All Posts Tagged: Gennaro Sangiuliano

OPEN ARMS – DE CRISTOFARO (AVS): “LA RAI SEMPRE PIù TELEMELONI”

“Se c’è da dare una mano, il direttore di Rainews24 Paolo Petrecca è sempre pronto. Meloni difende Salvini sulla vicenda Open Arms e il più meloniano in Rai manda in onda a Rainews24, 4 minuti di video di Salvini in cui si autoassolve e attacca i giudici, il tutto senza contraddittorio e mediazione giornalistica. Ormai la destra di Meloni considera la Rai di sua proprietà e la usa per difendere i suoi ministri e sodali: intervista a Sangiuliano sul tg1 sull’affaire Boccia, intervista all’avvocato di Salvini Giulia Bongiorno, senatrice Lega, su Open Arms e intervista di Vespa a Toti sull’inchiesta ligure. Un uso personale del servizio pubblico da parte del governo e l’ennesima riprova che la Rai è sempre più TeleMeloni. La Rai è allo sbando e senza governance da mesi, con la maggioranza divisa che non riesce a mettersi d’accordo nella lottizzazione del CdA. Occorre cambiare, è necessaria una riforma organica della governance della Rai nella direzione del Media freedom act per rendere indipendente il servizio pubblico dalla politica e dai partiti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della Vigilanza Rai.

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MIC – DE CRISTOFARO (AVS): “LA RIFORMA DEL TAX CREDIT E L’INTRODUZIONE DELL’INDENNITÀ DI DISCONTINUITÀ DEI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO, DEVONO ESSERE LA PRIORITÀ ASSOLUTA DELL’AGENDA DEL MINISTRO GIULI”

“Il neo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, chiarisca subito in Parlamento cosa intende fare per rilanciare la cultura del nostro Paese, evitando ulteriori danni soprattutto ad un settore cruciale come quello del cinema italiano, già compromesso dalla gestione discutibile di Sangiuliano. La riforma del Tax Credit e l’introduzione dell’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo devono diventare priorità assoluta nell’agenda del ministro. Giuli parta dall’esame delle nomine della commissione incaricata di selezionare i film da finanziare con fondi pubblici. Nomine fatte dal suo predecessore, qualche minuto prima di dimettersi, all’insegna dell’amichettismo, e dell’appartenenza al giro di Fratelli d’Italia. Sangiuliano ha gravemente danneggiato il mondo della cultura, del cinema e dello spettacolo. Basta con l’occupazione sistematica, basta con il poltronificio del governo Meloni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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SANGIULIANO – DE CRISTOFARO (AVS): “LE DIMISSIONI SONO INEVITABILI, MELONI VENGA IN PARLAMENTO”

“La scelta padronale di utilizzare il servizio pubblico come strumento per difendere il Ministro Sangiuliano ha finito per trasformarsi in uno spettacolo surreale in prima serata, suscitando più ilarità che solidarietà per le gravi vicende che coinvolgono Sangiuliano. Un boomerang comunicativo che ha portato allo tsunami della risposta. È ormai evidente che il ‘Re è nudo’: alla luce delle continue e gravi rivelazioni sul ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, risulta incomprensibile come la Premier continui a difendere l’operato del suo ministro. La Meloni prenda atto che le dimissioni di Sangiuliano sono inevitabili e lo venga a spiegare in Parlamento. Chi ricopre ruoli istituzionali dovrebbe essere un esempio di moralità e comportamenti irreprensibili. Tuttavia, è chiaro che la situazione sta sfuggendo di mano a Giorgia Meloni, il cui governo è ormai gravato dall’assoluta inadeguatezza di alcuni ministri da lei stessa scelti non sulla base di competenze e professionalità ma su quella della fedeltà assoluta al capo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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SANGIULIANO – DE CRISTOFARO (AVS): “DAL TG1 UN USO PRIVATO DEL SERVIZIO PUBBLICO E UNA SPREGIUDICATA OPERAZIONE COMUNICATIVA PER FAR PASSARE LA TESI DELL’AMANTE TRADITA E OFFESA. MELONI RISPONDA IN PARLAMENTO SULL’OPERATO DI SANGIULIANO”

