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PONTE SULLO STRETTO – AURORA FLORIDIA (AVS): “SALVINI SMENTITO DALLA MAGGIORANZA. APPALTI NEL 2024 SONO L’ENNESIMO SPOT ELETTORALE”

“Sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina c’è un bel po’ di confusione nel governo e nella maggioranza. Salvini, che della costruzione del Ponte ha fatto il suo principale spot elettorale, continua con la propaganda sull’avvio dei lavori nel 2024. Peccato che venga puntualmente smentito dalla sua maggioranza, perché mancano i fondi. Oggi sono il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, che dubita possano partire gli appalti proprio nel 2024, e l’alleato Lupi, che invita la maggioranza a concentrare le risorse della prossima manovra su famiglie e imprese. Siamo alle solite, Salvini le spara grosse su quest’opera, e la maggioranza frena. Il Ponte sullo Stretto di Messina non solo è un’opera faraonica e inutile ma, è soprattutto insostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Qualcuno fermi Salvini e gli dica che le priorità dell’Italia sono altre.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

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RDC – MAGNI (AVS): “LA QUESTIONE SOCIALE È ESPLOSIVA. IL GOVERNO VENGA IN AULA A RIFERIRE”

“La questione sociale nel nostro Paese è arrivata a un limite pericoloso, è una bomba che sta per esplodere. La destra combatte i poveri e non la povertà. Se si toglie una misura universale, come il Rdc, per sostituirla con una misura selettiva e irrisoria, da ‘fame’, bisogna aspettarsi quanto meno la protesta di chi si trova in condizioni economiche drammatiche. Adesso il peso è tutto sulle spalle della rete dei servizi sociali dei Comuni che devono quotidianamente misurarsi con il disagio crescente. E non si può pensare di risolvere la questione, istituendo, magari per vendetta, l’ennesima commissione d’inchiesta, questa volta sui mancati controlli al reddito di cittadinanza, così come propone Fratelli d’Italia. Il governo Meloni sta facendo la guerra alle fasce più deboli della popolazione, forte di una narrazione sbagliata sul Reddito di cittadinanza, e finge di non capire che ‘i nuovi poveri’ sono anche i lavoratori precari e con stipendi bassi. La maschera della destra sociale è ormai caduta, le politiche del governo Meloni aumentano le disuguaglianze e la disperazione. Il governo deve venire immediatamente in Aula a riferire sul Reddito di cittadinanza.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “TRA LEGA E FDI SCAMBIO TRA AUTONOMIA DIFFERENZIATA E PREMIERATO”

“Oggi in Aula è emerso chiaro e tondo che tra la Lega e Fratelli d’Italia c’è un patto, uno scambio tra Autonomia Differenziata e premierato. L’Odg presentato dai capigruppo di maggioranza mette nero su bianco il patto: FdI ha dubbi sull’Autonomia e la Lega sul premierato e allora via allo scambio. A te la divisione dell’Italia e a me il voto o l’elezione diretta del presidente del consiglio. Due rilevantissime questioni per il Paese, vengono trattate neanche fossimo al mercato delle vacche. La discussione di oggi almeno ha il pregio di squarciare il velo dell’ipocrisia della maggioranza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL SALARIO MINIMO È ASSISTENZIALISMO? MUSUMECI PRIMA DI PARLARE SI INFORMI”

“Musumeci prima di parlare si dovrebbe informare. Tacciare il salario minimo come assistenzialismo dimostra l’ignoranza e la scarsa preparazione del ministro di Fratelli d’Italia. Stesso discorso per Tajani che per attaccare il salario minimo ha rispolverato addirittura l’Unione Sovietica. Assistenzialismo e comunismo due cavalli di battaglia sempre utili quando non si hanno altri argomenti. Dalla destra una battaglia tutta ideologica contro questa norma che serve per ridare dignità al lavoro, ai lavoratori e alle lavoratrici e sostenere la contrattazione. Un salario minimo a 9 euro, al di sotto del quale non si può andare, è un modo per combattere le diseguaglianze e il lavoro povero. Il lavoro va pagato in maniera dignitosa e questo non è assistenzialismo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MESSINA DENARO – DE CRISTOFARO (AVS): “FA IMPRESSIONE LA RETORICA ANTIMAFIA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI FDI ARRESTATO, NON SERVONO BELLE PAROLE, MA COMPORTAMENTI CONCRETI. COME FA IMPRESSIONE CHE NEI TG RAI SIA SPARITO IL PARTITO DI APPARTENENZA”

“Fa davvero impressione che al consigliere comunale di Fratelli d’Italia arrestato a Mazara del Vallo non mancasse la retorica antimafia, e poi nella realtà ben altri fossero i comportamenti. Una classe politica che dice solo belle parole non serve a nulla, per aiutare l’Italia serve etica e cultura della legalità nei fatti. Come fa impressione il fatto che nei tg della Rai si parli solo di ‘consigliere comunale di Mazara’ o ‘politico di Mazara’, e tutti, guarda un po’, abbiano dimenticato il partito di appartenenza: dimenticanza, ossequio oppure ordine di servizio? Forse in Vigilanza qualcuno dovrà spiegare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato, componente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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GOVERNO – DE CRISTOFARO (AVS): “COLLEZIONANO IMPUTAZIONI E ATTACCANO LA MAGISTRATURA PER DIFENDERSI”

