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CARCERI MINORILI – CUCCHI (AVS): “UNA SITUAZIONE ALLARMANTE, IL DOSSIER DI ANTIGONE SULLE CARCERI MINORILI LANCIA UN GRIDO D’ALLARME CHE NON VA SOTTOVALUTATO”

“Il rapporto Antigone sugli Istituti di pena per minori lancia un forte grido di allarme che non va sottovalutato. Da quando governa Giorgia Meloni i minori finiti in carcere sono aumentati in maniera allarmante. Ad un anno dal decreto Caivano che ha inasprito le pene per i minori anche gli istituti minorili, per la prima volta, sono sovraffollati. 12 istituti su 17 soffrono di sovraffollamento, un capolavoro della destra che concepisce il carcere come soluzione a tutti i problemi, e lo usa come discarica sociale.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi commentando il dossier Antigone sulla situazione della giustizia minorile.

“Antigone fotografa benissimo la drammatica situazione che ho potuto constatare in varie visite agli istituti di pena per minori. La destra utilizza solo ricette securitarie. Il disastro sui minorili è dovuto all’estensione dell’applicazione della custodia cautelare in carcere, stravolgendo l’impianto del codice di procedura penale minorile del 1988.  Per la destra l’azione penale è l’unica risposta al disagio minorile quindi ai ragazzi zero aiuti, zero ascolto, zero sostegni, solo condanne e misure cautelari. Le politiche della destra invece di educare, puniscono. Un populismo giustizialista assurdo, che sta riempiendo le già strapiene carceri italiane di qualche minorenne spacciatore ma che non risolve il problema della delinquenza minorile.”

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AZERBAIGIAN – AURORA FLORIDIA (AVS): “UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA CHE METTE A RISCHIO LA COP29 E LA GIUSTIZIA CLIMATICA”

“La decisione dell’Azerbaigian di dichiarare 76 membri del Consiglio d’Europa “personae non gratae” rappresenta un attacco inaccettabile ai valori democratici e mina la cooperazione internazionale sul cambiamento climatico. Non possiamo infatti permettere che ritorsioni diplomatiche si intreccino con la lotta contro il riscaldamento globale. Questo divieto, imposto a settembre 2024, arriva a seguito della votazione in cui la maggioranza dei parlamentari del Consiglio d’Europa, inclusa la mia persona, ha rifiutato la ratifica delle credenziali alla delegazione azera. L’Azerbaigian ha posto un ultimatum: se non verranno ripristinate le credenziali alla loro delegazione, i parlamentari colpiti non potranno partecipare alla COP29, che si terrà a novembre nel paese azero. È un precedente pericoloso: mentre coloro che difendono i diritti umani vengono esclusi, i lobbisti dei combustibili fossili potranno partecipare senza restrizioni. Questo doppio standard mette a rischio l’integrità della conferenza e dell’intera governance climatica. È nostro dovere chiedere azioni climatiche concrete e il rispetto dei diritti umani del Paese ospitante.”
Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, intervenuta al Consiglio d’Europa sul deterioramento dei diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia in Azerbaigian.
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CUCCHI (AVS): “OGGI MIO FRATELLO STEFANO AVREBBE COMPIUTO 46 ANNI”

“Oggi è il primo ottobre, sarebbe stato il compleanno di mio fratello Stefano. Avrebbe compiuto 46 anni. La sua vita si è fermata a 31. La mia si è devastata in lunghissime e difficilissime battaglie per i diritti umani, contro odio, violenza e discriminazione. Vincere le battaglie per Stefano mi era sembrato un enorme passo in avanti di civiltà. Oggi, vedendo ciò che accade sul piano politico e ancora di più sul piano culturale, davanti a questa deriva della nostra democrazia mi viene da pensare che non sia servito a nulla”.

Lo scrive su facebook la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MO – MAGNI (AVS): “RISCHIAMO L’ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO, SERVE UNA DISCUSSIONE IN AULA”

“Quanto sta succedendo in Medio Oriente è gravissimo. Bisogna fermare l’escalation e le mire di Netanyahu che vuole l’allargamento del conflitto. Serve un’immediata discussione in Aula. C’è un silenzio assordante sull’azione criminale del governo di Netanyahu. Va fermato più in fretta possibile, perché nessuno di noi può prevedere che cosa può succedere in questa situazione. È necessario alzare fortemente la sensibilità e prendere una posizione forte.  L’azione del Governo di Israele non è giustificabile. L’Italia non fornisca più armi e sostegno al Governo di Israele. Il parlamento discuta tutto questo.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “NORME DISOMOGENEE DEL TUTTO INSUFFICIENTI, MARCHETTE SENZA UN FILO CONDUTTORE. NULLA DI QUESTO PROVVEDIMENTO CI AVVICINA AL FUTURO”

