All Posts Tagged: Giancarlo Giorgetti

PRIVATIZZAZIONI – MAGNI (AVS): “PER FARE CASSA VENDONO I GIOIELLI DI FAMIGLIA. NUOVA ONDATA DI PRIVATIZZAZIONI DA UN GOVERNO INCAPACE”

“L’economia italiana non va bene, rallenta, la crescita per quest’anno rischia di rimanere allo zero virgola, il debito pubblico aumenta inesorabilmente e allora il governo per ridurlo pensa ad una serie di privatizzazioni di parte delle aziende di Stato. In poche parole, Meloni e Giorgetti pensano di fare cassa con i gioielli di famiglia, 20 miliardi in tre anni previsti nella nota di aggiornamento al Def. Sono partiti lo scorso anno con una tranche di Mps e di Ita, con il nuovo anno hanno già dato il via libera alla vendita della rete Tim agli americani di Kkr e ora pensano a Eni, Poste, Ferrovie. Tutte queste operazioni di privatizzazioni servono solo a fare cassa, non c’è un disegno di politica industriale, non c’è un piano su cosa vendere, su cosa serve di più al Paese, su quali sono le aziende e i settori strategici per il futuro. Il governo Meloni è senza idee e soprattutto è incapace, non vuole andare a prendere i soldi dove ci sono, e quindi l’unico modo per incassare è vendere. In Italia privatizziamo per fare cassa dagli anni Novanta senza nessun reale vantaggio per i servizi e per i cittadini che, anzi, li vedono peggiorare. Senza parlare poi delle ricadute occupazionali come dimostra la ventennale vicenda di Alitalia ora Ita e Tim. Dicono di essere sovranisti e nazionalisti e di tutelare gli interessi degli italiani invece, fanno prevalere gli interessi del mercato a quelli della collettività. Altro che destra sociale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “IL MINISTRO GIORGETTI MAI IN COMMISSIONE”

“Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non è mai venuto in commissione Bilancio al Senato dove stiamo discutendo ormai da qualche giorno la manovra economica. Giorgetti non viene perché troppo impegnato a fare altro o non partecipa ai lavori della commissione per non mettere la faccia su una manovra iniqua e che fa cassa sulla pelle di lavoratori e pensionati? Quello che è certo è che il ministro non si vuole misurare con le proposte alternative presentate dalle opposizioni. La sua è un’assenza che pesa e non è proprio un bel segnale.”

 Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “POCO O NIENTE PER L’OCCUPAZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA”

“Nel corso delle audizioni sulla prossima manovra economica sono emerse cose molto interessanti. Per ora nessuno dei soggetti ascoltati ha espresso un parere pienamente favorevole sulle misure proposte. Quindi, non sono solo le opposizioni che si lamentano di una manovra che non risolve i problemi dell’Italia, e degli italiani, ma anche larga parte dei soggetti sociali ascoltati. Le cose che non vanno sono molte a partire dal fatto che i tanto sbandierati sostegni a famiglie e imprese non sono strutturali, c’è poi una drammatica stretta sulle pensioni, con quota 103 e la riduzione delle aliquote per i medici, gli infermieri, il personale di enti locali e le maestre d’asilo, ma soprattutto poco o niente per l’occupazione e la crescita. Eppure in Italia c’è un tema drammatico che sono i salari più bassi in Europa. Il lavoro, parola che manca nella manovra di Meloni e Giorgetti, deve tornare centrale. Il recupero del potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione, erosi da mesi di inflazione, deve essere l’assillo del governo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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CINEMA – DE CRISTOFARO (AVS): “LA CHIAMANO SPENDING REVIEW, MA SONO TAGLI LINEARI E A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI”

“La chiamano spending review, ma in realtà sono tagli e pure lineari. La Meloni presentando la manovra ha dichiarato che tutti i dicasteri devono tagliare il 5% su tutte le spese discrezionali dei loro budget per coprire la manovra. E tutti a dire brava vanno combattuti gli sprechi. Ed allora ecco che il solerte Ministro della Cultura Sangiuliano scrive al ministro Giorgetti per informarlo che si appresta a tagliare ulteriori 100 milioni dal fondo per il Cinema, oltre ai tagli già previsti dal Mef pari a circa 35 milioni, per contribuire alla causa. È la prima volta nella storia della Repubblica che un Ministro è pronto a tagliarsi da solo le risorse del suo Ministero. Una vergogna per un settore strategico che fino a ieri è stato in forte crisi a causa della pandemia. Non oso immaginare cosa taglieranno gli altri Ministri. Di sicuro ci rimetteranno i cittadini.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “RESTA LA LEGGE FORNERO, E PER LE DONNE SARA’ PIù DIFFICILE ANDARE IN PENSIONE”