“Ieri sera è successa una cosa inimmaginabile per il servizio pubblico. Il Tg1, il maggior telegiornale del servizio pubblico, oltre a vari servizi sul caso Sangiuliano-Boccia che sta mettendo in difficoltà il governo, ha mandato in onda un’intervista, concordata fin nei minimi dettagli, per permettere al ministro della Cultura di difendersi e spiegarsi. 15 minuti di intervista, fatta direttamente dal direttore Gian Marco Chiocci, tra il film di serie B e la commedia del ridicolo. Un uso privatistico del servizio pubblico, e una spregiudicata operazione comunicativa per far passare la tesi dell’amante tradita e offesa. Non lo scandalo di un esponente governativo che si porta dietro, tra riunioni riservate e incontri in giro per l’Italia, la sua amante. Per nascondere le colpe gravi di cui è accusato il ministro, è andata in onda sul Tg di maggior ascolto della Rai una sceneggiata degna di una telenovela brasiliana con pause ad effetto, lacrime e testa bassa. La Rai è sempre più TeleMeloni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Fratelli d’Italia continua ad inanellare disastri, prosegue il capogruppo di AVS. La prima fu la ministra del Turismo Daniela Santanchè, che deve rispondere di truffa aggravata, falso in bilancio e corruzione. Poi le gaffe dell’ex cognato ministro Lollobrigida che tra ‘sostituzione etnica’ e i ‘poveri mangiano meglio dei ricchi’ verrà ricordato per aver fatto il miracolo di fermare un treno Freccia Rossa in una stazione dove di solito non ferma per i suoi comodi. Infine il capodanno da far west tra il sottosegretario Delmastro, quello che passava al suo coinquilino Donzelli carte riservate su Cospito nel tinello della loro casa in affitto, i suoi agenti della scorta della Polizia penitenziaria e il collega di partito Pozzolo che per poco non finiva in tragedia. La Meloni deve rendere conto in Parlamento dell’operato del suo ministro, deve spiegare perché ha rifiutato le dimissioni del ministro, deve dire al paese che questi comportamenti sono inaccettabili e che per questo il suo amico Sangiuliano deve essere sostituito. Per il suo bene e per il bene del paese, che non può essere rappresentato da un ministro inadeguato, e non solo per il caso Boccia.”

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MIC – DE CRISTOFARO (AVS): “SANGIULIANO NON CI HA CONVINTO, NON È PIù TOLLERABILE LA SUA PRESENZA AL GOVERNO”

“Non so se il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano abbia convinto la Premier Giorgia Meloni, perché per quanto ci riguarda non ci ha minimamente convinto. Le spiegazioni date alla Meloni, riportate dai giornali, lasciano ancora troppi dubbi su questa vicenda. Sangiuliano giura alla Meloni che il ministero non ha pagato un euro per la signora Boccia e la Presidente del Consiglio si accontenta. E se avessero pagato le amministrazioni locali che hanno ospitato il ministro e il suo staff? Ci sarebbe differenza, la Meloni sarebbe contenta lo stesso? Quelli non sono soldi pubblici? La Meloni, già in difficoltà per la Santanchè e alle prese con la sostituzione di Fitto, non può derubricare questa vicenda a gossip. Ormai siamo al teatrino che farebbe addirittura ridere se non coprisse di vergogna le istituzioni. La difesa d’ufficio della Meloni non regge e la difesa affannata di Sangiuliano si sta rivelando pura fuffa che non sta in piedi. Il ministro della Cultura si sarebbe dovuto dimettere da tempo, questa volta ha superato davvero il segno. Non è più tollerabile la sua presenza al governo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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MIC – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI SI ASSUMA LA RESPONSABILITÀ E SOSTITUISCA SANGIULIANO”

“La vicenda in cui è coinvolto il ministro della Cultura Sangiuliano sta assumendo contorni sempre più imbarazzanti. Il ministro ci sta facendo rimpiangere perfino le sue famose gaffe. A questo punto è necessario che la Meloni si assuma la responsabilità di sostituire Sangiuliano, perché le spiegazioni e i chiarimenti forniti si stanno rivelando fragili come un castello di carte. E anche la difesa d’ufficio della Presidente del Consiglio non regge più. In gioco ci sono la trasparenza e l’integrità delle Istituzioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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CODICE SPETTACOLO – MAGNI (AVS): “IL NO ALLA PROROGA METTE IN GINOCCHIO MIGLIAIA DI LAVORATORI E LE LORO FAMIGLIE”

