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DL BOLLETTE – MAGNI (AVS): “PROVVEDIMENTO PROPAGANDISTICO CHE ARRIVA FUORI TEMPO MASSIMO. E INTANTO IL PAESE AFFONDA”

“Il decreto bollette arriva fuori tempo massimo, quando gli italiani hanno già pagato per tutto l’inverno il prezzo alto dell’energia. Il solito provvedimento propagandistico che promette la riduzione dei costi delle bollette, non affronta in maniera strutturale il problema degli alti costi energetici ma solo il solito bonus. Una enorme presa in giro per gli italiani. In un paese in cui una persona su quattro è a rischio povertà, con i salari più bassi d’Europa le persone in condizioni di povertà energetica sono tantissime, messe alle strette tra decidere se accendere il riscaldamento o mangiare. Di fronte a tutto questo, il Governo Meloni risponde con l’ennesimo decreto tampone, per di più con l’ennesimo voto di fiducia. Un piccolo cerotto su una ferita aperta, senza nessun piano per abbattere i costi, nessun investimento serio su rinnovabili ed efficienza. Un governo senza visione e strategia, solo propaganda contro il Green deal. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni annunciando il voto contrario al provvedimento.

“Dall’Algeria agli Usa il governo firma accordi insostenibili, che peseranno sulle tasche degli italiani. Meloni vuole trasformare l’Italia in un hub per l’energia fossile invece di potenziare le energie rinnovabili. E’ la solita storia, dall’opposizione strillano contro le accise e al governo non le toccano. Visto che l’Iva non la toccano cercano di far credere che l’eventuale maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del prezzo del gas, verrà destinato a sostenere famiglie e imprese vulnerabili. Una vera e propria presa in giro, una bugia, perché queste somme saranno utilizzate solo per migliorare i saldi della finanza pubblica. Il governo promette un aiuto senza copertura finanziaria. Siamo alle solite, quando si tratta di aiutare i cittadini la coperta è corta e i soldi sono pochi, mentre quando c’è da comprare armi i soldi si trovano sempre. Intanto i costi energetici continuano ad aumentare, mentre il governo continua a non trattare l’energia rinnovabile come una priorità strategica per uscire dalla crisi. C’è bisogno di un altro Governo capace di dare risposte serie ai cittadini.”

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DL BOLLETTE – MAGNI (AVS): “AVS VOTA NO. IL DECRETO NON AFFRONTA I PROBLEMI DELLE FAMIGLIE E PREMIA I SOLITI NOTI”

“Si chiama decreto bollette ma in realtà è un provvedimento omnibus. Si chiama decreto bollette ma fa poco o nulla per gli aiuti per le famiglie. Il governo si è concentrato a premiare gli evasori, a privatizzare ulteriormente la sanità, chi può paga e chi non può aspetta o rinuncia alle cure, e niente sugli extraprofitti incassati dalle aziende energetiche. In questo provvedimento non c’è nulla di strategico. Come al solito, la destra è forte con i deboli e debole con i forti. Per tutte queste ragioni Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente contro questo provvedimento.”

Così in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, durante la dichiarazione di voto sul dl bollette.

“Il governo invece di pensare alle famiglie, sempre più in difficoltà per gli alti costi dell’energia, insiste a distribuire prebende ai grandi proprietari energetici, che invece dovrebbero pagare per gli extraprofitti incassati in questi mesi, prosegue Magni. A fronte di una situazione difficile nella sanità pubblica, la maggioranza ha scelto di non stabilizzare i ricercatori precari, di non rinnovare il contratto collettivo di medici e infermieri dei servizi di emergenza e urgenza e di estendere il ricorso ai gettonisti, non soltanto nei servizi di emergenza e urgenza ospedaliera. Una follia che mette a rischio il diritto a una salute pubblica e gratuita per tutti. L’unica strategia di questo governo è stata quella di ridurre le tasse ai ‘furbetti’ e lisciare il pelo agli evasori con un blitz dell’ultimo secondo. Per abbassare le tasse è necessario che siano pagate da tutti e in modo proporzionale. Invece sono sulle spalle dei lavoratori a reddito fisso e dei pensionati, puntualmente dimenticati, perché al governo e alla maggioranza non interessa ridurre le disuguaglianze nel Paese ma solamente premiare i soliti noti.”

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