All Posts Tagged: Governo Meloni

ECONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “DEF ELETTORALE”

“Il governo nella stesura del Def potrebbe decidere di non pubblicare gli obiettivi programmatici su deficit, debito pubblico e crescita economica 2024/2026. Cioè il governo, se confermate le indiscrezioni di stampa, decide di nascondere le carte agli italiani, continuare a fare propaganda sui dati economici, che non vanno bene, tirare a campare fino alle europee e poi vedere che succede. Tanto lo sanno tutti che all’inizio dell’estate si aprirà una procedura per deficit eccessivo e allora perché rischiare per poi fare brutta figura. Meglio nascondere, non fare vedere. Sarebbe la prima volta che un governo pienamente in carica rinuncia ad indicare al paese che direzione prende la politica economica e di bilancio per l’anno in corso e per il futuro. Una mossa tutta elettorale ma anche una debolezza della destra che non ha una politica economica e industriale, salvo premiare furbi e furbetti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “C’È UNA GROSSA CONFUSIONE. APPELLO ALLA DESTRA, FERMATEVI”

“In tema di riforme c’è grande confusione nel centrodestra. Una confusione che rischia di lasciare al Paese una pessima legge che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio in cambio della marginalizzazione del ruolo super partes del Presidente della Repubblica e del Parlamento. Una legge così fatta è già un guazzabuglio di norme criticato da quasi tutti i costituzionalisti italiani. Non contenti di smontare a pezzetti la Costituzione ieri sera, nel salotto di Bruno Vespa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilanciato quella che in realtà è da sempre la proposta della destra: l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Una cosa ben diversa da quello che da settimane stiamo discutendo in commissione Affari Costituzionali del Senato e che la Meloni stessa ha definito ‘la madre di tutte le riforme’. Delle due l’una, perché le cose a metà non vengono mai bene. La destra sta giocando con la Costituzione. Una Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla sconfitta del nazifascismo, che non hanno mai amato. Fratelli d’Italia pur di piantare l’ennesima bandierina propagandistica, non può costringere il Parlamento ad approvare una cosa che, scopriamo oggi, non convince neanche il loro capo. Lancio un appello alle forze della maggioranza: fermatevi e riflettete. Siete ancora in tempo. In caso contrario ci penseranno i cittadini con il referendum a difendere la Costituzione, il Presidente della Repubblica e il Parlamento.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CASA – DE CRISTOFARO (AVS): “SALVINI E MELONI, LA COPPIA DEI CONDONI”

 

“Salvini ci riprova. Dopo avere annunciato per mesi un intervento sulla casa, è in dirittura d’arrivo il pacchetto di misure che chiama ‘piano casa’. In realtà non c’è nulla per l’edilizia pubblica, niente aiuto per gli affitti per chi è in difficoltà ma solo norme utili per regolarizzare le ‘piccole difformità’ edilizie interne. Un condono edilizio a tutti gli effetti. Il condono è un vecchio pallino di Salvini e in vista delle elezioni europee tutto è buono per racimolare qualche voto. Quella di Salvini però è una vecchia idea, già usata dalla destra. Infatti il suo è il quarto condono edilizio dopo quello del 1985, del 1994 e quello del 2023. Il condono è un favore a quanti in questi anni in barba alle leggi hanno modificato le proprie abitazioni senza le necessarie autorizzazioni. Quella dei condoni è una vera e propria ossessione della destra. Su molte cose i leader della destra sono divisi, ma non sui condoni. La Meloni dall’inizio della legislatura ne ha approvati ben 18, una sanatoria o un mini-condono al mese. Salvini e Meloni sono la coppia dei condoni, il condono e le sanatorie come regola. Tutte proposte elettorali che strizzano l’occhio ai furbi e lasciano di stucco gli italiani onesti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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FINE VITA – CUCCHI (AVS): “BENE L’AVVIO DELLA DISCUSSIONE, COLMARE UN VUOTO LEGISLATIVO PER IL DIRITTO ALLA DIGNITÀ “

“È bene che in Senato sia iniziata finalmente la discussione sulle proposte di legge sul fine vita. Dopo la beffa del governo Meloni, che la scorsa settimana non si era presentato in commissione proprio per impedire l’incardinamento dei disegni di legge delle opposizioni. Oggi finalmente si inizia. In Italia c’è un vulnus su questo tema, una voragine che va colmata al più presto, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale del 2019. Per questo, come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo presentato un nostro disegno di legge che norma il fine vita. Noi pensiamo che i cittadini abbiamo il sacrosanto diritto alla dignità e all’autodeterminazione nelle fasi finali della vita.”

Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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SANITÀ – DE CRISTOFARO (AVS): “GIUSTO L’APPELLO DEGLI SCIENZIATI. LA SANITÀ PUBBLICA È UN BENE DA SALVARE”

“L’appello di 14 scienziati per salvare il Servizio Sanitario Pubblico non può restare inascoltato. La ormai cronica carenza di personale medico e infermieristico, le lunghissime liste di attesa e i Pronto soccorso al collasso, sono la cartina di tornasole di un sistema che non riesce più a garantire il diritto alla salute in maniera universale creando enormi disagi ai cittadini costretti a rinviare o a ricorrere al privato e alle assicurazioni. Un ricorso al privato solo per chi ha i soldi per permetterselo. Una sanità per ricchi, quella privata, e per i poveri, quella pubblica. Una cosa inaccettabile.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Negli anni abbiamo assistito, a parte la parentesi della lotta al Covid, ad un depauperamento preoccupante. Basti pensare che il governo Meloni nel 2025 destinerà alla sanità pubblica solo il 6,2% del Pil, meno di quanto stanziavamo 20 anni fa, che era il 6,5%. Il Servizio Sanitario Pubblico è un bene prezioso, non dovremmo mai dimenticarlo. Oggi la spesa sanitaria non è in grado di assicurare il rispetto dei livelli essenziali su tutto il territorio nazionale e lo scellerato progetto di Autonomia differenziata rischia di aumentare e ampliare il divario tra nord e sud. Occorre invece investire in sanità per superare le marcate disuguaglianze territoriali. Il servizio sanitario nazionale è un patrimonio di questo Paese che va preservato. La Meloni, invece di continuare a fare propaganda, adegui il finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale agli standard europei pari all’8% del Pil. Con maggiori risorse potremo intervenire sia sull’edilizia sanitaria che sul personale medico ma, soprattutto garantire a tutti i cittadini un servizio universale.”

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA MAGGIORANZA DIVISA SULLA LEGGE ELETTORALE MA UNITA SULLO SCEMPIO DELLA COSTITUZIONE”

“Si al ballottaggio, no al ballottaggio, soglia alta, soglia bassa, doppio turno si doppio turno no. La maggioranza di destra è divisa sul tipo di legge elettorale da cucire addosso alla loro riforma dell’elezione del Presidente del Consiglio. Sono divisi su tutto meno che nel compiere uno scempio alla Costituzione repubblicana. Lega e FI da una parte, Fratelli d’Italia dall’altra. Non proprio una cosa da poco conto. Non si può scegliere il sistema di voto dopo l’approvazione del Premierato elettivo, le carte vanno scoperte prima. Non è indifferente come la destra pensa di eleggere quello che a tutti gli effetti sarà un sovrano assoluto.”

Lo afferma il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SANITÀ – MAGNI (AVS): “L’ABORTO È UN DIRITTO ANCORA NEGATO IN ITALIA. IL GOVERNO PRESENTI UNA RELAZIONE ANNUALE. INTERROGAZIONE A SCHILLACI”

“In Italia il diritto all’aborto è ancora negato. E avere i dati aggiornati è un’impresa. Solo dopo numerosi solleciti il 12 settembre 2023 il Ministero della salute ha trasmesso al Parlamento la relazione con i dati relativi al 2021. Mentre ad oggi non è stata presentata la relazione relativa ai dati dell’anno 2022. Quasi quotidianamente leggiamo notizie di stampa che riportano episodi in cui dentro le strutture ospedaliere pubbliche e nei consultori vengono riconosciuti spazi ad associazioni pro vita, veri e propri presidi antiabortisti, in cui i volontari, spesso confondendosi con il personale medico e paramedico, contribuiscono a diffondere pratiche e iniziative poco rispettose della libertà di autodeterminazione delle donne. A quarantasei anni dalla storica approvazione della legge 194 le italiane che vogliono interrompere volontariamente una gravidanza incontrano moltissimi ostacoli in quasi tutte le regioni italiane e addirittura 11 regioni hanno strutture ospedaliere con il 100 per cento di obiettori. L’altissima incidenza in ambito pubblico dell’obiezione di coscienza, il 54,7 per cento del totale nelle regioni settentrionali, il 63 per cento nelle regioni centrali e il 78,5 per cento nelle regioni meridionali, è il primo ostacolo da superare. Il secondo ostacolo è che c’è ancora oggi un’alta percentuale di strutture pubbliche che non effettuano IVG, in aperta violazione dell’art. 9 della legge n. 194. Il terzo la scarsa diffusione dei consultori familiari e un ancora limitato ricorso al metodo farmacologico per ridurre il ricorso all’IVG tradizionale. È necessario che il ministro Schillaci presenti quanto prima la Relazione annuale sullo stato di attuazione della legge n. 194 e si attivi per garantire una più completa e uniforme attuazione della legge n. 194 sul territorio nazionale a tutela della libertà della donna di abortire in piena sicurezza anche garantendo la pratica dell’aborto farmacologico nei consultori familiari. Si impegni a ridurre la percentuale ancora altissima di obiettori di coscienza in servizio nelle strutture pubbliche e ad incrementare la diffusione di protocolli che prevedano la somministrazione di strumenti abortivi farmacologici senza necessità di ricovero.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, firmatario di un’interrogazione al Ministro delle Salute Schillaci sull’attuazione della legge 22 maggio 1978, n. 194, ‘Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza’.

