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INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “STRAGE SENZA FINE”

“Gli incidenti sul lavoro sono una strage senza fine. Parliamo di incidenti, ma sono sempre tragedie annunciate. Le norme ci sono ma non vengono applicate, perché la sicurezza sul lavoro è considerata un costo. La precarietà, il lavoro nero e appalti e subappalti al massimo ribasso sono diventati la regola. La sicurezza c’è se si rispettano le regole, la sicurezza c’è se non viene considerata un costo da tagliare. La sicurezza c’è se si fanno i controlli, se si assumono gli ispettori, se si controlla la filiera, se non si fanno gli appalti a cascata e i subappalti. Purtroppo tutto questo non avviene e ogni giorno piangiamo morti e feriti sui luoghi di lavoro. Non possiamo continuare solo ad indignarci, le parole non bastano più, sono necessari dei fatti concreti e modifiche legislative efficaci a partire dallo stop agli appalti a cascata. Ma soprattutto occorre mettere subito intorno ad un tavolo tutti gli attori del lavoro, le associazioni delle imprese e i sindacati, e con loro costruire un nuovo modello di governance e un piano organico per affrontare questa emergenza. La Presidente del consiglio Meloni invece di pensare alle prossime elezioni europee pensi agli italiani che muoiono sul lavoro e convochi a Palazzo Chigi il mondo del lavoro per scrivere quel ‘Patto per la sicurezza’, che metta fine a questa mattanza. Finché non si arriva a zero morti sul lavoro, l’Italia non potrà definirsi un paese civile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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CROLLO FIRENZE – MAGNI (AVS): “LE PAROLE NON BASTANO PIù, INTERVENIRE SULLE CAUSE DEGLI INCIDENTI MORTALI”

“Sono a Firenze non solo per portare la mia solidarietà e quella della commissione d’indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato, ma per ribadire con forza che è necessario intervenire sulla piaga degli incidenti mortali sul lavoro. Quando avvengono gli incidenti, soprattutto mortali, le parole si sprecano ma poi non si fa nulla. Innanzitutto bisogna far applicare le leggi che ci sono e assumere gli ispettori che mancano. Ma soprattutto è necessario eliminare gli appalti al massimo ribasso, cancellare i subappalti a cascata, combattere la precarietà e formare i lavoratori e le lavoratrici. Bisogna intervenire sulle cause degli incidenti mortali.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a margine della manifestazione indetta dalla Cgil e dalla Uil a Firenze.

“Maggiori controlli e maggiori sanzioni sono utili ma occorre intervenire in maniera preventiva costruendo una relazione tra imprese e sindacato per arrivare a zero morti sul lavoro. Il governo non può continuare ad intervenire promuovendo solo nuove norme, il governo deve fare di più e mettere intorno ad un tavolo le imprese e i sindacati. E, soprattutto, deve chiedere alle imprese di mettere la sicurezza sul lavoro al centro della loro azione. Oggi purtroppo per molte imprese la sicurezza è solo un costo. Non si può più accettare che sulla pelle delle persone si facciano profitti più alti. Anche le aziende si devono prendere le loro responsabilità.”

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INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “BISOGNA SALVARE LE PERSONE NON PIANGERLE”

“Quanto successo a Firenze ci interroga tutti, non basta esprimere cordoglio, vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime. Dobbiamo prendere tutti atto che siamo di fronte ad una vera e propria strage quotidiana. Una strage che tocca tutti i settori, comparti, dimensione di azienda, realtà private o contesti pubblici. Nessuno può dirsi esente da un rischio troppo spesso ricorrente. La commissione di indagine del Senato non ha il compito di interferire sul lavoro della magistratura ordinaria, ma capire perché succedono continuamente queste stragi, e come poter intervenire. Noi dobbiamo costruire una cultura della sicurezza. Bisogna salvare le persone, non piangerle.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della  Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Continuare ad insistere solo ed esclusivamente sul fronte delle politiche legislative, delle norme non è efficace. La cosa principale da affrontare è come far funzionare e applicare ciò che c’è, prosegue Magni. Va affrontata la questione dell’utilizzo di contratti diversi da quello degli edili per non applicare le norme previste. Se il lavoro è in edilizia le norme sono quelle, punto. Se una ditta appalta e subappalta, deve sapere che deve essere responsabile di tutta la filiera. Noi continuiamo a piangere i morti senza intervenire sui fatti concreti. Occorre costruire una governance: mettere insieme gli enti che lavorano sulla formazione e sulla sicurezza con le associazioni delle imprese e i sindacati. Un luogo dove questi soggetti si parlano, intervengono in modo coordinato. Un comitato per la sicurezza, come già fatto ai tempi del Covid, per rendere effettivo il controllo e la prevenzione. Mi auguro, come già fatto quando è stata approvata la mozione unitaria proposta dalla commissione che presiedo, che il Senato affronti al più presto questo tema per dare le risposte migliori a questa vera e propria piaga.”