“Il Dl Omnibus è un provvedimento che proprio non ci piace. Una serie di norme disomogenee del tutto insufficienti, marchette senza un filo conduttore inutili a risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani onesti. Il Governo Meloni, governo dei condoni, per incentivare al concordato biennale propone un beneficio d’imposta per il periodo 2018-2022, un condono tombale che rappresenta un fallimento nella lotta all’evasione fiscale. Interventi di questo tipo sono un messaggio chiaro ai furbetti delle imposte: continuate a evadere, tanto prima o poi ci sarà una nuova sanatoria. Per di più questo condono ha un costo di circa 986 milioni in 5 anni. Oltre al danno la beffa.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“La maggioranza ha lavorato per peggiorare un testo che di suo era già impresentabile. L’idea sbagliata che la destra ha della famiglia è ben rappresentata dal bonus Natale, una misura una tantum da 100 euro, che andrà solo ad alcune famiglie e non a tutte. Per la destra ottieni il bonus se hai la moglie e i figli a carico. Se non ce li hai, affari tuoi. Peccato che le politiche per la natalità non si affrontano con i bonus o a pezzetti. Ma la cosa più grave è sempre la stessa, la totale assenza di politiche concrete e strutturali per affrontare le vere emergenze che attanagliano il Paese, come la riduzione delle diseguaglianze, l’aumento degli stipendi, il sostegno alle piccole e medie imprese, misure per la crescita. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro, perché nulla di questo provvedimento ci avvicina al futuro, soprattutto in termini di transizione ecologica, che resta una priorità non più rimandabile.”

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “UN DECRETO PICCOLO PICCOLO CHE NON RISPONDE ALLA PRIORITÀ DEL PAESE”

“Questo decreto non ci piace. Non ci piace a partire dal nome che, la stessa maggioranza, senza remore, ha chiamato decreto Omnibus, dichiarando apertamente l’eterogeneità del contenuto ma, soprattutto, infischiandosene dei limiti costituzionali alla decretazione d’urgenza e dei moniti del Presidente Mattarella. Non ci piacciono le misure contenute in questo decreto, perché dentro c’è di tutto un po’, dall’ennesima sanatoria al salva calcio, dai pieni poteri sui rifiuti al governatore siciliano Schifani al bonus Natale non per tutti. Non ci piace la sanatoria fiscale senza sanzioni fatta per i furbetti del concordato preventivo biennale riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per il taglio dell’Irpef. Un condono del condono spacciato come norma di buon senso e che invece altro non è se non l’ennesimo regalo ai furbetti che non pagano le tasse e l’ennesima mazzata contro i cittadini onesti che le tasse le pagano, e anche alte. Non ci piace il bonus Natale, un mini-aiuto per pochi lavoratori dipendenti con moglie e figli a carico, che discrimina tutti gli altri a partire dai single con figli e le coppie di fatto, che non riceveranno alcun bonus economico. Niente sulle piccole e medie imprese, niente sulla scuola, niente sulla sanità pubblica che cade a pezzi. Niente sull’urgente, e non più rinviabile processo di riconversione ecologica. Nessuna idea per il futuro delle nuove generazioni. Un decreto che non risponde alle priorità del Paese. Un decreto piccolo piccolo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “È L’AUTONOMIA E NON IL REFERENDUM UN DANNO PER L’ITALIA. PRIMA LA VOTANO E POI SI ACCORGONO CHE SPACCA IL PAESE”

“L’Autonomia differenziata sta spaccando il centrodestra. Non passa giorno che Forza Italia non metta in discussione la scellerata legge voluta fortemente dalla Lega. Oggi il Presidente della Regione Calabria Occhiuto chiede al centrodestra di fermarsi perché il referendum rischia di essere un danno per il centrodestra. Vorrei dire al Presidente Occhiuto che l’Autonomia differenziata è un danno per l’Italia, mentre il referendum la salva dal trasformarsi in 20 piccole patrie in guerra tra loro. Occhiuto vada a votare Si al referendum.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“I lamenti azzurri sono un po’ paradossali, perché la legge Calderoli l’hanno votata e solo ora si accorgono che spacca il Paese e crea danni soprattutto al Mezzogiorno. Oltre a Occhiuto anche il leader di FI, e ministro degli Esteri del governo Meloni, non è contento della legge approvata da tutto il centrodestra e ha mandato nei giorni scorsi una lettera al collega di governo Calderoli dove elenca le perplessità azzurre allo Spacca Italia: contrarietà alla separazione tra materie Lep e materie non Lep, le materie di competenza degli Esteri non possono essere delegate a nessuno, le materie a legislazione concorrente come i rapporti internazionali, con l’Unione europea, il commercio con l’estero sono di competenza statale e non regionale. Un vero e proprio stop all’attuazione della legge, un po’ fuori tempo massimo perché l’Autonomia è purtroppo legge dello Stato con i voti di Forza Italia e perché ormai è partita l’onda referendaria che, dopo il raggiungimento di oltre un milione di firme, abrogherà questa legge che fa male all’unità del paese.”

