All Posts Tagged: Carlo Nordio

VIOLENZA DI GENERE – CUCCHI (AVS): “LO STALKER ESCE DAL CARCERE E RICOMINCIA A MINACCIARE. NORDIO E PIANTEDOSI INTERVENGANO”

“Una donna vittima di violenza ora è di nuovo in pericolo. La storia di questa donna italiana è raccontata oggi dal quotidiano ‘La Repubblica’. Il suo aguzzino è tornato libero ad aprile, dopo aver scontato una pena di un anno e mezzo per violenze contro di lei, e ha ripreso a tormentarla. È tornato libero ma è in attesa di espulsione perché cittadino indiano. Un limbo dove può succedere di tutto, ma anche un problema per la giustizia. Questo signore passa per vari centri di accoglienza senza mai essere espulso. Riprende a stalkerare e lei lo denuncia nuovamente. Ora è libero e lei ha paura, si nasconde. La destra da sempre contro i migranti ha martoriato con la propaganda le orecchie degli italiani con il motto ‘rimandiamoli a casa loro’. E ora che andava fatto per motivi specifici e doverosi, ora che davvero è una questione di ‘sicurezza’ per questa donna, e non di mera propaganda fatta sulla pelle dei migranti, comprovata dalle sofferenze e dalle violenze inflitte e per la reiterazione delle violenze verbali e delle minacce di morte. Che fine ha fatto lo slogan tanto amato dalla destra? I ministri Nordio e Piantedosi intervengano, non si possono lasciare sole le donne. Anche perché, se dovesse succedere qualcosa, la responsabilità ricadrebbe su di voi.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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OMICIDIO IN CARCERE – CUCCHI (AVS): “UNA SCONFITTA PER LO STATO, INTERROGAZIONE A NORDIO”

“Quanto accaduto nel carcere di Velletri, dove un detenuto affetto da seri problemi psichici ha ucciso un compagno di cella, è un fatto di una gravità inaudita che non dovrebbe avvenire in nessun Paese civile.  Chi ha gravi forme di disagio non può essere trattato alla stessa stregua degli altri detenuti, e non può condividere una cella con altre persone. A Velletri qualcosa non ha funzionato. Presenterò un’interrogazione al ministro Nordio.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

“Questo episodio, che purtroppo non è isolato, certifica quanto andiamo denunciando ormai da anni, prosegue Cucchi. Per i reclusi con gravi problemi psichici servono strutture idonee come le Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) per un percorso di cura che ovviamente non può essere compatibile con la detenzione.  Il carcere deve essere un luogo di riabilitazione per una nuova vita, invece ora è solo punizione e morte. Una sconfitta assoluta per lo Stato e per le Istituzioni tutte.”

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “DA ANTIGONE UNA FOTOGRAFIA SPIETATA DELLE CARCERI ITALIANE. NON SI DEVE TOCCARE IL REATO DI TORTURA”

“Anche quest’anno l’associazione Antigone, nel 19mo rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, fa una fotografia spietata delle carceri italiane e delle disumane condizioni dei detenuti e delle detenute: sovraffollamento, spazi al limite della decenza, suicidi e autolesionismo, pochi agenti e operatori rispetto ai detenuti, formazione professionale quasi inesistente e zero lavoro. Un enorme lavoro fatto con competenza che spero il ministro Nordio valorizzi. Ma la cosa più preoccupante e inquietante è l’alto numero di violenze in carcere, sono 13 i procedimenti e i processi per presunte violenze e torture avvenute negli istituti di pena di Ivrea, Modena, Viterbo, Monza, Torino, San Gimignano, Santa Maria Capua a Vetere, Palermo, Nuoro, Bari e Salerno. Un giro d’Italia di violenze e torture. A fronte di queste violenze oggi il reato di tortura viene contestato dai partiti che sostengono il Governo Meloni, Fratelli d’Italia in testa, con proposte di abolizione o di modifica del reato. La destra lancia così un messaggio devastante sul piano culturale. I recenti fatti di Milano e Livorno, dove pubblici ufficiali hanno abusato della violenza, ci confermano che nessun passo indietro sul reato di tortura è possibile. In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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COSPITO – CUCCHI (AVS): “DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA, NORDIO RIAPRA IL CASO”

“La sentenza di ieri della Corte Costituzionale sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito detenuto in regime di 41 bis ha dato ragione a quanti come me in questi mesi hanno contestato la rigidità dell’ergastolo ostativo. Secondo la Consulta è illegittimo il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche nel processo a carico dell’anarchico. Una buona notizia che apre alla possibilità che Cospito possa beneficiare delle garanzie e dei diritti garantiti a tutti gli imputati. Grazie all’imparzialità della Corte, che non si è lasciata influenzare da un dibattito tutto ideologico, ieri c’è stata una vittoria dei diritti. Ora mi auguro che Cospito smetta lo sciopero della fame e che il ministro Nordio dopo la sentenza della Consulta riapra il caso.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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CARCERE – CUCCHI (AVS): “NON SI PUO’ MORIRE IN CARCERE. INTERROGAZIONE AL MINISTRO NORDIO”

“Oggi a Roma, nel carcere femminile di Rebibbia, è stata trovata senza vita nella sua cella una donna di 47 anni. Era in carcere da soli 3 giorni in isolamento sanitario in base alle norme sul Covid-19 e ieri si era sentita male. Dopo un breve accertamento è stata lasciata sola in cella, e oggi la tragedia. Morta come si muore nei Paesi dove lo Stato di diritto è negato. Morta, come si muore nelle carceri italiane. Un fatto gravissimo sul quale sto presentando un’interrogazione al Ministro della Giustizia per verificare se ci possano essere stati errori o sottovalutazioni. Dobbiamo fermare questa strage. È una strage senza fine.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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CARCERI – ILARIA CUCCHI (AVS): “FARE CHIAREZZA SULL’ENNESIMA MORTE IN CARCERE”

“Sia fatta subito chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte in carcere del sig. Osama Paolo Harfachi, trovato senza vita nel letto della sua cella nel Carcere di Foggia. In particolare è necessario sapere perché ancora oggi venga impedito ai familiari di vedere il corpo del proprio caro.”

Così la senatrice Ilaria Cucchi dell’Alleanza Verdi e Sinistra in un’interrogazione urgente ai Ministri della Giustizia e dell’Interno, Piantedosi e Nordio.

“Il fatto grave è che ad oggi i familiari non sono stati informati di nessuna autopsia e gli viene tuttora negata la possibilità di vedere la salma del proprio caro anche ai soli fini del riconoscimento, nonostante siano passati ben sei giorni dal rinvenimento del corpo nella cella del carcere. Mi auguro che i nuovi ministri del Governo Meloni facciano al più presto luce sull’ennesimo caso di morte sospetta in carcere.”

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