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DFP – DE CRISTOFARO (AVS): “LE AUDIZIONI BOCCIANO IL RIARMO EUROPEO, SPENDERE IN ARMI NON PORTA SVILUPPO”

“Le audizioni in corso sul Documento di finanza pubblica bocciano il riarmo voluto dal piano Von der Leyen ReArm Europe. Dubbi sulla bontà per l’economia italiana sia da Bankitalia che dall’Ufficio parlamentare di Bilancio. Bankitalia addirittura dice che lo sforzo per il riarmo nazionale senza coordinamento comporta una spesa inefficiente e inefficace e che ne beneficiano solo i paesi con minori vincoli di bilancio come la Germania, non l’Italia. Mentre l’Upb segnala come l’aumento delle spese militari causerebbe aumento del debito e che il moltiplicatore economico in relazione alle iniziative Ue sulla difesa è stimato inferiore a uno. Spendere in armi non porta sviluppo. L’economia di guerra non funziona. Per la crescita nazionale ed europea c’è una sola via: l’economia di pace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “10 MILIONI SONO SENZA CONTRATTO. IL 2024 SIA L’ANNO DELL’AUMENTO DEI SALARI”

“Salari fermi da anni, contratti scaduti e non ancora rinnovati, produzione industriale con il meno davanti, oltre 180mila lavoratori e lavoratrici coinvolti in crisi aziendali: questi sono i numeri di un’Italia in crisi. Oltre 10 milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano di vedersi rinnovato il contratto, sia nel settore pubblico che in quello privato. E rischiano di aspettare ancora, visto che il tempo medio tra scadenza e rinnovo è trentadue mesi, oltre due anni e mezzo. Siamo addirittura arrivati al rinnovo ‘ex post’. Una cosa mai vista che mette in difficoltà non solo i lavoratori, ma l’economia italiana. Il lavoro e la sua tutela non sono mai entrati nell’agenda della Meloni. Grande assente la Ministra del Lavoro Calderone che in questo anno e più di governo non si è mai vista e sentita, più attenta alle nomine che a difendere e promuovere il lavoro. Calderone si contende il titolo di peggior ministro con Urso, incapace di gestire il settore industriale in crisi. E intanto i lavoratori e le lavoratrici soffrono la crisi, gli aumenti dei beni di prima necessità e degli energetici. I contratti vanno rinnovati con aumenti che tengano conto dell’inflazione e della caduta verticale delle retribuzioni di questi anni. Anche Bankitalia dice che è necessario intervenire, perché salari più alti significa più consumi. La Meloni non può continuare a fare finta di nulla. Il 2024 deve essere l’anno in cui si aumentano i salari e le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici italiane.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BASTA LAVORATORI MAL PAGATI, AUMENTARE GLI STIPENDI AGLI ITALIANI”

“Il tema dell’aumento degli stipendi dei lavoratori non è mai entrato nell’agenda del Governo Meloni. Ora anche il Governatore di Bankitalia Panetta dice che è necessario intervenire su questo enorme problema. Tra i tanti record italiani c’è anche quello delle basse retribuzioni. Il lavoro non protegge più dal rischio di cadere in povertà assoluta senza i necessari interventi per adeguare gli stipendi, il lavoro è sempre più ‘lavoro povero’. Il governo Meloni non riesce a creare lavoro ed è contro un salario dignitoso. In Italia si guadagna meno di 30 anni fa in relazione al costo della vita, ma alla destra non interessa niente. Basta con lavoratori e lavoratrici sfruttati e mal pagati.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “SONORA BOCCIATURA DI BANKITALIA”

“Anche la Banca d’Italia esprime dubbi sull’autonomia differenziata voluta dalla Lega. I tecnici di Palazzo Koch ritengono che vadano valutate con attenzione tutte le implicazioni dell’attuazione dell’autonomia differenziata e che bisogna procedere con gradualità per evitare il rischio di innescare processi irreversibili e dagli esiti incerti. Dopo le 60 audizioni di esperti e costituzionalisti, che avevano evidenziato una serie di rischi per la tenuta sociale del nostro Paese e sulla possibilità di avere livelli e prestazioni differenti e appunto differenziati, le critiche espresse dai tecnici del Senato arriva oggi la sonora bocciatura di Bankitalia, non proprio un’istituzione di parte. La proposta Calderoli non piace proprio a nessuno.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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