 

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DDL SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEL DIRITTO A MANIFESTARE IL PROPRIO DISSENSO. IN SENATO CI SARÀ UNA BATTAGLIA PARLAMENTARE DURISSIMA”

“Si moltiplicano le assemblee, i sit-in, le manifestazioni contro il DDL Sicurezza. Un progetto della destra che porta lo Stato di diritto verso uno Stato di Polizia. In Senato faremo una battaglia parlamentare durissima, ma è decisivo che cresca la mobilitazione nel Paese e che le iniziative si moltiplichino dappertutto. Non possiamo permettere questo attacco alla democrazia e allo Stato di diritto. Non permetteremo la criminalizzazione del diritto delle cittadine e dei cittadini a manifestare il proprio dissenso.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“La lotta non riguarda solo chi viene direttamente colpito, ma tutti. Perché questo provvedimento criminalizza il disagio sociale e il dissenso nella loro interezza. Prima alimentano povertà, stipendi che non bastano a vivere, lavoro povero e precario, azzerano le politiche sociali e abitative, e poi si inventano un decreto che impedisce anche di manifestare e protestare. Un accanimento giudiziario nei confronti di chiunque si ponga in rapporto di opposizione alle scelte del Governo o a ingiustizie sociali e ambientali. Il decreto sicurezza non è una scelta isolata, c’è una logica complessiva dietro le scelte di questo governo. Il DDL Sicurezza che vuole impedire il dissenso, è l’altra faccia del Premierato che accentra il potere nelle mani di una sola persona. È il tentativo di ridisegnare con tratti fortemente autoritari l’architettura del Paese, cancellando la Costituzione.”

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “IL DOCUMENTO CLEP SULLA SCUOLA È INDECENTE, CALDEROLI RENDA PUBBLICI I DOCUMENTI DEI COMITATI DEGLI ESPERTI. INTERROGAZIONE DEGLI ESPERTI”

“Mentre il comitato promotore del referendum contro l’Autonomia differenziata ha appena depositato oltre un milione di firme per abrogare lo Spacca Italia, arrivano altre indiscrezioni dai lavori del comitato di esperti nominati dal governo (CLEP), che sta stabilendo i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) per l’attuazione dell’Autonomia. Ormai si va avanti a indiscrezioni, il Parlamento è tenuto all’oscuro di quello che sta accadendo perché la discussione non avviene alla luce del sole. Ancora una volta sarò costretto a ricorrere a un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo e al Ministro Calderoli di rendere pubblici i documenti redatti dal Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (CLEP).”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“Stavolta tocca a un documento sulla scuola il cui contenuto sarebbe semplicemente indecente, ma non sorprendente, se si rivelasse vero. Non sorprendente perché è dal primo giorno che ripetiamo che l’Autonomia differenziata è semplicemente un modo per togliere alle regioni che hanno di meno, tutte al Sud, a vantaggio di quelle più ricche. Al Sud il tempo pieno a scuola si ferma al 13%, in Sicilia e in Sardegna siamo addirittura al 4,9%, contro il 35,8% del Nord-Ovest. Bene, in questo ipotetico documento prodotto dal Clep ci sarebbero dati che spiegherebbero come il tempo pieno a scuola non abbia nessun impatto sugli esiti formativi. Quindi, se al Sud e nelle isole il tempo pieno non è sufficiente, non fa niente perché tanto non serve, parola del Clep. E altre chicche riguarderebbero la chiusura e l’accorpamento di tante scuole nelle regioni più povere. Eccoli i Lep della destra.”

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GAZA – LA GUERRA DEI GIORNALISTI

Mercoledì 2 ottobre prossimo alle ore 11.00 presso l’Aula convegni del Senato si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del nuovo podcast della rivista Altreconomia sui reporter sotto attacco, a cura di Anna Maria Selini, ‘La guerra dei giornalisti. A Gaza, in Israele e in Palestina’.

La copertura mediatica è un aspetto cruciale di ogni guerra e il conflitto iniziato il 7 ottobre non fa eccezione. I giornalisti uccisi da quel giorno hanno superato il numero di quelli morti in un anno in tutti i conflitti nel mondo. Gli attacchi contro chi cerca di documentare la realtà sono una costante: giornaliste e giornalisti palestinesi e israeliani presi di mira per aver messo in discussione la narrazione ufficiale. La conferenza stampa sarà un’occasione per approfondire queste tematiche attraverso le testimonianze di reporter che operano in questo conflitto senza fine.

Partecipano alla conferenza stampa Anna Maria Selini, giornalista, autrice del podcast, Andrea De Domenico, ex direttore dell’Ufficio per il coordinamento degli Affari umanitari dell’Onu per i Territori palestinesi occupati (Ocha), il senatore Tino Magni, Alleanza Verdi e Sinistra e Duccio Facchini, direttore di Altreconomia.

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