“Collezionano imputazioni e attaccano la magistratura per difendersi. Uno schema già visto e sperimentato con Berlusconi. E non lo fanno mai a viso aperto. Però il nervo è scoperto. Prima la Santanchè che ha giurato in Senato di non sapere, ma che in realtà è iscritta da mesi nel registro degli indagati per bancarotta e falso in bilancio, poi il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio nella vicenda dell’anarchico Cospito. Entrambi di Fratelli d’Italia, entrambi al governo. Chiediamo da tempo le dimissioni del sottosegretario e ora della ministra Santanché perché i loro comportamenti sono assolutamente incompatibili con ruoli di governo. La maggioranza fa quadrato in loro difesa, incurante di semplici regole condivise, che in qualsiasi democrazia compiuta determinano dimissioni volontarie in attesa che si faccia chiarezza. Le sentenze le emettono i tribunali e la giustizia farà il suo corso per tutti e due, ma alla politica spetta il compito di evidenziare l’opportunità e l’incompatibilità di certi comportamenti con il ruolo istituzionale che si ricopre. La Meloni chieda a entrambi un gesto di decenza politica: le dimissioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “CHIARISCA O DIMISSIONI, SE NON INTERVIENE MELONI, LE OPPOSIZIONI PRESENTINO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA”

“Le accuse mosse da Report contro la ministra Santanchè sono gravissime e meritano una risposta immediata. La Ministra non può trincerarsi dietro al fatto che ha dato mandato ai suoi legali, deve rispondere in Parlamento o dimettersi. Se non lo facesse dovrebbe essere Meloni a prendere un’iniziativa. In caso contrario le opposizioni dovrebbero presentare una mozione di sfiducia individuale alla ministra.”

Lo afferma il capogruppo dell’alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “DA ANTIGONE UNA FOTOGRAFIA SPIETATA DELLE CARCERI ITALIANE. NON SI DEVE TOCCARE IL REATO DI TORTURA”

“Anche quest’anno l’associazione Antigone, nel 19mo rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, fa una fotografia spietata delle carceri italiane e delle disumane condizioni dei detenuti e delle detenute: sovraffollamento, spazi al limite della decenza, suicidi e autolesionismo, pochi agenti e operatori rispetto ai detenuti, formazione professionale quasi inesistente e zero lavoro. Un enorme lavoro fatto con competenza che spero il ministro Nordio valorizzi. Ma la cosa più preoccupante e inquietante è l’alto numero di violenze in carcere, sono 13 i procedimenti e i processi per presunte violenze e torture avvenute negli istituti di pena di Ivrea, Modena, Viterbo, Monza, Torino, San Gimignano, Santa Maria Capua a Vetere, Palermo, Nuoro, Bari e Salerno. Un giro d’Italia di violenze e torture. A fronte di queste violenze oggi il reato di tortura viene contestato dai partiti che sostengono il Governo Meloni, Fratelli d’Italia in testa, con proposte di abolizione o di modifica del reato. La destra lancia così un messaggio devastante sul piano culturale. I recenti fatti di Milano e Livorno, dove pubblici ufficiali hanno abusato della violenza, ci confermano che nessun passo indietro sul reato di tortura è possibile. In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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DIRITTI – REATO DI TORTURA, UNA LEGGE DI CIVILTA’

REATO DI TORTURA, UNA LEGGE DI CIVILTA’.

INCONTRO PUBBLICO. CUCCHI, DE CRISTOFARO, MANCONI, NOURY

Il reato di tortura, che oggi la destra vuole mettere in discussione, è una novità degli ultimi anni del Codice penale italiano. Approvata solo dal 2017 è una legge che rende il nostro paese più civile e in sintonia con le altre democrazie europee. Eppure Fratelli d’Italia ha presentato una legge per abrogarla. Occorre fermare questa destra autoritaria e illiberale che vuole cancellare il reato di tortura riportando indietro il nostro paese. Un progetto che le forze democratiche e di sinistra devono contrastare e respingere per costruire una società più giusta, civile e solidale.

Sinistra Italiana e Alleanza Verdi e Sinistra hanno organizzato per domani giovedì 25 maggio alle ore 18 in Piazza Testaccio a Roma un confronto pubblico dal titolo ‘Reato di tortura: una legge di civiltà’ con la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, Peppe De Cristofaro, capog

ruppo AVS Senato; i rappresentanti delle principali organizzazioni che si battono per i diritti umani come Luigi Manconi, presidente A buon diritto; Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia; Andrea Costa, presidente Baobab experience; Patrizio Gonnella, presidente Antigone; Gianluca Peciola, attivista diritti umani.

 

 

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FASCISMO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL SEGRETARIO DI LAVELLO DI FDI, CANDIDATO ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE, SI DEFINISCE FASCISTA. MELONI E FDI NON HANNO NULLA DA DIRE?”

“Mi è stato segnalato che il segretario Fdi  di Lavello in provincia di Potenza, candidato pure alle prossime amministrative si presentava pubblicamente cosi nel 2014: “sono  razzista, nazionalsocialista. Sono nazista. Per i parassiti, ladri, ubriaconi un solo posto è adatto per voi, ed è molto caldo”, un richiamo evidente ai forni crematori. E cosi via negli anni. Ma la presidente Meloni e i dirigenti di Fratelli d’Italia non hanno nulla da dire? Tutto normale che un personaggio simile rappresenti il suo partito? Forse allontanarlo, sospenderlo sarebbe un favore alla democrazia di questo Paese. Aspettiamo risposta.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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