All Posts Tagged: Governo Meloni

DL CAIVANO – DE CRISTOFARO (AVS): “EMERGENZA SICUREZZA PER NASCONDERE LA CRISI”

“La Meloni è in difficoltà. Governare non è come fare l’opposizione. Dopo un anno di governo della destra l’Italia sta peggio di prima e anche gli italiani iniziano ad accorgersene, ovviamente a loro spese. L’economia è in frenata e la prossima manovra rischia di essere lacrime e sangue. Agitare il nemico nell’Europa e in Gentiloni può essere utile solo per sviare un poco l’attenzione, ma non basta. E allora che fa, ritira fuori il vecchio cavallo di battaglia delle destre: la sicurezza. E ovviamente la repressione. Una destra legge e ordine vecchio stampo all’attacco del crimine minorile per sviare l’attenzione sulla crisi.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“E allora blitz estemporanei delle forze dell’ordine ad uso e consumo delle telecamere in alcune periferie, a partire ovviamente da Caivano per passare a Tor Bella Monaca a Roma. Ma soprattutto aumento delle pene, più carcere, daspo urbano, ammonimenti dei questori. Una visione tutta repressiva su come sconfiggere un fenomeno che c’è e va affrontato. Zero investimenti sociali e scarse risorse messe in campo per la riqualificazione dell’area e nulla sulla prevenzione e sul fatto che nelle tanto citate periferie manca il lavoro, vera alternativa al crimine. Un populismo giustizialista assurdo, che rischia di riempire le già strapiene carceri italiane di qualche minorenne spacciatore ma che non risolve il problema delle baby gang.”

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MANOVRA – DE CRISTOFARO (AVS): “DOPO IL PRIMO ANNO DEL GOVERNO MELONI LA CONDIZIONE DELL’ITALIA E DEGLI ITALIANI È PEGGIORATA”

“È passato un anno di governo Meloni e la condizione dell’Italia e degli italiani è peggiorata. Alta inflazione e prezzi alle stelle, aumento di gas, elettricità e benzina, ritardi nel Pnrr, condoni a gogò, no al salario minimo, sono alcuni esempi del lascito di questo anno di governo delle destre. Dopo le mirabolanti promesse della campagna elettorale, la Meloni e la destra di governo si scontrano con la realtà e trovare le risorse per mantenere fede alle promesse fatte è difficile. E allora ecco che ritirano fuori la sempre eterna, e sempre utile nei momenti di crisi, austerità. Quindi freno all’indicizzazione delle pensioni, riduzione degli stanziamenti per la sanità, taglio al reddito di cittadinanza e ai Comuni, niente per aumentare salari e pensioni. Un modo per scaricare il costo della crisi sempre sugli stessi, lavoratori e pensionati, alla faccia di chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. La manovra che ha in mente la Meloni ammazza l’Italia, non aiuta l’economia, in particolare quella verde, non pianifica il futuro. Il contrario di quello che serve all’Italia e agli italiani.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SANITA’ – DE CRISTOFARO (AVS): “IL DIRITTO ALLA SALUTE È A RISCHIO, LA MANOVRA PREVEDA ADEGUATE RISORSE PER IL SSN”

“Il diritto alla salute è messo in discussione. La Fondazione Gimbe lancia l’allarme: riduzione dei finanziamenti, carenza di personale sanitario, modelli organizzativi obsoleti, pronto soccorso super affollati, incapacità di ridurre le diseguaglianze e l’avanzata del privato stanno intaccando il diritto sancito dalla Costituzione alla tutela della salute, in particolare nelle Regioni del mezzogiorno. Il governo Meloni definanzia la sanità pubblica in controtendenza rispetto ai governi precedenti. Se la prossima manovra non prevederà finanziamenti adeguati il Servizio Sanitario, le prestazioni sono a rischio.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Come Alleanza Verdi e Sinistra a partire dalla Nadef fino alla Legge di Bilancio presenteremo proposte per aumentare il fondo pluriennale nazionale ad una percentuale degna di un paese civile sopra il 7% in rapporto al Pil, oggi siamo al sedicesimo posto per investimenti pro-capite, per un piano straordinario di assunzioni di personale, per la riduzione delle liste di attesa e delle diseguaglianze nelle prestazioni. La lezione della pandemia non è servita a nulla. Visto che il governo deve fare delle scelte invece di aumentare le spesi militari al 2% del Pil la Meloni aumenti il fondo sanitario nazionale.”

