“La situazione dell’ex Ilva è al collasso. La vicenda Acciaierie d’Italia è il simbolo del fallimento delle politiche industriali della Meloni e del ministro Urso. La situazione è sempre più grave e impone scelte che rispettino tre condizioni fondamentali: mantenimento di tutti i livelli occupazionali, bonifica ambientale e produzione di acciaio sostenibile. Per superare il disastro ArcelorMittal lo Stato deve riprendere il controllo della produzione dell’acciaio. Perché solo la presenza forte dello Stato può garantire la compatibilità ambientale con la produzione di acciaio a Taranto, e negli altri siti del gruppo, la continuità dei progetti di decarbonizzazione e programmare una seria transizione ecologica e sociale. Senza acciaio non c’è politica industriale. Alleanza Verdi e Sinistra è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di Acciaierie d’Italia e dell’indotto, e dei sindacati che stanno manifestando a Taranto per il diritto al lavoro, per il diritto alla salute e alla sicurezza e per il diritto della comunità tarantina a vivere in un ambiente sano, compatibile con la produzione industriale. I lavoratori, che vivono nell’incertezza del proprio futuro, e la città di Taranto hanno bisogno di risposte urgenti sulla continuità produttiva e la transizione ecologica.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, commentando la manifestazione di protesta comune di lavoratori degli appalti del siderurgico e imprenditori, indetta da Fim, Fiom, Uilm e Usb a cui hanno aderito Aigi, Confapi e Casartigiani.