All Posts Tagged: Gaza

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “SITUAZIONE AL LIMITE, SI DEVE FERMARE NETANYAHU PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”

 

“La situazione in Medio Oriente è arrivata al limite. Il quadro peggiora di ora in ora e l’annuncio di una nuova operazione israeliana nel territorio libanese potrebbe essere la miccia che fa esplodere tutto. L’allargamento del conflitto al Libano è assolutamente da scongiurare. Rischiamo una catastrofe non solo regionale. Basta indulgenze verso il governo israeliano e le operazioni militari mirate. La comunità internazionale usi tutti i mezzi, compreso lo stop all’export verso Israele di tutti i prodotti a partire dalle armi, per fermare questa escalation. L’Ue, la comunità internazionale fermi il premier israeliano Benjamin Netanyahu e la sua politica di guerra e faccia sentire la propria voce affinché si arrestino le armi e si arrivi ad una pace duratura in tutta l’area mediorientale. Occorre fermare Netanyahu prima che sia troppo tardi.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

Approfondisci

GAZA – DE CRISTOFARO (AVS): “NETANYAHU È UN CRIMINALE DI GUERRA”

“Il primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu è un criminale di guerra e come tale va trattato. Quello che sta avvenendo a Gaza è inaccettabile. A Gaza è in atto una carneficina contro la popolazione civile palestinese. L’attacco contro la scuola dell’Onu è gravissimo e va condannato con forza da tutta la comunità internazionale. Ma la semplice condanna non basta più, occorre fermare questa strage quotidiana, e arrivare il prima possibile ad un cessate il fuoco. Per l’esercito israeliano tutto è un obiettivo. Scuole, ospedali, rifugi per sfollati sono bombardati sistematicamente con conseguenti perdite civili e di operatori umanitari. La scuola delle Nazioni Unite, rifugio per migliaia di persone, nel corso di questa guerra è stata bombardata ben cinque volte. Cinque volte, una cosa assurda. Ogni giorno a Gaza non vengono rispettate le regole del diritto internazionale umanitario. È ora di dire basta.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del Gruppo Misto di palazzo Madama.

Approfondisci

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SITUAZIONE È SEMPRE PIù INSOSTENIBILE, BISOGNA FERMARE NETANYAHU”

“La guerra in Medio Oriente non accenna a terminare. Israele continua ad attaccare sia Gaza e la Cisgiordania che i paesi vicini con la scusa di colpire Hamas. Questa situazione sta diventando sempre più insostenibile. Il premier israeliano continua con la sua politica divisiva incurante degli effetti destabilizzanti su tutta l’area mediorientale. Così non si sconfigge Hamas, in questo modo si corre il rischio di rafforzarla e di penalizzare la dirigenza e il popolo palestinese. Occorre fermare Netanyahu. Il governo israeliano è il maggior ostacolo all’avvio del processo di pace in Medio Oriente. L’Ue si deve svegliare e fermare questa escalation usando tutti mezzi, comprese le sanzioni e lo stop alla vendita delle armi a Israele. Solo così si potrà avviare quel percorso che porti ad una pace duratura e ai due Popoli due Stati. Processo non più rinviabile.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO IN PALESTINA, DOPO GAZA CI PREOCCUPA L’ATTACCO IN CISGIORDANIA”

“Dopo Gaza la Cisgiordania. Israele continua la gravissima violazione delle convenzioni internazionali. E continua la guerra ai palestinesi. Ormai abbiamo superato abbondantemente il diritto alla difesa, siamo all’aggressione sistematica contro i palestinesi. Quanto avvenuto il 7 ottobre scorso non può essere la foglia di fico usata da Israele per tenere ancora di più sotto scacco un popolo. L’operazione in Cisgiordania preoccupa per l’escalation di violenza che ha causato la morte di decine di vittime palestinesi e la distruzione di infrastrutture civili in 48 ore. Occorre un cessate il fuoco immediato che permetta il ritorno a Gaza delle organizzazioni umanitarie, ONU in testa, per risolvere la crisi sanitaria devastante e dare alla popolazione civile, ormai stremata da 10 mesi di guerra, una prospettiva di pace. La comunità internazionale la smetta di girarsi dall’altra parte e usi tutti i mezzi, stop vendita armi e sanzioni, per fermare questo massacro di civili innocenti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “FERMARE NETANYAHU”