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “NON È IL PROBLEMA PRINCIPALE DEGLI ITALIANI, LO VUOLE SOLO LA DESTRA”

“La riforma costituzionale che introduce l’elezione diretta del presidente del consiglio è solo nell’interesse della destra. Non è questo il problema principale del paese e degli italiani. Solo una destra ideologica come quella nostrana poteva immaginare un sistema simile. Una destra che fatica a riconoscersi nella Costituzione nata dalla sconfitta del nazifascimo tenta in tutti i modi di imporre la sua idea di democrazia. Una democrazia autoritaria dove decide un capo, una sorta di ‘capocrazia’. Con un simile progetto che stravolge gli spazi di democrazia e sbilancia i poteri della Stato, sottraendoli al Capo dello Stato a favore del premier eletto, si stupiscono pure dell’atteggiamento delle opposizioni. Pensavano che gli avremmo fatto fare senza nessuna fatica lo stravolgimento della Costituzione, del ruolo del Capo dello Stato e l’indebolimento del Parlamento? Noi siamo contrari all’elezione diretta e al pericoloso sbilanciamento dell’assetto democratico del Paese. E per questo stiamo usando tutto quello che è possibile per contrastare questo progetto, anche l’ostruzionismo. Alleanza Verdi e Sinistra continuerà dentro e fuori le aule parlamentari la battaglia contro questo disegno autoritario. Il doppio attacco della destra sulle riforme va fermato.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE PETRECCA CHE NASCONDE LE CRITICHE DI GRATTERI AI TEST PER I MAGISTRATI. NON PUÒ FARE IL DIRETTORE DI RAINEWS24, INTERROGAZIONE IN VIGILANZA”

“Non si disturba il manovratore. Non va bene criticare il governo e i suoi provvedimenti. Deve aver pensato così il Direttore di Rainews24 Paolo Petrecca quando ieri ha deciso di far sparire le critiche del Procuratore di Napoli Gratteri, contro i test psicoattitudinali per i magistrati voluti dal governo Meloni, dai notiziari della testata che dirige. Un eccesso di zelo eccessivo e una informazione di propaganda inutile visto che la notizia è passata in tutti i Tg dell’azienda. E ha fatto bene il Cdr a denunciare con forza questa grave violazione della corretta informazione. Un doppio danno: alla libera informazione e ai fruitori di Rainews24. Un modo di fare informazione inaccettabile. Un’informazione parziale e di parte non degna del servizio pubblico. Presenterò un’interrogazione in Vigilanza su questo ennesimo caso a Rainews24. Lo diciamo da tempo Paolo Petrecca, il più meloniano tra i meloniani in Rai, non può più fare il direttore di Rainews24.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

 

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “SBAGLIATO FARE LA LEGGE ELETTORALE DOPO LA PRIMA APPROVAZIONE DEL PREMIERATO”

“Non si può ragionare di quale sarà la nuova legge elettorale solo dopo l’approvazione del Premierato, come vuole la maggioranza. Non puoi stabilire prima che fai eleggere direttamente il Presidente del Consiglio dai cittadini e poi decidi con quale legge elettorale lo eleggi. Dovrebbe casomai essere il contrario. La destra non sa di cosa parla ma continua ad andare avanti come un treno con lo scellerato progetto di Premierato all’italiana. Nelle sedute di ieri sia Forza Italia che la Lega, oltre ovviamente alle opposizioni, avevano sollecitato il governo e la maggioranza ad indicare la legge elettorale da accoppiare al Premierato. Ma dalla Casellati nessuna risposta. Forse non lo sa neanche lei, mentre la maggioranza è troppo attenta a marcarsi reciprocamente. Discutere della riforma costituzionale senza conoscere la legge elettorale abbinata porta ad approvare una riforma che poi non potrà essere attuata.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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