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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “NORME DISOMOGENEE DEL TUTTO INSUFFICIENTI, MARCHETTE SENZA UN FILO CONDUTTORE. NULLA DI QUESTO PROVVEDIMENTO CI AVVICINA AL FUTURO”

“Il Dl Omnibus è un provvedimento che proprio non ci piace. Una serie di norme disomogenee del tutto insufficienti, marchette senza un filo conduttore inutili a risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani onesti. Il Governo Meloni, governo dei condoni, per incentivare al concordato biennale propone un beneficio d’imposta per il periodo 2018-2022, un condono tombale che rappresenta un fallimento nella lotta all’evasione fiscale. Interventi di questo tipo sono un messaggio chiaro ai furbetti delle imposte: continuate a evadere, tanto prima o poi ci sarà una nuova sanatoria. Per di più questo condono ha un costo di circa 986 milioni in 5 anni. Oltre al danno la beffa.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“La maggioranza ha lavorato per peggiorare un testo che di suo era già impresentabile. L’idea sbagliata che la destra ha della famiglia è ben rappresentata dal bonus Natale, una misura una tantum da 100 euro, che andrà solo ad alcune famiglie e non a tutte. Per la destra ottieni il bonus se hai la moglie e i figli a carico. Se non ce li hai, affari tuoi. Peccato che le politiche per la natalità non si affrontano con i bonus o a pezzetti. Ma la cosa più grave è sempre la stessa, la totale assenza di politiche concrete e strutturali per affrontare le vere emergenze che attanagliano il Paese, come la riduzione delle diseguaglianze, l’aumento degli stipendi, il sostegno alle piccole e medie imprese, misure per la crescita. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro, perché nulla di questo provvedimento ci avvicina al futuro, soprattutto in termini di transizione ecologica, che resta una priorità non più rimandabile.”

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “UN DECRETO PICCOLO PICCOLO CHE NON RISPONDE ALLA PRIORITÀ DEL PAESE”

“Questo decreto non ci piace. Non ci piace a partire dal nome che, la stessa maggioranza, senza remore, ha chiamato decreto Omnibus, dichiarando apertamente l’eterogeneità del contenuto ma, soprattutto, infischiandosene dei limiti costituzionali alla decretazione d’urgenza e dei moniti del Presidente Mattarella. Non ci piacciono le misure contenute in questo decreto, perché dentro c’è di tutto un po’, dall’ennesima sanatoria al salva calcio, dai pieni poteri sui rifiuti al governatore siciliano Schifani al bonus Natale non per tutti. Non ci piace la sanatoria fiscale senza sanzioni fatta per i furbetti del concordato preventivo biennale riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per il taglio dell’Irpef. Un condono del condono spacciato come norma di buon senso e che invece altro non è se non l’ennesimo regalo ai furbetti che non pagano le tasse e l’ennesima mazzata contro i cittadini onesti che le tasse le pagano, e anche alte. Non ci piace il bonus Natale, un mini-aiuto per pochi lavoratori dipendenti con moglie e figli a carico, che discrimina tutti gli altri a partire dai single con figli e le coppie di fatto, che non riceveranno alcun bonus economico. Niente sulle piccole e medie imprese, niente sulla scuola, niente sulla sanità pubblica che cade a pezzi. Niente sull’urgente, e non più rinviabile processo di riconversione ecologica. Nessuna idea per il futuro delle nuove generazioni. Un decreto che non risponde alle priorità del Paese. Un decreto piccolo piccolo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “LE DIVISIONI DELLA MAGGIORANZA BLOCCANO I LAVORI DEL SENATO”

“Le divisioni della maggioranza e il gioco delle tre carte del governo nella presentazione dei pareri e degli emendamenti sul DL Omnibus stanno paralizzando i lavori del Senato. Il decreto, che scade il prossimo 8 ottobre e che contiene tutto e il contrario di tutto, è fermo in commissione da giorni. Si susseguono riunioni e incontri che finiscono sempre con un nulla di fatto. I lavori rimangono fermi in attesa che la maggioranza e il governo trovino la quadra. Un modo di gestire i lavori parlamentari mortificante non solo per l’opposizione ma, soprattutto, per la maggioranza. Il Dl Omnibus è l’anticipo di quello che vedremo nella prossima manovra economica e dei suoi collegati: l’assalto alla diligenza da parte della maggioranza.”