“I lavoratori dello spettacolo attendono da anni una seria riforma del settore, ma il governo Meloni, con la scusa di una elaborazione più approfondita, rinvia ad agosto 2025 le attese di un intero settore. Un rinvio che metterà in ginocchio migliaia di lavoratori e lavoratrici, già piegati dalla crisi. Per l’ennesima volta il Governo manca l’obiettivo, dimenticando che le lavoratrici e i lavoratori, che vivono nella precarietà e nell’incertezza, aspettano quelle norme da troppo tempo. Il governo sposta di un anno l’approvazione di regole certe e diritti per le fondazioni lirico-sinfoniche, il teatro, la musica, la danza, gli spettacoli viaggianti, le attività circensi e i contratti di lavoro. Ma anche l’equo compenso per i lavoratori autonomi, il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità, e soprattutto, l’introduzione di un’indennità di discontinuità strutturale e permanente per i lavoratori dello spettacolo. La Meloni e Sangiuliano non sono stati in grado di dare risposte a questo settore, colpevolmente. La riforma per garantire più sicurezza e stabilità resta ora solo un miraggio, grazie alla destra di governo, incapace di risolvere i problemi degli italiani. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo provvedimento che affossa per altri 12 mesi la speranza di un lavoro stabile e dignitoso.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PREMIO STREGA – DE CRISTOFARO (AVS): “L’ASSENZA DI SANGIULIANO È GRAVE, NON È IN GRADO DI RAPPRESENTARE LA CULTURA ITALIANA”

 

“Un ministro della Cultura che diserta il premio Strega non si era mai visto. È molto grave che il Ministro Sangiuliano non si sia presentato alla serata di assegnazione del Premio Strega, evento centrale del patrimonio culturale italiano. Una totale mancanza di rispetto per il mondo del libro. La gaffe dello scorso anno allo Strega sui finalisti non letti, i recenti fischi a Taormina, le ripetute brutte figure ci dicono che il ministro Sangiuliano non è in grado di rappresentare in maniera adeguata la cultura italiana. Il mondo della cultura richiede rispetto e attenzione e l’assenza ad eventi di questa rilevanza, oltre a Sangiuliano non è andato neanche il commissario governativo per la Buchmesse di Francoforte, Mauro Mazza, denota una totale mancanza di impegno e di sensibilità verso il mondo letterario e artistico del nostro Paese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SPIEGAZIONE DELL’AZIENDA SULLA SOSTITUZIONE DEI FISCHI CON GLI APPLAUSI NON STA IN PIEDI, LA COLPA È DI CHI NON HA CONTROLLATO E HA MANDATO IN ONDA.

“Ormai abbiamo superato TeleMeloni, siamo a Teleregime. Il servizio pubblico è piegato agli interessi della maggioranza. La sostituzione dei fischi al ministro Sangiuliano con gli applausi alla serata di premiazione del Taobuk – Taormina International Book Festival, andata in onda in registrata ieri sera su Rai1, è gravissima. Saltata anche la contestazione al Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani mentre esprimeva la sua stima per Sangiuliano. Vera e propria censura di regime.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Come è possibile che la Rai non si sia accorta prima della messa in onda che il video era stato modificato, visto che è stato mandato in onda dopo la fine del festival? Come è possibile che la più grande azienda culturale del Paese, azienda di servizio pubblico, acquisti a scatola chiusa un video e lo metta in onda senza averlo visionato prima? La motivazione data dalla Rai non sta in piedi. La colpa è dell’azienda che non ha controllato ed è una colpa grave su cui gli attuali vertici Rai dovranno dare ampie spiegazioni in commissione di Vigilanza Rai.”

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CINEMA – MAGNI (AVS): “LE POLITICHE DI SANGIULIANO METTONO IN DIFFICOLTÀ IL COMPARTO. IL GOVERNO MELONI DIMENTICA I LAVORATORI”

“Sosteniamo le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo che oggi stanno manifestando per portare all’attenzione la drammatica situazione che sta vivendo il comparto cineaudiovisivo. Le produzioni nazionali sono ferme al palo e l’intero comparto audiovisivo è da tempo in ginocchio. Una situazione insostenibile per i lavoratori e le lavoratrici che si ritrovano senza lavoro e senza prospettive per il futuro. Questi lavoratori sono stati totalmente dimenticati dal governo Meloni. Le modifiche volute dal Ministro Sangiuliano alla legge sul cinema, invece di correggere colpiscono al cuore la produzione cinematografica, creando un’accozzaglia normativa incomprensibile. È ora di dire basta: i ritardi nell’emissione dei decreti stanno bloccando tutto e a pagare sono sempre i lavoratori. Per far ripartire un comparto importantissimo la norma sul tax credit deve essere approvata in fretta per permettere all’intero settore di tornare rapidamente in una fase produttiva, serve poi un nuovo sistema di ammortizzatori sociali e il rinnovo contrattuale, fermo da troppo tempo. Il cinema, le produzioni audiovisive sono una delle eccellenze italiane che tutto il mondo ci invidia. Ma per far sognare gli spettatori sono necessarie le maestranze, gli elettricisti, i macchinisti, gli attrezzisti. Senza il loro lavoro non sogna nessuno.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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