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STRAGE OPERAI – MAGNI (AVS): “SENZA SICUREZZA NON C’È LAVORO”

“Sono a Brandizzo per portare la solidarietà e la vicinanza della Commissione del Senato e del Parlamento ma, anche, per prendere un impegno: che ognuno faccia il proprio dovere e cose concrete per portare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Vorrei essere il presidente che cerca di affrontare questo enorme problema. La sicurezza non deve essere considerata un costo ma, il tema centrale senza il quale non può esserci lavoro. Se, come ho letto dalle ricostruzioni giornalistiche, è stato un problema di comunicazione, una cosa inaccettabile nel 2023.”

Lo afferma Tino Magni, presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama, conversando con i giornalisti dopo la visita sul luogo dell’incidente ferroviario di Brandizzo accompagnato dal sindaco, Paolo Bodoni, e da una delegazione di Sinistra Italiana.

“Di sicurezza se ne discute ogni giorno, tante parole roboanti, ma poi le cose non si fanno. Il tema della sicurezza sul lavoro va riportato al centro, prosegue Magni. Negli ultimi anni purtroppo il lavoro è diventato sempre più una merce, per ridurre i costi si guarda meno alla sicurezza e la politica si deve occupare di questo e dare delle risposte. La settimana prossima nella riunione dell’ufficio di presidenza della commissione ho intenzione di porre la necessità di un programma di intervento e maggiore formazione e cultura della sicurezza a cominciare dalla scuola e di ispezioni sui luoghi del lavoro.”

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RIFORME – DE CRISTOFARO (AVS): “AUTONOMIA E PREMIERATO SONO DUE PROPOSTE CHE SCARDINANO L’ITALIA”

“La maggioranza è al lavoro su autonomia differenziata e premierato. A te la divisione dell’Italia e a me il voto o l’elezione diretta del presidente del consiglio. Dai ministri Calderoli e Casellati due proposte che scardinano l’Italia e non la riformano. Due rilevantissime questioni per il Paese, vengono trattate neanche fossimo al mercato delle vacche. Una maggioranza e un governo in difficoltà e divisi su tutto, invece di pensare a come superare la crisi, impostare una manovra finanziaria che non faccia pagare sempre gli stessi, pensa bene di intervenire sul sistema di governo e di trasferire alle regioni una serie di competenze statali. La maggioranza è contro il sud, maggiormente penalizzato dal progetto Calderoli, e contro il ruolo super partes svolto fino ad oggi dal presidente della repubblica. L’elezione diretta del presidente del Consiglio di fatto ne indebolisce la figura e il ruolo di garante della Carta costituzionale, oltre a svuotare i poteri che la Costituzione affida al Parlamento. E l’Autonomia differenziata aumenterà divari e diseguaglianze non solo territoriali. Una follia alla quale diciamo no.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “PAGANO SEMPRE GLI STESSI”

“Il governo Meloni si scontra con la realtà. Dopo aver promesso di tutto in campagna elettorale, ora trovare le risorse è difficile. Già si parla di frenare l’indicizzazione delle pensioni, di riduzione degli stanziamenti per la sanità, i servizi pubblici, per i Comuni. E il rischio che a pagare siano sempre gli stessi è molto forte.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Noi pensiamo che invece di fare cassa sui soliti noti sia ora che inizino a pagare quanti in questi anni hanno incassato maggiori extra profitti. Oltre alle banche, le assicurazioni, i colossi dell’energia e della farmaceutica e le tante multinazionali che hanno registrato utili, fatturati e profitti altissimi devono pagare per questo extra profitto. E anche lo Stato fa cassa con la crisi con un maggiore extra gettito. Con questo tesoretto impostare una manovra espansiva che pensi al Paese, che aumenti salari e pensioni, che preveda un intervento massiccio per contenere prezzi e tariffe, risorse per i rinnovi dei contratti pubblici e privati. Contro la prima vera manovra della Meloni faremo in Parlamento una battaglia durissima.”

