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CONTI PUBBLICI – MAGNI (AVS): “UN QUADRO PREOCCUPANTE, FRUTTO DELLE SCELTE SBAGLIATE DEL GOVERNO”

“Mentre gli italiani sono alle prese con gli aumenti che stanno pesando sulle loro vacanze è tempo di bilanci per lo Stato con la chiusura dell’anno finanziario. Nessuna novità per quanto riguarda gli orientamenti della politica economica del Governo. Non si vede l’ombra di una programmazione economica e finanziaria e c’è un generale peggioramento delle previsioni. Peggiora la situazione patrimoniale e non rallenta la crescita del debito pubblico. Il governo rinvia a settembre le scelte di fondo di politica economica, usando l’alibi della nuova governance europea. Un quadro preoccupante, frutto delle scelte sbagliate del Governo che abbiamo costantemente criticato, denunciando il disagio economico e sociale in cui versa il Paese, l’assenza di politiche per arginare l’emergenza salariale, l’assenza di una politica industriale e di segnali di cambiamento sulle politiche per il lavoro. Nessuna risposta all’emergenza salariale causata da un’inflazione da profitti che ha falcidiato fino al 17 per cento il potere d’acquisto dei salari. Non si può continuare ad offrire a giovani e donne un’instabilità permanente, fondata sulla regolamentazione degli appalti, i voucher, e la liberalizzazione dei contratti a termine.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Ogni aspetto economico è delegato al mercato, perfino le politiche abitative, e con la legge di bilancio 2024 la destra ha depotenziato il fondo per il clima e non c’è un piano di adattamento al cambiamento climatico. Alle guerre che infiammano il mondo la destra risponde alzando muri e facendo accordi con governi che portano i migranti nel deserto. Guerre alimentate inoltre con la folle decisione di aumentare la spesa per la difesa, già altissima. Avvicinarsi al traguardo del 2 per cento per la spesa militare significa spendere altri 12 miliardi di euro, con i quali si potrebbe, invece, garantire l’istruzione universitaria gratuita per tutti, rinnovare i contratti per il pubblico impiego, ripristinare il reddito di cittadinanza, insieme al fondo affitti e al fondo per le famiglie in difficoltà. È il momento di spendere i soldi per le cose che servono davvero agli italiani: sanità, salari, scuola e Mezzogiorno. Ma soprattutto è necessario, e non più rinviabile, andare a prendere le risorse dove ci sono con una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze.”

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PIANO MATTEI – AURORA FLORIDIA (AVS): “PREDATORIO, NON CONDIVISO E DANNOSO PER IL CLIMA”

“Il Piano Mattei è predatorio, non condiviso e soprattutto incentrato sull’utilizzo di fonti climalteranti. Il governo Meloni predica bene, ma razzola malissimo. Infatti, mentre ai tavoli internazionali firma accordi verso l’abbandono dei fossili, in realtà continua ad inseguire una politica energetica retrograda e obsoleta. Un vero e proprio disegno dannoso per il nostro Paese e anche per l’Africa, oltre a una perdita di credibilità a livello internazionale.”

Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“In questo piano non c’è alcun tipo di riferimento alla cooperazione e allo sviluppo ed è stata totalmente rimossa la questione della cancellazione del debito estero, vero problema che attanaglia i paesi africani. Non si parla di ambiente, anzi, il nostro paese verrà trasformato in un hub del gas, finanziato con risorse economiche sottratte alle politiche di adattamento e di mitigazione al cambiamento climatico e, in particolare, per la transizione energetica.  Altro che riduzione della Co2 e neutralità climatica entro il 2050.  Questa vocazione per i fossili, che impatta anche negativamente sul fenomeno migratorio e sulla stabilità geopolitica, ci riporta in un passato davvero non più sostenibile.”

Lo rende noto l’ufficio stampa Verdi Sinistra Italiana del Senato.

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DL CALDO – MAGNI (AVS): “TANTO RUMORE PER NULLA. AVS VOTA NO”

“In Italia si muore di caldo e di lavoro precario. Gli eventi atmosferici che sempre più stanno interessando l’Italia dimostrano quanto gli eventi atmosferici possano incidere anche sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Il cambiamento climatico si sta imponendo come un nuovo fattore da considerare nella valutazione dei rischi sul lavoro. Il decreto, seppur lodevole nelle intenzioni, non appare affatto risolutivo. La maggioranza è stato sorda e ha bocciato tutte le proposte migliorative presentate da noi. È un intervento solo parziale, che esclude molte categorie di lavoratori e molte tipologie contrattuali. L’attuale crisi climatica e le sue conseguenze sul mondo del lavoro, avrebbero richiesto un intervento complessivo sul mondo del lavoro. Cosa che non è stata fatta, Alleanza Verdi e Sinistra vota No.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

“Il decreto è una foglia di fico che serve alla ministra Castellone per dire sono intervenuta. Particolarmente grave l’esclusione dai benefici dei lavoratori agricoli privi di contratto a tempo indeterminato. Una discriminazione per la stragrande maggioranza degli operatori del settore. Inoltre le misure non riguardano altre categorie a rischio come i riders o i lavoratori addetti ai ponteggi e alle impalcature, solo per fare degli esempi. Anche la tempistica per le linee guida, appare estremamente lunga, rispetto alla necessità di un intervento nel più breve tempo possibile. Le condizioni meteorologiche avverse hanno fatto emergere nuovi rischi professionali, o aggravato, allo stesso tempo, quelli già esistenti. Speravamo in un intervento più efficace, che considerasse tutte le categorie di lavoratori soggette allo stress termico, con qualsiasi forma contrattuale. Invece niente, tanto rumore per nulla. Il decreto è una scatola vuota.”

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