All Posts Tagged: Corte dei Conti

PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “SONORA BOCCIATURA DALLA MAGISTRATURA CONTABILE”

“Dalla Corte dei Conti una sonora bocciatura per il decreto Pnrr del duo Meloni-Fitto. Da tempo lamentiamo che il governo della destra con la sua idea di centralizzare tutto rischia di sprecare la straordinaria opportunità di crescita rappresentata dal Piano nazionale di riprese e resilienza. Il giudizio della magistratura contabile mette in luce, poi, l’enorme contraddizione dello scambio insensato fra Autonomia differenziata e Premierato.  Accentrando tutto nelle sue mani e attribuendo alla Presidenza del Consiglio il potere di disporre ispezioni a campione nei confronti delle Regioni, la Meloni lede infatti il loro diritto costituzionale all’autonomia. Ma non solo, perché questo potere ispettivo viola l’articolo 95 della Costituzione e va ben oltre la funzione di solo coordinamento prevista. È l’esempio perfetto che dimostra non solo che i due progetti sono sbagliati in sé, ma che sono pure incompatibili tra loro. Accentrare a Roma e rendere allo stesso tempo quasi sovrane le Regioni spaccherà il Paese rendendolo ingovernabile e mettendone a rischio la sopravvivenza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci

DL PA – MAGNI (AVS): “FALLIMENTO TOTALE, AVS VOTA NO”

“Questo provvedimento è un fallimento totale: non potenzia la macchina amministrativa degli enti pubblici e non prevede un piano straordinario di stabilizzazioni delle migliaia di lavoratori e lavoratrici precarie che lavorano per la pubblica amministrazione. Un grande fallimento, perché la riforma della pubblica amministrazione, quella che la destra ha presentato in pompa magna, non c’è dentro questo decreto. La riforma della pubblica amministrazione rappresenta un tema fondamentale nel processo di modernizzazione del Paese, soprattutto adesso, che dobbiamo affrontare una sfida importante come il PNRR. E invece il governo che fa, impedisce alla Corte dei Conti il controllo concomitante. Una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. Gli organi di controllo sono e devono rimanere autonomi. Per questi motivi, Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo decreto.”

Così in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, in dichiarazione di voto sulla fiducia al Dl Pa.

“Quello che manca in questo provvedimento è chiarissimo, prosegue Magni. Serviva intervenire sui salari dei dipendenti pubblici, stabilizzare i precari, potenziare la nostra capacità amministrativa. Se non interveniamo ora, ci ritroveremo con una gravissima carenza di organico e rischiamo il blocco della macchina organizzativa e amministrativa di questo Paese. Il governo invece spalanca la strada all’aumento delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni di un numero di servizi della pubblica amministrazione sempre maggiore. Questo decreto che nasce con l’intendimento di rafforzare la pubblica amministrazione, è diventato tutta una cosa diversa. Un decreto omnibus che elude anche il richiamo del Presidente della Repubblica sulla decretazione d’urgenza.”

Approfondisci

PNRR – MAGNI (AVS): “LA DESTRA HA UN’IDEA AUTORITARIA DELLE ISTITUZIONI, GLI ORGANI DI CONTROLLO DEVONO RIMANERE AUTONOMI”

“La risposta del ministro Fitto non ci ha minimamente soddisfatto. Il ministro non ha risposto alla nostra domanda sul perché i 500 esperti, giovani laureati, giuristi, statistici, informatici e ingegneri, stanno lasciando gli incarichi nei vari ministeri. E non ha risposto perché ci avrebbe dovuto dire che non hanno previsto le risorse per la loro stabilizzazione. Sulla Corte dei Conti il ministro ha provato a ribadire quanto detto nei giorni scorsi ma, in realtà nasconde una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. La democrazia è fatta da pesi e contrappesi. Le istituzioni che hanno poteri di controllo non possono essere imbavagliate, hanno una loro autonomia ed esprimono liberamente il loro giudizio. È il loro lavoro. Poi la politica può fare altre scelte. Il centrodestra ha un’idea autoritaria e proprietaria delle istituzioni. La destra governa perché gli italiani l’hanno votata, ma i voti presi non sono per mettere in discussione gli organi di controllo che sono e devono rimanere autonomi e rappresentano l’insieme degli italiani e del Parlamento.”

Lo afferma in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, nella replica al Ministro Fitto nel corso del Question time a Palazzo Madama sul Pnrr.

Approfondisci

PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “UN GOVERNO INCAPACE METTE A RISCHIO IL PAESE. INTERROGAZIONE SULL’ABBANDONO DEGLI ESPERTI DEL PNRR”

“Il governo Meloni si sta dimostrando incapace di governare il Pnrr. La maggioranza e il governo non sono in grado di dire la verità agli italiani su come spenderanno il più grande investimento dal dopoguerra ad oggi e che ci avrebbe permesso di superare i gap del nostro Paese. Fitto e la Meloni appena arrivati hanno spostato alla Presidenza del Consiglio la gestione del Pnrr e dei fondi europei tradizionali e da quel momento sono cominciati i guai. Miliardi di euro per la sanità e la scuola non utilizzati, ormai obiettivi mancati, la terza rata da 19 miliardi ferma per i rilievi dell’Europa, mentre sulla quarta che scade a fine luglio buio assoluto. Una girandola di dichiarazioni e uno scontro strisciante con tutti gli organi di controllo a partire dalla Corte dei Conti sono ormai all’ordine del giorno. Come se non bastasse tutto questo per preoccuparsi, l’accentramento e lo smantellamento delle strutture previste, sta mandando a casa gli esperti del Pnrr: giovani laureati, giuristi, statistici, informatici e ingegneri. Lo Stato ne aveva assunti per concorso 500 e li aveva collocati in tutti i ministeri e alla Presidenza del Consiglio. Ora si dimettono perché sono precari visto che i soldi per la loro stabilizzazione non ci sono. Un danno su cui presenteremo una interrogazione parlamentare. Oltre ai soldi perdiamo anche posti di lavoro e professionalità. Proprio un capolavoro non c’è che dire.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

Approfondisci