, la cancellazione di opzione donna o l’idea di inserire nel nuovo contratto di servizio la promozione della natalità. Inoltre le donne sono mediamente pagate meno degli uomini e sono al centro del lavoro di cura di anziani e bambini. Tutte cose che non combattono la denatalità, anzi. Le donne non hanno la libertà di fare figli perché precarie, pagate poco, senza sostegno e servizi. Per sconfiggere una delle cause della denatalità del nostro Paese bisogna partire dalle donne, dalla riorganizzazione del lavoro, da politiche per lo sviluppo dell’occupazione femminile e da un piano nazionale Asili.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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SANITA’ – MAGNI (AVS): “IL DIRITTO ALLA SALUTE NON È NEGOZIABILE”

“Oggi siamo in piazza con la Cgil e tante associazioni in difesa del diritto alla salute dei cittadini, nei luoghi di lavoro e per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. Oggi siamo in piazza per difendere l’articolo 32 della Costituzione perché la salute non è un diritto negoziabile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“C’è bisogno di un cambio di passo da parte del Governo e delle Regioni perché sempre più persone non riescono ad accedere alle cure e troppi sono gli incidenti e le morti sul lavoro. Per invertire la tendenza occorrono importanti investimenti sia per garantire il pieno accesso alle cure, per rafforzare i servizi e per aumentare il personale, diminuito per il mancato turn over di questi anni, che per riaffermare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Siamo in piazza anche per fermare lo scellerato disegno dell’Autonomia differenziata voluto dalla Lega che aumenta le diseguaglianze nelle prestazioni e nei servizi. Uno spacca Italia insostenibile.”

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “DIVIDE I POVERI IN CATEGORIE E PRECARIZZA ULTERIORMENTE IL LAVORO”

“Il decreto lavoro del governo è iniquo, aumenta la precarietà, cancella persino la speranza di una vita migliore, non risolve i problemi delle persone e non affronta la povertà. Le misure individuate a sostegno della povertà dividono i poveri in categorie: quelli che prenderanno qualcosa, quelli che prenderanno qualcosina e quelli che non prenderanno nulla. Questo decreto andava stracciato e riscritto da capo. Abbiamo chiesto, inascoltati, un salario minimo, perché una proposta lavorativa può dirsi irrinunciabile solo se prevede una tariffa oraria dignitosa, altrimenti è ricatto. Abbiamo chiesto un sostegno universale per tutti quelli che sono in condizione di povertà, senza lasciare indietro nessuno. E invece niente. Sul cuneo fiscale avevano sbandierato il maggior taglio delle tasse degli ultimi decenni e invece è un intervento del tutto insufficiente, una misura temporanea, che dovrà essere poi rifinanziata a fine anno. Non si è affrontato il salario povero, molti lavoratori non arrivano alla fine del mese. Quando io ero giovane, e ho messo su famiglia, io e la mia compagna lavoravamo in fabbrica e su questo abbiamo costruito il nostro futuro. I giovani precari come faranno a costruirsi il loro futuro. La risposta del governo e della maggioranza invece è stata quella di liberalizzare ancora di più il lavoro e quella di escludere dalla misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza intere categorie. Siamo passati da un reddito universale ad uno che forse lo prendi. Insomma, questo è un provvedimento divisivo, che cerca di mettere toppe non risolutive ai buchi provocati dallo stesso Governo e dalla stessa maggioranza e che produrrà solo una guerra tra poveri, senza cancellare la povertà. Per questi motivi l’Alleanza Verdi e Sinistra vota no al decreto propaganda sul lavoro.”

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DL LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL LAVORO UNITARIO DELL’OPPOSIZIONE COSTRINGE LA MAGGIORANZA E IL GOVERNO A CAMBIARE”

“Hanno tentato in tutti i modi di nascondere l’errore commesso oggi in commissione Bilancio come un banale errore di percorso. In realtà la maggioranza è nel caos più assoluto. Divisioni e crepe sono sempre più evidenti. Ora grazie al lavoro dell’opposizione la maggioranza e il governo sono costretti a cambiare gli emendamenti presentati dalla relatrice e il parere su cui oggi sono andati sotto in commissione Bilancio. Una prima vittoria dell’opposizione che sul tema lavoro ha lavorato unito e compatto dal primo minuto. Resta comunque una maggioranza in confusione perenne che sicuramente non fa bene al Paese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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