“A 18 anni dall’istituzione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, e a 33 anni dalla storica data del maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Oms c’è ancora tantissimo da fare. Abbiamo sottoscritto la mozione in discussione perché è indubbiamente un fatto importante che unitariamente il Senato prenda posizione contro discriminazioni del tutto intollerabili, ma l’auspicio è che alle belle parole spese oggi seguano poi fatti concreti. Il Parlamento italiano non può restare indietro. È arrivata l’ora di approvare finalmente una legge contro i crimini d’odio fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere.”
Lo afferma in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
“Orientamento di genere e identità sessuale sono ancora ai primi posti fra le cause di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di lavoro, e persino in famiglia. I discorsi d’odio sono un fenomeno endemico nel nostro Paese e non ci è concesso di abbassare la guardia, prosegue Cucchi. Se è innegabile che negli ultimi decenni si siano riscontrati segni di progresso a livello globale, e sono stati fatti passi avanti anche nel nostro Paese, ad esempio sulle unioni civili, è intollerabile che continuino a essere consentite, talvolta legittimate, discriminazioni ed esclusioni a causa dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. È indispensabile educare ad una cultura della non discriminazione, perché il riconoscimento di ogni individualità è la base sulla quale si costruisce il nostro civile vivere collettivo. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla Costituzione e condivisa dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili in nessun modo, così come ci ricorda oggi il presidente Mattarella.”