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SANGIULIANO – DE CRISTOFARO (AVS): “DAL TG1 UN USO PRIVATO DEL SERVIZIO PUBBLICO E UNA SPREGIUDICATA OPERAZIONE COMUNICATIVA PER FAR PASSARE LA TESI DELL’AMANTE TRADITA E OFFESA. MELONI RISPONDA IN PARLAMENTO SULL’OPERATO DI SANGIULIANO”

“Ieri sera è successa una cosa inimmaginabile per il servizio pubblico. Il Tg1, il maggior telegiornale del servizio pubblico, oltre a vari servizi sul caso Sangiuliano-Boccia che sta mettendo in difficoltà il governo, ha mandato in onda un’intervista, concordata fin nei minimi dettagli, per permettere al ministro della Cultura di difendersi e spiegarsi. 15 minuti di intervista, fatta direttamente dal direttore Gian Marco Chiocci, tra il film di serie B e la commedia del ridicolo. Un uso privatistico del servizio pubblico, e una spregiudicata operazione comunicativa per far passare la tesi dell’amante tradita e offesa. Non lo scandalo di un esponente governativo che si porta dietro, tra riunioni riservate e incontri in giro per l’Italia, la sua amante. Per nascondere le colpe gravi di cui è accusato il ministro, è andata in onda sul Tg di maggior ascolto della Rai una sceneggiata degna di una telenovela brasiliana con pause ad effetto, lacrime e testa bassa. La Rai è sempre più TeleMeloni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Fratelli d’Italia continua ad inanellare disastri, prosegue il capogruppo di AVS. La prima fu la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che deve rispondere di truffa aggravata, falso in bilancio e corruzione. Poi le gaffe dell’ex cognato ministro Lollobrigida che tra ‘sostituzione etnica’ e i ‘poveri mangiano meglio dei ricchi’ verrà ricordato per aver fatto il miracolo di fermare un treno Freccia Rossa in una stazione dove di solito non ferma per i suoi comodi. Infine il capodanno da far west tra il sottosegretario Delmastro, quello che passava al suo coinquilino Donzelli carte riservate su Cospito nel tinello della loro casa in affitto, i suoi agenti della scorta della Polizia penitenziaria e il collega di partito Pozzolo che per poco non finiva in tragedia. La Meloni deve rendere conto in Parlamento dell’operato del suo ministro, deve spiegare perché ha rifiutato le dimissioni del ministro, deve dire al paese che questi comportamenti sono inaccettabili e che per questo il suo amico Sangiuliano deve essere sostituito. Per il suo bene e per il bene del paese, che non può essere rappresentato da un ministro inadeguato, e non solo per il caso Boccia.”

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MIC – DE CRISTOFARO (AVS): “SANGIULIANO NON CI HA CONVINTO, NON È PIù TOLLERABILE LA SUA PRESENZA AL GOVERNO”

“Non so se il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia convinto la Premier Giorgia Meloni, perché per quanto ci riguarda non ci ha minimamente convinto. Le spiegazioni date alla Meloni, riportate dai giornali, lasciano ancora troppi dubbi su questa vicenda. Sangiuliano giura alla Meloni che il ministero non ha pagato un euro per la signora Boccia e la Presidente del Consiglio si accontenta. E se avessero pagato le amministrazioni locali che hanno ospitato il ministro e il suo staff? Ci sarebbe differenza, la Meloni sarebbe contenta lo stesso? Quelli non sono soldi pubblici? La Meloni, già in difficoltà per la Santanchè e alle prese con la sostituzione di Fitto, non può derubricare questa vicenda a gossip. Ormai siamo al teatrino che farebbe addirittura ridere se non coprisse di vergogna le istituzioni. La difesa d’ufficio della Meloni non regge e la difesa affannata di Sangiuliano si sta rivelando pura fuffa che non sta in piedi. Il ministro della Cultura si sarebbe dovuto dimettere da tempo, questa volta ha superato davvero il segno. Non è più tollerabile la sua presenza al governo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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MIC – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI SI ASSUMA LA RESPONSABILITÀ E SOSTITUISCA SANGIULIANO”

“La vicenda in cui è coinvolto il ministro della Cultura Sangiuliano sta assumendo contorni sempre più imbarazzanti. Il ministro ci sta facendo rimpiangere perfino le sue famose gaffe. A questo punto è necessario che la Meloni si assuma la responsabilità di sostituire Sangiuliano, perché le spiegazioni e i chiarimenti forniti si stanno rivelando fragili come un castello di carte. E anche la difesa d’ufficio della Presidente del Consiglio non regge più. In gioco ci sono la trasparenza e l’integrità delle Istituzioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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GOVERNO – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI SEMPRE PIù LONTANA DAL PAESE REALE”

