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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “ANCHE OGGI 3 MORTI SUL LAVORO, NECESSARIA UNA STRATEGIA NAZIONALE SULLA SICUREZZA”

“Non bastano più solo le parole, sono necessari dei fatti. E al più presto, perché si continua a morire di lavoro. Anche oggi piangiamo due operai morti in provincia di Pisa e uno nel napoletano. Secondo gli ultimi dati solo nei primi giorni di febbraio sono morte sul lavoro 40 persone. Una cifra impressionante. Il governo sulla sicurezza sul lavoro deve cambiare passo. È necessaria una strategia nazionale sulla sicurezza. Come è assolutamente necessaria una maggiore assunzione di responsabilità del mondo delle imprese. Le aziende non possono pensare di competere utilizzando la precarietà lavorativa, il ribasso del costo del lavoro, il lavoro povero e la manodopera irregolare per abbattere i costi. Se aggiungiamo poi la giungla degli appalti a cascata, ecco qua il combinato disposto che ha prodotto la situazione attuale. È necessario estendere ai cantieri privati le norme del Codice degli appalti per i cantieri del settore pubblico: obbligo ad applicare il contratto edile, divieto al ribasso sui costi per manodopera e sicurezza, parità economica e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto per fare degli esempi. Ma soprattutto servono più controlli, il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro e una stretta sulle sanzioni, non un condono come pensano dalle parti del governo Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS). “PIU’ SE NE PARLA E PIU’ IL CONSENSO ALLO SCELLERATO SPACCA ITALIA DIMINUISCE”

“Bisogna continuare a parlare di Autonomia differenziata. Infatti, appena il dibattito è uscito dalle Aule parlamentari e ha coinvolto l’opinione pubblica, il consenso allo scellerato progetto che spacca il Paese sta calando vistosamente: dal 50% al 44%. Nel Sud, poi, appena 3 persone su 10 sono favorevoli all’Autonomia differenziata e, anche nelle regioni meridionali i cittadini, molti dei quali votano Meloni e FdI, si stanno finalmente rendendo conto che l’Autonomia differenziata taglierebbe ulteriormente risorse e servizi che già oggi sono insufficienti. Il gradimento cala anche al Nord con la sola eccezione del Nord Est dove forte rimane l’impronta leghista. Questa secessione disastrosa e mascherata indebolisce complessivamente il Paese, rendendolo meno competitivo, perché diviso in tante piccole patrie quasi indipendenti e di fatto ininfluenti. Il progetto di Autonomia differenziata della destra va assolutamente fermato. Alleanza Verdi e Sinistra prosegue la battaglia per impedire che venga approvata questa scellerata proposta e continueremo a girare l’Italia per spiegare alle italiane e agli italiani che il progetto leghista rischia di distruggere l’Italia. Il Paese per ripartire ha bisogno di cancellare le sue disuguaglianze, non di acuirle rendendo tutti più poveri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – MAGNI E CUCCHI (AVS): “SUI CPR DA PIANTEDOSI PAROLE GRAVI E IN LIBERTA’, IL MINISTRO PARLA PERCHÈ NON CONOSCE LO STATO DEI CPR IN ITALIA”

“Il ministro dell’Interno Piantedosi non è mai stato in un Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti. Di sicuro non a Via Corelli a Milano. Se ci fosse stato, avrebbe constatato le orribili condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti trattenuti, e non avrebbe detto quello che ha detto. Dal ministro dell’Interno solo parole gravi e in libertà. Il ministro parla perché evidentemente non conosce lo stato dei Cpr nel nostro Paese e questo è una cosa grave.”

Lo affermano i senatori dell’alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni.

“I Cpr sono luoghi di detenzione per persone che non dovrebbero essere detenute, e sono peggio delle carceri vere e proprie. Il ministro poi dovrebbe anche sapere che sono tante le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

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SCUOLA – AURORA FLORIDIA (AVS): “IL LICEO MADE IN ITALY SI PUò VINCERE A SORTE. PRESENTERò UN’INTERROGAZIONE”

“Altro che flop, si è ormai superato ogni limite. Il Liceo del Made in Italy, quando non è scelto volontariamente dallo studente, si può vincere a sorte. È il caso dell’Istituto Munari, a Crema, dove c’è stata solo un’unica iscrizione. Il dirigente della scuola ha deciso di risolvere la questione così, attivando comunque la classe con gli studenti che invece hanno scelto la vecchia opzione “economico sociale”, che sono un totale di 48 alunni. Una vergogna. Poco importa dei desiderata dei ragazzi, siamo arrivati alla dittatura scolastica? Presenterò un’interrogazione al Ministro Valditara, per chiedere se sia possibile una forzatura del genere e anche per sapere se questa situazione si stia verificando in altre scuole.”
 Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
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FIRENZE – MAGNI (AVS): “STESSE REGOLE PER GLI APPALTI PUBBLICI E PRIVATI. CHI VINCE LA GARA DEVE ESSERE RESPONSABILE DI TUTTA LA FILIERA”