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “ANCHE OGGI 3 MORTI SUL LAVORO, NECESSARIA UNA STRATEGIA NAZIONALE SULLA SICUREZZA”

“Non bastano più solo le parole, sono necessari dei fatti. E al più presto, perché si continua a morire di lavoro. Anche oggi piangiamo due operai morti in provincia di Pisa e uno nel napoletano. Secondo gli ultimi dati solo nei primi giorni di febbraio sono morte sul lavoro 40 persone. Una cifra impressionante. Il governo sulla sicurezza sul lavoro deve cambiare passo. È necessaria una strategia nazionale sulla sicurezza. Come è assolutamente necessaria una maggiore assunzione di responsabilità del mondo delle imprese. Le aziende non possono pensare di competere utilizzando la precarietà lavorativa, il ribasso del costo del lavoro, il lavoro povero e la manodopera irregolare per abbattere i costi. Se aggiungiamo poi la giungla degli appalti a cascata, ecco qua il combinato disposto che ha prodotto la situazione attuale. È necessario estendere ai cantieri privati le norme del Codice degli appalti per i cantieri del settore pubblico: obbligo ad applicare il contratto edile, divieto al ribasso sui costi per manodopera e sicurezza, parità economica e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto per fare degli esempi. Ma soprattutto servono più controlli, il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro e una stretta sulle sanzioni, non un condono come pensano dalle parti del governo Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “STESSE REGOLE PER GLI APPALTI PUBBLICI E PRIVATI. CHI VINCE LA GARA DEVE ESSERE RESPONSABILE DI TUTTA LA FILIERA”

“La strage di Firenze di ieri ha bisogno di risposte immediate e non di polemiche. La sicurezza viene percepita dalle imprese come un costo che incide sul profitto, e questo è un grandissimo errore. Come è stato commesso un errore da parte del governo quando ha liberalizzato i subappalti a cascata nel privato. È inutile girarci intorno, più spezzetti la catena e meno controlli e previeni. Poi, se fosse confermata la notizia che gli operai coinvolti a Firenze erano assunti con contratti dei metalmeccanici e non degli edili, solo per evitare la formazione e spendere di meno così far guadagnare anche al subappaltatore, la cosa sarebbe gravissima. Innanzitutto, il governo dovrebbe fare un decreto urgente per equiparare le norme per la sicurezza nel privato alle regole che oggi valgono per gli appalti pubblici. Chi vince la gara deve essere responsabile di tutta la filiera. Poi è necessario il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro. La ministra Calderone si vanta ogni volta di aver fatto assumere nuovi ispettori. Peccato che fu deciso dal governo Draghi e lei ora ne raccoglie i frutti. Anzi non si capisce il perché il ministero non faccia scorrere la graduatoria per coprire buchi di organico invece di incaponirsi su un nuovo concorso. La ministra del Lavoro aveva promesso un anno fa ai sindacati la riforma della sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di aprire il confronto. Non si può perdere altro tempo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “ASSURDO MORIRE DI LAVORO”

“Dolore e sgomento per quanto successo a Firenze. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai lavoratori feriti. Un grazie a quanti in queste ore sono impegnati a salvare e a soccorrere chi è rimasto sotto le macerie. Morire di lavoro è una cosa assurda. Occorre una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari. Da anni chiediamo maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro.
È necessario che tutti, a partire dal ministero del Lavoro e dal mondo delle imprese, si assumano le proprie responsabilità perché così non si può più andare avanti. Occorre dare una risposta immediata a questa piaga.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.
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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “LA COMMISSIONE DEL SENATO SARA’ LA PROSSIMA SETTIMANA A TREVISO”

“Nelle ultime 24 ore il bilancio degli incidenti e delle morti sul lavoro è stato drammatico. Nel corso dell’ufficio di presidenza della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che era già stato convocato per la giornata odierna, su mia proposta, è stato deciso all’unanimità di effettuare, già nel corso della prossima settimana, un sopralluogo a Pieve di Soligo (TV) a seguito dell’incidente che ha causato la morte della signora Anila Grishaj nello stabilimento industriale della ditta “Bocon”. La Commissione effettuerà anche una sessione di audizioni nel quadro della prevenzione degli infortuni sul lavoro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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