“La distanza tra il governo e il Paese reale direi che è diventata abissale. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di ritorno dalle vacanze, ci tiene a far sapere agli italiani che il governo tiene la barra dritta, che la stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita. L’ennesimo show propagandistico utile a sviare dalle difficoltà del governo in materia  di politiche economiche e industriali. Un governo incapace, in grado solo di fare tagli e colpire lavoratori, pensionati e famiglie. Stanno preparando una manovra dove non c’è nulla per sostenere la crescita del Paese e l’aumento dell’occupazione, soprattutto di giovani e donne. La Meloni parla di successi ma il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori non è cresciuto, anzi è diminuito falcidiato dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi. La prossima legge di Bilancio dovrà passare dalla strettoia delle nuove regole europee sul rapporto deficit Pil, per trovare le risorse necessarie per mantenere quanto promesso invece di andare a prendere i soldi da quei settori che hanno beneficiato della crisi facendo extra profitti enormi, o dall’enorme l’evasione che affligge il nostro paese, il duo Meloni Giorgetti colpirà sempre gli stessi.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
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ASSEGNO UNICO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA DESTRA PER FAR QUADRARE I CONTI SI ACCANISCE SUI LAVORATORI, SUI PENSIONATI E SULLE FAMIGLIE, EVITANDO DI TOCCARE GLI EVASORI E I GRANDI PATRIMONI”

 

“Dopo il reddito di cittadinanza la Meloni vuole cancellare l’assegno unico, una misura utilizzata da milioni di famiglie, per fare cassa. E per fortuna che la Meloni difendeva la natalità e la famiglia. Certamente la sua non quella degli italiani. La destra è alla disperata ricerca di soldi per la prossima manovra e per trovare le risorse necessarie per confermare almeno la riduzione del cuneo fiscale per il prossimo anno. Come al solito la destra, che una volta si definiva sociale, oggi per fare quadrare i conti si accanisce sui lavoratori, sui pensionati e sulle famiglie evitando di toccare gli evasori e i grandi patrimoni. Le risorse nei momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo, vanno prese dove ci sono. Vanno approvate delle norme che tassino gli enormi extra profitti fatti da alcuni settori e va sicuramente approvata una patrimoniale sui grandi patrimoni. Chi ha di più deve dare di più.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “IL RAGGIUNGIMENTO DELLE 500 MILA FIRME È UN TRAGUARDO IMPORTANTE, LA CAMPAGNA VA AVANTI ONLINE E NELLE PIAZZE. AVS È IMPEGNATA NELLA COSTRUZIONE DI UNA ALTERNATIVA A MELONI”

“Il raggiungimento delle firme necessarie alla presentazione del quesito abrogativo dello Spacca Italia di Calderoli è un traguardo importante, ma non definitivo. Un risultato politico importante che ha visto, da un lato le forze parlamentari d’opposizione unite e, dall’altro, il lavoro comune con Cgil, Uil e le associazioni della società civile. Questo risultato ci sprona ad andare avanti con maggiore convinzione. La campagna non si ferma e andremo avanti tutta l’estate a raccogliere le firme sia online che con i banchetti nelle piazze del paese. Gli italiani e le italiane hanno capito che L’Autonomia differenziata trasforma il paese in venti piccole patrie litigiose tra di loro e per questo in massa stanno sottoscrivendo il quesito, al nord come al sud. Alleanza Verdi e Sinistra è impegnata ad impedire che si allarghi il divario nord sud e le diseguaglianze non solo territoriali, ma sociali. Ma, soprattutto, siamo impegnati nella costruzione di una alternativa alla Meloni e alla destra sovranista.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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INFLAZIONE – MAGNI (AVS): “L’INFLAZIONE CRESCE E IL FATTURATO DELL’INDUSTRIA DIMINUISCE. A PAGARE SONO SEMPRE GLI ITALIANI”

 

“L’inflazione torna a crescere e diminuisce il fatturato dell’industria italiana. E non lo dicono i soliti gufi che tifano contro l’Italia, come rispondono sempre quelli di Fratelli d’Italia, ma l’Istat. Lo dicono i dati reali, che sono pessimi per il governo ma, soprattutto per gli italiani. Nel trimestre scorso, ci dice l’Istat, il fatturato dell’industria e quello dei servizi sono tornati a diminuire su base mensile, sia in valore sia in volume. Non proprio una buona prova per il nostro paese dovuta ad una mancata visione di politica industriale e di sviluppo. Ma, soprattutto un grosso rischio per i lavoratori che rischiano di vivere sulla loro pelle questo calo. Se l’industria non tira, non va meglio agli italiani alle prese con una crescita dell’inflazione, che torna a salire. A luglio i prezzi al consumo per l’intera collettività sono in aumento sia su base mensile che su base annua. Aumenti che si fanno sentire sulle vacanze degli italiani, con i rincari di alberghi e ristoranti. Una mazzata per gli italiani che incide sul potere d’acquisto delle famiglie, mettendo a rischio quelle a basso reddito, che consumeranno di meno. Un’Italia divisa in due tra chi ce la fa e chi non arriva alla fine del mese, aumentando disparità e diseguaglianze nel silenzio del governo e di Giorgia Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione bilancio del Senato.

