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CAPORALATO – MAGNI (AVS): “IL CAPORALATO È UNA PIAGA DIFFUSA, SUBITO UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA DEL SENATO A BRINDISI”

“Per contrastare il caporalato è necessario un salto di qualità collettivo. È indispensabile tornare a mettere al centro delle politiche la persona e il suo benessere. Purtroppo, invece, in questi anni di difficoltà economica, precarietà e bassi salari, le priorità non sono state certamente la sicurezza e la persona. Il caporalato è una piaga diffusa non solo in agricoltura, ma in quasi tutte quelle realtà dove è presente un flusso migratorio. Ma la cosa peggiore in assoluto è che il caporalato è tollerato. Di fondo c’è una grande ipocrisia: tutti sanno o presumono. La regolarizzazione porta a salari dignitosi mentre invece la competizione è al ribasso. Per questo il controllo della filiera è importante e serve a far emergere il sommerso.”

Lo afferma il sentore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama, in una intervista all’Eco di Bergamo.

“Per affrontare il fenomeno serve una governance che metta intorno allo stesso tavolo tutti i soggetti che hanno potere di controllo: Ats, Inail, Inps, Ispettorato del Lavoro, sindacati, organizzazioni datoriali. Perché non c’è una ricetta per sconfiggere il caporalato. Occorre elevare innanzitutto la cultura della sicurezza e della conoscenza tramite la formazione e l’informazione, e poi occorre agire anche sui salari prevedendo un salario minimo sotto il quale non è possibile andare. La commissione sta tenendo una serie di audizioni di confronto con le realtà territoriali. Abbiamo già incontrato la Commissione d’inchiesta della Regione Lombardia, la commissione Antimafia di Milano, l’autorità portuale del Porto di Genova, siamo stati in missione a Treviso, Carrara e oggi siamo in Puglia a Brindisi. Tutti appuntamenti con al centro il tema della sicurezza, perché lo sfruttamento e il caporalato portano con loro poca sicurezza e rischio infortuni.”

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SICUREZZA LAVORO – MAGNI (AVS): “INACCETTABILE IL TAGLIO ALLA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO. CALDERONE RITIRI LA BOZZA DI ACCORDO STATO-REGIONI”

“Tutti a dispiacersi per le morti sul lavoro e poi tagliano le ore di formazione. La bozza finale dell’accordo Stato – Regioni taglia da 16 a 10 le ore di formazione per i lavoratori dei settori a rischio alto e allarga il perimetro degli enti formatori. Tagliare la formazione significa mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori. Una cosa inaccettabile. Le tante morti sul lavoro non hanno insegnato nulla. La sicurezza viene sempre vista come una cosa da tagliare. Ad oggi dal governo sulla sicurezza sul lavoro solo risposte peggiorative rispetto all’esistente. La ministra Calderone ritiri la bozza di accordo Stato-Regioni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulla sicurezza sul lavoro sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama commentando la notizia riportata da Repubblica.

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