“Abolizione di quota 103 sostituita da una più penalizzante quota 104, flessibilità in uscita ridotta al lumicino con l’abolizione dell’Ape sociale e Opzione Donna sostituite da un fondo con criteri più stringenti. Sulle pensioni la manovra economica penalizza le uscite flessibili e le donne. Una vera e propria stretta, e soprattutto una inversione a U per la destra, soprattutto la Lega, che sullo slogan ‘cancellare la Fornero’ ha fatto per anni campagna elettorale. Non solo, rimane la legge ‘Fornero’ che non è più il male assoluto ma viene addirittura elogiata nella Nadef presentata da Giorgetti, sempre della Lega. Il governo poi con il bonus Maroni, che premia i lavoratori in uscita a rimanere al lavoro, punta ad evitare altre uscite anticipate con buona pace di Salvini. La destra al governo si rimangia l’ennesimo cavallo di battaglia utilizzato solo per racimolare qualche voto illudendo gli italiani. Con la Meloni al governo: lavoro e pensioni povere.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni.

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MANOVRA – BONELLI / DE CRISTOFARO (AVS): “IL DUO MELONI GIORGETTI PENALIZZA LA RAI E APRE LA PORTA AI PRIVATI”

“Il duo Meloni Giorgetti penalizza la Rai. Con le nuove norme sul canone la sopravvivenza del servizio pubblico è a rischio. La manovra toglie all’azienda pubblica circa 400 milioni di euro l’anno. Tele Meloni, la nuova Rai sovranista, già in difficoltà di ascolti per le scelte sbagliate del management a trazione meloniana dopo questa scelta del governo lo sarà anche dal punto di vista economico e finanziario. Quella messa in campo dal governo è una strategia per privatizzare la Rai e regalare la più grande azienda culturale e informativa del Paese ai privati.”

Lo affermano Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro dell’Alleanza Verdi e Sinistra, componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

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MANOVRA – DE CRISTOFARO (AVS): “SOLO BONUS E NIENTE DI STRUTTURALE. IMPEDIRE ALLE CAMERE DI MIGLIORARE IL TESTO È UN COLPO ALLA DEMOCRAZIA”

“La prima vera manovra economica della Meloni è in deficit e senza prospettive per il futuro. Tanti piccoli interventi senza nessun respiro oltre il 2024. Solo bonus e niente di strutturale, ma soprattutto tanto fumo negli occhi per gli italiani. Meloni e Giorgetti presentano una manovra che non contiene niente per la crescita economica del Paese, che si dimentica di aumentare i salari e di combattere l’inflazione, vero flagello per le famiglie. L’idea poi che la manovra venga approvata dalle Camere senza emendamenti, significa impedire al Parlamento di migliorare il testo presentato. Un vero e proprio colpo alla democrazia.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Una manovra che andrebbe cambiata dall’inizio alla fine andando a colpire le tante rendite accumulate con una seria azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale e introducendo una tassazione progressiva sugli extra profitti delle imprese, dal settore energetico a quello farmaceutico. Per non parlare poi di una riforma delle accise e degli oneri di sistema sui beni energetici e carburanti. Cioè andando a prendere i soldi dove ci sono, invece di aumentare il debito sulle nuove generazioni.”