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CODICE SPETTACOLO – MAGNI (AVS): “IL NO ALLA PROROGA METTE IN GINOCCHIO MIGLIAIA DI LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE”

“I lavoratori dello spettacolo attendono da anni una seria riforma del settore, ma il governo Meloni, con la scusa di una elaborazione più approfondita, rinvia ad agosto 2025 le attese di un intero settore. Un rinvio che metterà in ginocchio migliaia di lavoratori e lavoratrici, già piegati dalla crisi. Per l’ennesima volta il Governo manca l’obiettivo, dimenticando che le lavoratrici e i lavoratori, che vivono nella precarietà e nell’incertezza, aspettano quelle norme da troppo tempo. Il governo sposta di un anno l’approvazione di regole certe e diritti per le fondazioni lirico-sinfoniche, il teatro, la musica, la danza, gli spettacoli viaggianti, le attività circensi e i contratti di lavoro. Ma anche l’equo compenso per i lavoratori autonomi, il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità, e soprattutto, l’introduzione di un’indennità di discontinuità strutturale e permanente per i lavoratori dello spettacolo. La Meloni e Sangiuliano non sono stati in grado di dare risposte a questo settore, colpevolmente. La riforma per garantire più sicurezza e stabilità resta ora solo un miraggio, grazie alla destra di governo, incapace di risolvere i problemi degli italiani. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo provvedimento che affossa per altri 12 mesi la speranza di un lavoro stabile e dignitoso.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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GOVERNO – MAGNI (AVS): “L’ITALIA È AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DEI MERCATI SOLTANTO QUANDO VENDE PEZZI PREGIATI. IL GOVERNO DEI PATRIOTI VENDE TIM E ITA AGLI STRANIERI PER FARE CASSA, LASCIANDO ALL’ITALIA LA GESTIONE DEI LICENZIAMENTI, DEGLI ESUBERI E DELLA CASSA INTEGRAZIONE”

“Incredibile Giorgetti, si vanta che l’Italia questa settimana è oggetto di attenzione dei mercati economici e finanziari. Peccato che le operazioni di cui parla il Ministro dell’Economia e delle Finanze sono la vendita della rete Tim al fondo americano KKR e una quota rilevante di Ita Airways a Lufthansa. Non proprio una cosa da poco. Quindi, i mercati sono interessati all’Italia solo se vendiamo i pezzi pregiati. La Meloni, ma la stessa Lega, da sempre prendono voti al grido di ‘prima gli italiani’. Uno dei cavalli di battaglia dei sovranisti nostrani è sempre stato ‘gli stranieri comprano i pezzi più pregiati dell’Italia’, che loro chiamano nazione. Slogan rimangiato una volta andati al governo. Il governo dei patrioti vende i pezzi pregiati a soggetti esteri per fare cassa ma lascia all’Italia la gestione degli esuberi, i lavoratori in Cassa integrazione e i licenziamenti. Proprio un bell’affare.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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VERONA – AURORA FLORIDIA (AVS): “LA MISURA È COLMA, FERMA CONDANNA AL LINGUAGGIO E AI SIMBOLI ASSOCIATI AL FASCISMO”

“Gli esponenti di Fratelli d’Italia escono allo scoperto ormai senza vergogna. Alleanza Verdi e Sinistra condanna fermamente le affermazioni fatte dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Massimo Mariotti, durante la seduta del Consiglio Comunale di Verona del 20 giugno 2024. L’uso del termine ‘camerata’ per riferirsi al consigliere Leonardo Ferrari, così come in passato l’invito a una cena con il dress code che richiedeva la camicia nera, rappresentano un grave affronto ai valori democratici e costituzionali del nostro paese. La misura è colma.”
Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, co-portavoce di Europa Verde di Verona e Provincia.
“Questi episodi non sono semplicemente gaffe, richiamano periodi oscuri della nostra storia che dovrebbero essere condannati senza esitazione. L’utilizzo di linguaggio e simboli associati al fascismo sono inaccettabili e incompatibili con le responsabilità di chi è chiamato a rappresentare i cittadini nelle istituzioni pubbliche. Siamo certi che il Presidente del Consiglio Comunale di Verona, Stefano Vallani, prenderà immediati provvedimenti disciplinari nei confronti del consigliere Mariotti e si impegnerà a promuovere iniziative volte a difendere i valori democratici contenuti nella nostra Carta Costituzionale.”
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