“L’attacco israeliano a Rafah è sbagliato, un crimine contro civili indifesi. La popolazione palestinese sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane e di futuro. La situazione a Gaza e in Cisgiordania è al limite. Oggi è più che mai necessario che tacciano le armi e si arrivi ad una soluzione che fermi la guerra e liberi gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. L’Europa e la comunità internazionale devono intervenire immediatamente e fermare questa escalation, il cui principale responsabile è il Primo Ministro israeliano. Il governo israeliano in carica, e il suo premier, sono oggi i maggiori ostacoli alla pace in Medio Oriente. Occorre fermare Netanyahu prima che sia troppo tardi. Il premier israeliano, in difficoltà politica, pensa solo alla guerra. Non si sconfigge in questo modo Hamas, anzi, si corre il rischio di rafforzarla. Solo fermando Netanyahu si potrà finalmente avviare quel necessario processo di pace in Medio Oriente per arrivare ai due Popoli due Stati.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE L’IPOTESI DELL’ATTACCO ISRAELIANO A RAFAH”

“L’ipotesi che Israele possa attaccare Rafah, nel sud della striscia di Gaza, è grave e desta molta preoccupazione. Costringere oltre un milione di palestinesi già sfollati a Rafah da zone diverse della Striscia a evacuare al buio, senza una destinazione sicura, è inumano, illegale e le conseguenze sulla popolazione, in particolare su anziani, donne e bambini sarebbero tragiche. La situazione a Gaza e in Cisgiordania è al limite e questo nuovo possibile attacco israeliano certo non tranquillizza l’area, anzi. È in atto un peggioramento della situazione sul campo che rischia di portarci ad una escalation del conflitto dalle conseguenze inimmaginabili. Oggi è più che mai necessario che tacciano le armi e si arrivi ad una soluzione che fermi la guerra e liberi gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Il Primo ministro israeliano Netanyahu è il responsabile di questa nuova escalation che non porterà al cessate il fuoco e meno che meno alla nascita di due stati autonomi. Solo fermando Netanyahu si potranno avere delle speranze di pace in Medio Oriente.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

MO – DE CRISTOFARO (AVS): “UN GIORNO IMPORTANTE PER LA PACE, TUTTI RISPETTINO LA RISOLUZIONE”

“Oggi è un giorno importante per la pace: il consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco immediato e duraturo durante il Ramadan, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e sottolinea la necessità di aumentare il flusso degli aiuti umanitari e di proteggere i civili. Finalmente un atto della comunità internazionale, un primo passo importante per far cessare la guerra a Gaza, evitare ulteriori vittime civili e far arrivare gli aiuti umanitari. Ora tutti rispettino la risoluzione Onu.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

 

Approfondisci

UE – DE CRISTOFARO (AVS): “STOP ALLE ARMI ALL’UCRAINA E CESSATE IL FUOCO A GAZA”

“Negli ultimi giorni i venti di guerra hanno preso a soffiare con un’intensità e una drammaticità maggiore. Il presidente Macron che parla della possibilità di inviare truppe di terra Nato a combattere contro la Russia. Putin che risponde minacciando l’utilizzo di armi atomiche. La guerra, che la nostra Costituzione ripudia, è tornata ad essere una minaccia incombente e la corsa al riarmo diventa la principale delle opzioni in campo. Tajani ha risposto alle ipotesi belliche con giusta fermezza, e ha fatto bene. Però non basta dire che siamo contro l’escalation, se poi non si fa nulla per impedirla. L’Europa e l’Occidente non hanno mai cercato una trattativa, anzi all’inizio del conflitto hanno tifato per la vittoria militare ucraina. Trattare, invece, significa cambiare strada, svolgere un ruolo politico. Proprio quello che è completamente mancato in questi due anni. Serve un segnale politico che non equivalga ad una resa ma ad un’assunzione di responsabilità. Per cambiare strada bisogna smettere di inviare armi all’Ucraina.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Se un atto del genere lo facesse l’Italia, paese fondatore della Ue, avrebbe un significato importante non solo per l’Ucraina ma anche per il Medio Oriente. La catastrofe umanitaria in corso a Gaza chiede un cessate il fuoco immediato. È necessario prendere un’iniziativa. L’accordo di associazione tra Ue e Israele si basa sul rispetto dei diritti umani. Se non si fermeranno gli attacchi contro la Striscia di Gaza, se non ci saranno chiare garanzie sulla cessazione della violazione dei diritti umani ai danni della popolazione civile palestinese, quell’accordo va sospeso e vanno immaginate misure sanzionatorie. Ma, soprattutto, va presa in seria considerazione l’invio a Gaza di una forza di Interposizione, di osservazione internazionale e di supporto umanitario sotto l’egida dell’Onu. Per fare tutto questo serve un ruolo politico. Basta accettare le regole di un gioco suicida. Si tolga la parola alle bombe, ai droni, agli eserciti e si restituisca all’azione diplomatica. Ma, soprattutto, l’Ue ritrovi un’autorità politica e strategica, unica condizione possibile per un suo rinnovato protagonismo. Un protagonismo che non è quello di promettere miliardi di euro al dittatore egiziano che da anni irride l’Italia negando verità e giustizia per Giulio Regeni. Un tradimento a quella che la destra ama chiamare ‘Nazione’. Si chiamano patrioti ma hanno umiliato l’Italia.”