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CARBURANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “PREZZI AUMENTANO, GOVERNO IRRESPONSABILE. SI DEVE USARE L’EXTRA GETTITO PER IL TAGLIO DELLE ACCISE”

“I prezzi dei carburanti aumentano da sedici giorni, proprio da quando il governo ha varato il provvedimento per l’esposizione del prezzo medio regionale dei carburanti nelle stazioni di servizio.  Mai avevano raggiunto costi così alti. Solo un governo irresponsabile poteva pensare di bloccare la corsa al rialzo dei prezzi con l’esposizione di un cartello. La Meloni di opposizione gridava contro le accise, la Meloni di governo le lascia e anzi toglie lo sconto messo dai governi precedenti. Meloni intervenga sulle accise usando l’extra gettito che lo Stato sta incassando.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

 

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INFRASTRUTTURE – DE CRISTOFARO (AVS): “SCIPPO DI SALVINI AL SUD”

 

“Il taglio dei fondi previsti dal Pnrr per rendere più veloce la linea Lamezia Terme-Catanzaro e la Sibari-Porto Salvo in Calabria, dirottando i soldi ad alcune grandi opere ferroviarie in Piemonte, Lombardia e Veneto è una vergogna. Il Pnrr serve per ridurre le differenze territoriali e al sud dovrebbe andare il 40% degli investimenti perché è l’area del paese col maggior ritardo sulle infrastrutture, mentre il governo  sposta i soldi dove ce n’è meno bisogno. Da Salvini una scippo al sud. Questo governo sta facendo dei danni incalcolabili, aumentando povertà e disuguaglianza fra ceti sociali e territori.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato.

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RDC – MAGNI (AVS): “FANNO LA BATTAGLIA AI POVERI E NON ALLA POVERTA'”

“Per dare lavoro è necessario che ci sia il lavoro. E se non c’è lavoro è difficile che le persone possano lavorare e di questo si doveva preoccupare il governo prima di cancellare il reddito di cittadinanza. Non basta dire che sono occupabili, bisognava costruire le condizioni affinché ci sia il lavoro. Si riempiono la bocca della parola lavoro, ma senza i centri per l’impiego e senza la formazione questa narrazione fa acqua da tutte le parti. Il governo fa la battaglia contro i poveri e non contro la povertà. Il freddo sms ricevuto da 170mila cittadini è una vigliaccata. In molti paesi europei c’è un reddito universale contro la povertà, in Italia da oggi non più. Il governo Meloni e la maggioranza considerano le persone più fragili, più deboli economicamente, alla stessa stregua di un pacco postale. Ma le persone devono essere trattate da persone, non da pacchi postali. Il governo se la prende con tutti, i migranti, i meridionali, i rave, i percettori del reddito, i lavoratori poveri, meno che con la povertà. Una destra ultraliberista, che non ha nulla di sociale, attenta più alle istanze e alle richieste dei padroni che dei lavoratori. Vanno fermati. Occorre ridare dignità al lavoro e alle persone. La destra ha cancellato un diritto. Noi dell’Alleanza Verdi e Sinistra combatteremo affinché venga ripristinato questo diritto.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “PIANO STRAVOLTO. MENO SOLDI AI CITTADINI, PIU’ RISORSE ALLE IMPRESE”

“Il Pnrr è stato completamente stravolto. Il governo Meloni ha cambiato l’asse su cui poggiava il piano italiano approvato dall’Europa. Tagliati, con la rimodulazione presentata da Fitto, 2,5 miliardi per i Piani urbani integrati per risanare le periferie, 3,3 miliardi per la rigenerazione urbana, 6 miliardi per la riqualificazione delle aree più disagiate e l’efficienza energetica, 1,3 miliardi per il rischio idrogeologico e contro le alluvioni, 1 miliardo per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto. Un piano fatto di tante piccole opere per migliorare la vita ai più fragili, ai più poveri, agli emarginati, completamente azzerato. Cancellati, in attesa di conoscere le nuove linee di finanziamento, il risanamento di Corviale e di Tor Bella Monaca a Roma, delle Vele a Napoli, ma anche interventi urbani a Milano, Bari, Torino. Con buona pace di chi vi abita e che magari li ha anche votati. Tutto spostato verso le grandi aziende di Stato. Un vero e proprio regalo a Confindustria. La presunta anima sociale della destra non esiste più. In pochi mesi di governo la destra di Meloni si conferma neoliberista, attenta alle esigenze delle imprese a scapito dei cittadini.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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