“Per l’ennesima volta approviamo un decreto legge con la fiducia. Un decreto che avrebbe dovuto trattare di urgenti interventi strategici per lo sviluppo del Paese, chiamato infatti decreto asset, diventato decreto ‘omnibus’, con dentro norme del tutto eterogenee che riguardano argomenti diversissimi fra loro, alcuni urgenti e indifferibili, ma tanti altri di ordinaria amministrazione, sui quali il Parlamento avrebbe dovuto esprimersi con il procedimento ordinario. Si passa dalle tariffe aeree ai granchi blu, dal trasporto pubblico locale alla ricostruzione post-alluvione, dalla microelettronica alla pesca, dall’Alitalia alla Tim. Si parla di caccia e foreste. Verrebbe da domandarsi cosa c’entri la caccia, cosa c’entrino i pallini in piombo con l’asset strategico del Paese. Il risultato finale è del tutto deludente e per questo voteremo No al Decreto Asset.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Ci troviamo di fronte a un decreto con la marcia indietro: dagli aerei agli extra profitti delle banche. Prima fissano una soglia massima agli aumenti delle tariffe poi di fronte alle lamentele delle compagnie aeree fanno dietrofront. Lo stesso vale anche per la norma sugli extra profitti delle banche, un clamoroso dietrofront del Governo, che persino la stampa internazionale ha definito come goffo e caotico. Un altro esempio evidente è dato dalla vicenda TIM e dal fatto che del tutto inascoltate sono rimaste le istanze di chi chiedeva che un così ingente investimento di risorse pubbliche venisse vincolato a precise garanzie di stabilità sui posti di lavoro in gioco, che sono migliaia. Lo abbiamo già detto e lo confermiamo: questo è un Governo forte con i fragili e debole con i forti, che ha dimostrato poca comprensione dei veri problemi del Paese e degli italiani e ha rivelato a tutto il mondo la propria inadeguatezza.”