Approfondisci

MISSIONI – DE CRISTOFARO (AVS): “ASPIDES POTENZIALMENTE OFFENSIVA. ALLEANZA VERDI E SINISTRA VOTA NO”

“Sulle missioni internazionali e in particolare sulla nuova missione in Mar Rosso il coinvolgimento del Parlamento è stato a dir poco insufficiente. Abbiamo rischiato di discutere di questa missione senza neanche passare dalla Commissione Esteri e, solo grazie alle opposizioni, questo passaggio c’è stato. La missione Aspides viene presentata, sin dal nome, come una missione prevalentemente difensiva. In realtà contiene molti elementi di ambiguità, di forte preoccupazione e rischia sul campo, in un contesto di guerra, di cambiare natura. C’è il rischio, molto concreto, che il nostro paese possa rimanere coinvolto in una escalation militare decisa altrove. Rischio sottovalutato dal governo italiano. Alleanza Verdi e Sinistra è favorevole alla missione civile Euam Ukraine e alla missione Levante, mentre è contraria alla missione Aspides e vota contro.”

Lo afferma in aula a Palazzo Madama il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

“Ogni giorno che passa, il mondo precipita sempre più nell’incubo di una guerra globale, come dimostrano il conflitto in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente. Conflitti diversi che hanno in comune la stessa rinuncia della comunità internazionale a cercare soluzioni diverse dal ricorso alle armi. Una grave assenza di strategia diplomatica dei paesi occidentali che fa il paio con la rinuncia dell’Europa a svolgere un ruolo politico. In Yemen è in atto una guerra civile da dieci anni. Una guerra che ha provocato migliaia di morti nell’indifferenza della comunità internazionale più attenta a vendere armi, con le imprese del nostro paese in prima fila, che a tutelare civili inermi. L’operazione Aspides non si può considerare solo difensiva, è priva del mandato delle Nazioni Unite e nasce senza che sia tentata una strada politica e diplomatica per proteggere la navigazione dei mercantili in transito nel Mar Rosso. Noi crediamo che il rischio escalation sia altissimo, una escalation che può favorire un ulteriore allargamento globale del conflitto. Si torni a svolgere un ruolo politico, si fermi l’orrenda strage a Gaza, cessi il fuoco immediatamente. Questo dovrebbe fare la politica, questo dovrebbe fare l’Italia.”

Approfondisci

SANREMO – DE CRISTOFARO (AVS): “L’AD SERGIO DOVREBBE DIMETTERSI. IL SERVIZIO PUBBLICO È LA CASSA DI RISONANZA DEL GOVERNO E DELLA MAGGIORANZA”

“In TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione. Tutto quello che disturba il manovratore in Rai deve essere messo a tacere. Il telespettatore non deve sapere o essere informato. Quanto successo è un inaccettabile tentativo di mettere il bavaglio a un giovane artista, Ghali, che ha avuto la sola colpa di dire ‘stop genocidio a Gaza’ dal palco di Sanremo. E anche l’episodio a Domenica In, dove è stato silenziato il cantante Dargen D’Amico, perché ha osato parlare di migranti, è davvero inquietante e la dice lunga su cosa è diventata la più grande azienda culturale italiana in mano ai fratelli e alle sorelle d’Italia. L’Amministratore Delegato della Rai Roberto Sergio dovrebbe dimettersi per aver scritto la nota Rai in cui solidarizza solo ed esclusivamente con Israele, senza citare le decine di migliaia di morti palestinesi. Quella non è sicuramente una corretta informazione. TeleMeloni mal sopporta il libero pensiero e la libertà di parola. Il servizio pubblico è diventato la cassa di risonanza delle posizioni del Governo Meloni e della maggioranza.”

Lo ha affermato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

Approfondisci