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25 APRILE – CUCCHI (AVS): “FESTA DELLA LIBERAZIONE, FESTA DI TUTTI NOI”

“Quest’anno ho voluto partecipare alla celebrazione della festa della Liberazione nel luogo esatto dove venne sfondata dagli alleati la linea gotica nel settore adriatico.
Al cimitero militare di Montecchio ho atteso l’arrivo del corteo con in testa tutti i Sindaci del territorio.
Quelle 582 lapidi con incisi nomi di giovani canadesi, britannici, sudafricani ed alcuni ignoti, sono una delle tantissime testimonianze sparse per tutto il Paese che non vanno mai dimenticate.
Ho provato tanta emozione ascoltando le parole del Sindaco Rossi di Montelabbate che ha voluto invitarci, del Sindaco Ucchielli di Vallefoglia e dei rappresentanti di ANCR ed ANPI.
Sono molto orgogliosa di aver potuto cosi celebrare in questa terra marchigiana, che sento molto mia, la festa del 25 aprile, la festa della Liberazione. La festa di tutti noi.”
Lo scrive sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
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25 APRILE – DE CRISTOFARO (AVS): “NO ALLA MOZIONE DI MAGGIORANZA. LA FESTA DELLA LIBERAZIONE NON È UNA SEMPLICE RICORRENZA, MA UN PILASTRO DELL’ITALIA REPUBBLICANA”

“Voteremo a favore della mozione delle opposizioni e contro quella della maggioranza. E lo faremo perché le parole pronunciate dalla senatrice a vita Liliana Segre nel primo giorno di legislatura sono una pietra miliare e temo che non siano state comprese e assimilate come meritano. Quelle parole indicano una strada per superare lacerazioni che non sono mai state superate del tutto e continuano a inquinare la dialettica democratica di questo Paese. Ci sono date che non sono solo semplicemente ricorrenze ma devono essere vissute come riti fondativi di una Repubblica basata su valori che tutti condividono: la Festa della Liberazione, la festa dei lavoratori e delle lavoratrici, la festa della Repubblica. Non sono ricorrenze qualsiasi: sono i pilastri su cui si basa la nostra Repubblica democratica. Quei valori possono e devono accomunare, non dividere e contrapporre.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

“Però è necessario che ci siano limpida chiarezza e massimo rispetto per la verità storica. Quelle date sono così importanti proprio perché racchiudono e sintetizzano l’eredità di un’esperienza storica che non può essere edulcorata, contraffatta, non può essere raccontata da ciascuno a modo suo, prosegue De Cristofaro. Il dovere delle istituzioni è farlo garantendo il rispetto per la verità storica. Purtroppo questo compito il presidente del Senato non ha saputo e voluto assolverlo. Le parole pronunciate in occasione dell’anniversario dell’orrendo massacro nazista delle Fosse Ardeatine, hanno offeso la verità storica e hanno offeso gli italiani. Tutti gli italiani. La Russa si è scusato ma in casi come questo non bastano le parole sono necessari dei fatti, dei gesti. La Roma delle Fosse Ardeatine, era la Roma occupata dal brutale esercito di Hitler e dai collaborazionisti fascisti italiani schierati con l’invasore, come ha ricordato il Presidente Mattarella. I partigiani imbracciarono le armi perché non volevano che la libertà dell’Italia fosse solo un regalo degli eserciti alleati. La posta in gioco era la dignità e l’onore dell’Italia, la sua possibilità di diventare padrona del proprio destino democratico. Anche dall’altra parte ci furono molti che combatterono dalla parte sbagliata per un malinteso ma sincero senso dell’onore. Ma questa consapevolezza non cambia il senso delle cose e della storia: furono solo i partigiani a riscattare l’onore e la dignità di tutto il Paese. Questa è la verità storica e non la si può addomesticare.”

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