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NADEF – MAGNI (AVS): “GOVERNO INADEGUATO, NECESSARIA UNA NETTA INVERSIONE DI MARCIA. NO DI AVS A NADEF E SCOSTAMENTO”

“Il Ministro Giorgetti, presentando la Nadef del governo Meloni, ha descritto il maggiore indebitamento e lo scostamento di bilancio come una strada obbligata, attribuendo la responsabilità di questa scelta alla guerra in Ucraina e al Superbonus. Come Alleanza Verdi e Sinistra, non crediamo assolutamente che lo scostamento di bilancio sia una strada obbligata, pensiamo invece che per fronteggiare la crisi, che sta pesando in maniera insostenibile proprio sulle fasce di popolazione più fragili, con redditi bassi, spesso bassissimi, si sarebbe dovuti intervenire in tutto un altro modo. Non sarebbe stata una strada obbligata se si fosse deciso di intervenire in modo deciso sugli extra profitti delle grandi aziende dei settori energetici, farmaceutici, assicurativo, bancario. E non lo sarebbe stata se si fosse intervenuti per combattere davvero l’evasione fiscale, 100 miliardi, non spiccioli. Invece, si è deciso di premiare gli evasori, rassicurandoli con condoni e concordati fiscali, diventati ormai sistematici. La Nadef descrive una situazione di evidente difficoltà, di fronte alla quale questo Governo si sta mostrando del tutto inadeguato. Le decisioni prese paiono timide e poco efficaci. Istruzione, sanità, politiche abitative, politiche industriali, politiche e fiscalità ambientale, fonti rinnovabili: su tutto questo nell’azione di Governo non c’è nulla. Questo non è governare, è vivacchiare sperando che le cose prima o poi vadano meglio, aggiustandosi da sole. È indispensabile una netta inversione di marcia. Per questi motivi Alleanza Verdi e Sinistra voterà No alla Nadef e allo scostamento di bilancio.”

Lo afferma in Aula al Senato il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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NADEF – MAGNI (AVS): “AUMENTA IL DEBITO MA NON LA TASSA SUGLI EXTRA PROFITTI. IL GOVERNO CONDANNA IL PAESE ALL’AUSTERITY E A PAGARE SARANNO SEMPRE GLI STESSI”

“La Nadef della destra aumenta il debito pubblico del nostro Paese, e non va a prendere i soldi dove ci sono, tassando gli extra profitti di quanti in questi anni hanno fatto affari d’oro. Dicono di tagliare le tasse senza dire come verranno finanziati i servizi. Così il Governo condanna gli italiani all’austerity e tra le incertezze politiche delle guerre in corso, l’inflazione, i costi energetici che continuano a salire, gli affitti fuori controllo e i mutui insostenibili, i lavoratori e le lavoratrici, il ceto medio produttivo non ce la fanno più ad andare avanti. Altro che prudenza e realismo, a pagare sono sempre gli stessi.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, componente della commissione Bilancio del Senato, commentando l’audizione del Ministro Giorgetti.

“Il dato più preoccupante è quello relativo alla sanità e al welfare. Nella Nota di aggiornamento al Def il rapporto spesa sanitaria/Pil precipita dal 6,6% del 2023 al 6,1% nel 2026. Tagliano l’Irap senza dire come verrà finanziata la sanità. Un vero e proprio disastro, come se la pandemia non avesse insegnato nulla. Senza maggiori risorse per la sanità, senza il rinnovo dei contratti a migliaia di medici e infermieri, che infatti se ne stanno andando, si rischia di chiudere la stalla quando i buoi sono ormai scappati. Mi chiedo come in questo modo possa essere garantita a tutti i cittadini, specialmente ai più fragili, una sanità unica, universale e pubblica.”

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MANOVRA – DE CRISTOFARO (AVS): “GIORGETTI CERCA SCUSE PER UNA MANOVRA LACRIME E SANGUE”

“L’Italia governata da Meloni sta sempre peggio: il Pil cala, gli investimenti sono al palo, tutti i dati economici virano verso un peggioramento, imprese, investitori e mercati iniziano a lamentarsi. Tutti segnali di un rallentamento economico preoccupante. Per non parlare poi di lavoratori e pensionati tutti i giorni alle prese con gli aumenti che stanno erodendo salari e pensioni. A pochi giorni dalla presentazione della Nadef, importante documento di contabilità pubblica che definisce il perimetro finanziario della legge di Bilancio, la maggioranza non sa dove trovare i soldi per la prossima manovra economica e già mette le mani avanti. Il Ministro Giorgetti da giorni dice che non ci sono i soldi e incolpa di volta in volta il superbonus e l’aumento dei tassi come i maggiori responsabili di questa situazione. Una sorta di capro espiatorio. La Meloni che dall’opposizione gridava contro le politiche di austerità oggi è pronta a varare una manovra fiscale sotto il segno di tagli alla spesa pubblica e maggiori tasse.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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