Lo afferma il sentore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “IL BONUS NATALE È DISCRIMINATORIO, PARZIALE E A SCOPO ELETTORALE”

“Il cosiddetto ‘Bonus Natale’ è una misura fortemente discriminatoria, parziale e palesemente elettorale, mascherata da intervento a sostegno delle famiglie con figli.
Discriminatoria, perché il bonus è rivolto quasi esclusivamente alle coppie sposate, escludendo quindi tutte le altre forme di famiglia riconosciute nel nostro Paese. Parziale, poiché la somma stanziata, 100 milioni di euro, è del tutto insufficiente a rispondere ai reali bisogni delle famiglie italiane. Questa cifra si tradurrà in un aiuto marginale e limitato a poche persone, lasciando la stragrande maggioranza dei cittadini senza alcun sostegno concreto in un momento di grande difficoltà economica per il Paese.
Infine, è evidente il carattere elettorale di questa misura, introdotta a pochi giorni dalle elezioni regionali. L’ennesimo bonus chiaramente finalizzato a ottenere consensi immediati, senza alcuna visione a lungo termine. Il Governo Meloni proprio non riesce a fare interventi realmente inclusivi, equi e orientati al bene di tutti i cittadini.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “ANCHE RIFORMULATO, L’EMENDAMENTO SUL CONCORDATO È UN CONDONO”

“Il governo Meloni è il governo dei condoni. Per la destra il fisco amico è quello amico dei furbi e degli evasori e non dei cittadini onesti. Il nuovo emendamento della maggioranza che riduce di un anno il periodo del ravvedimento speciale per gli anni pregressi, previsto per i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale, è sempre un condono. Invece di pensare a provvedimenti che rafforzino la crescita economica del Paese, ad aiuti alle famiglie e alle imprese, la maggioranza di destra e il governo Meloni lisciano il pelo agli evasori scaricando i costi sui lavoratori che le tasse le pagano, e anche alte. Non si può continuare a tassare i lavoratori dipendenti e i pensionati e non combattere l’evasione e l’elusione fiscale. Come non si può continuare a non andare a prendere i soldi da chi in questi anni ha fatto extraprofitti enormi. Dovevano essere il governo del popolo e invece sono il governo dei poteri forti e dei furbetti dell’evasione fiscale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra e Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “REGALO AI FURBETTI DELLE TASSE E RINVIO DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA PATENTE A PUNTI, MESSAGGIO DEVASTANTE AL PAESE”

“L’ultimo decreto del governo Meloni, che per decenza hanno chiamato Omnibus, visto che contiene norme diverse tra loro, comprende una serie di misure inaccettabili ma viene addirittura emendato per peggiorarlo. La maggioranza con una serie di emendamenti, firmati dai Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, sta preparando l’ennesimo regalo ai furbetti delle tasse che aderiscono al concordato preventivo biennale, che già di per sé è un condono, e ora spunta anche l’emendamento che propone la proroga dell’avvio della patente a punti per le imprese. Una vergogna inaccettabile e una sconfessione delle politiche della ministra Calderone. La maggioranza continua a fare il lavoro sporco per il governo, presentando emendamenti per favorire i poteri forti, le lobby, e colpire i più deboli, chi paga le tasse, e per la sicurezza sul lavoro. Un doppio messaggio devastante al Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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FISCO – MAGNI (AVS): “ORMAI SIAMO AL CONDONO DEL CONDONO”

“Ormai abbiamo perso il conto di quanti condoni la destra ha messo in campo sino ad ora. Tutti condoni a danno dei contribuenti onesti che pagano regolarmente le imposte. L’ultimo nel Dl Omnibus, almeno lo hanno chiamato per quello che è, un decreto che contiene tutto e il contrario di tutto, attraverso un emendamento della maggioranza punta a condonare, per i furbetti che aderiscono al concordato, i mancati versamenti tra il 2018 e il 2023. Il tutto in comode rate, ovviamente. Concordato preventivo biennale che non è andato benissimo visto che hanno dovuto fare due decreti correttivi e ora sono costretti ad un ulteriore incentivo. Un tentativo disperato di convincere i furbetti a mettersi in regola.”

Lo afferma il sentore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il governo ha provato a lisciare il pelo agli evasori con il concordato biennale, prova non riuscita però perché chi evade non ha nessun interesse ad emergere, prosegue Magni. Il concordato non ha portato i frutti sperati per le casse dello Stato e allora per rendere più appetibile lo strumento la destra è pronta a concedere nuovi vantaggi. Il ministro Giorgetti e il viceministro Leo premiano comportamenti scorretti a discapito dei cittadini e delle imprese oneste che rispettano le regole. L’ennesimo regalo ai furbetti che non pagano le tasse e l’ennesima mazzata contro i cittadini onesti che le tasse le pagano, e anche alte. Un segnale preoccupante e irricevibile. Invece di promuovere l’equità fiscale, aumentare i salari e combattere le diseguaglianze, il governo Meloni premia l’elusione e mina alle fondamenta la giustizia fiscale.”

 

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