“La strage di Firenze di ieri ha bisogno di risposte immediate e non di polemiche. La sicurezza viene percepita dalle imprese come un costo che incide sul profitto, e questo è un grandissimo errore. Come è stato commesso un errore da parte del governo quando ha liberalizzato i subappalti a cascata nel privato. È inutile girarci intorno, più spezzetti la catena e meno controlli e previeni. Poi, se fosse confermata la notizia che gli operai coinvolti a Firenze erano assunti con contratti dei metalmeccanici e non degli edili, solo per evitare la formazione e spendere di meno così far guadagnare anche al subappaltatore, la cosa sarebbe gravissima. Innanzitutto, il governo dovrebbe fare un decreto urgente per equiparare le norme per la sicurezza nel privato alle regole che oggi valgono per gli appalti pubblici. Chi vince la gara deve essere responsabile di tutta la filiera. Poi è necessario il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro. La ministra Calderone si vanta ogni volta di aver fatto assumere nuovi ispettori. Peccato che fu deciso dal governo Draghi e lei ora ne raccoglie i frutti. Anzi non si capisce il perché il ministero non faccia scorrere la graduatoria per coprire buchi di organico invece di incaponirsi su un nuovo concorso. La ministra del Lavoro aveva promesso un anno fa ai sindacati la riforma della sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di aprire il confronto. Non si può perdere altro tempo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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CARCERE DI MONTORIO A VERONA – ISPEZIONE A SORPRESA DI CUCCHI FLORIDIA E GUARDA

“Abbiamo svolto un’ispezione a sorpresa nella casa circondariale di Montorio (Verona): purtroppo solo negli ultimi 4 mesi ben 5 persone qui si sono tolte la vita. Durante la nostra visita siamo state informate che un detenuto in crisi psichiatrica ha distrutto la sua cella e non ha potuto avere la necessaria assistenza, poiché lo psichiatra non era disponibile. La direttrice ci ha raccontato delle mancanze croniche sul fronte dell’assistenza, confermata dal personale e dai tanti detenuti con i quali ci siamo confrontate. Capitolo a parte è quello che riguarda il grande consumo di psicofarmaci, la cui assunzione non sempre è controllata dagli specialisti. Ma c’è di più: abbiamo verificato forti carenze anche nel numero di educatori, attualmente solo due a fronte di 540 detenuti, con la conseguente difficoltà nel garantire la continuità di percorsi necessari all’umanizzazione di un luogo altrimenti insostenibile. Pochissime, solo alcune decine, sono le persone detenute, uomini e donne, che sono impegnate in attività lavorative, e solo 65 su 540 in attività di formazione professionale. Il percorso di riabilitazione e convivenza del carcere può dare risultati solo se viene affrontato seriamente da tutte le istituzioni. In carcere convivono persone con fragilità, patologie ed esigenze diverse, che senza stimoli e cure adeguate rischiano di perdersi in una spirale che porta spesso a gesti estremi. Una situazione condivisa da moltissime case circondariali, anche in un Veneto che si dice eccellente. Per questo a livello regionale Europa Verde ha già presentato un atto ispettivo in Consiglio regionale, data la competenza in materia sanitaria e sociale. In sede parlamentare le senatrici Ilaria Cucchi e Aurora Floridia verificheranno i dati rispetto alle recenti denunce delle associazioni riguardo l’aumento della somministrazione di psicofarmaci. Chiederanno conto e maggiore attenzione verso le donne detenute, che anche in carcere si trovano a convivere con minori servizi a loro dedicate.”

Così in una nota congiunta le senatrici di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi e Aurora Floridia, e la consigliera della Regione Veneto di EV, Cristina Guarda.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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CARCERI – CUCCHI E FLORIDIA (AVS): “ISPEZIONE A SORPRESA NEL CARCERE DI VERONA PER RECORD DI SUICIDI”

“Le senatrici dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Aurora Floridia stanno svolgendo presso la Casa Circondariale Montorio di Verona una visita ispettiva a sorpresa dopo i recenti casi di suicidio. Quello di Verona è uno dei penitenziari più discussi d’Italia ed ha il primato per una delle piaghe che caratterizza il sistema detentivo italiano: quella dei suicidi. Nel carcere di Verona da novembre 2023 ad oggi sono cinque detenuti morti. Una situazione al limite. Al termine dell’ispezione, tra le 14.45 e le 15, le due senatrici incontreranno la stampa.”

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “ASSURDO MORIRE DI LAVORO”

“Dolore e sgomento per quanto successo a Firenze. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai lavoratori feriti. Un grazie a quanti in queste ore sono impegnati a salvare e a soccorrere chi è rimasto sotto le macerie. Morire di lavoro è una cosa assurda. Occorre una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari. Da anni chiediamo maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro.
È necessario che tutti, a partire dal ministero del Lavoro e dal mondo delle imprese, si assumano le proprie responsabilità perché così non si può più andare avanti. Occorre dare una risposta immediata a questa piaga.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.
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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “CHE FINE HA FATTO LA FICTION SU DON GALLO? INTERROGAZIONE AVS IN VIGILANZA RAI”

“Che fine ha fatto la fiction su Don Gallo? Chiederemo al direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, al direttore Generale Rossi e all’Amministratore Delegato Sergio se la fiction sul prete di strada genovese sia stata sospesa e per quali motivi non sia stata ancora messa in onda. Da quanto apprendiamo erano stati definiti sia il set che la collaborazione con la Genova e Liguria Film Commission, addirittura i giorni di lavorazione. Poi più nulla. Buio assoluto. Un vero e proprio giallo. La cosa certa è che la fiction Rai sulla vita di Don Gallo quest’anno non è nei palinsesti. La Rai avrebbe dovuto fare la serie su Don Gallo prima del governo Meloni e, visto il congelamento del progetto, non vorrei che si trattasse dell’ennesima scelta per accontentare i nuovi ‘padroni’ Rai. Don Gallo era un prete di strada, animatore della Comunità di San Benedetto al Porto, un partigiano, un pacifista. Un personaggio di grande spessore sempre vicino agli ultimi. Proprio quelli a cui il governo Meloni non guarda mai. La Rai non è TeleMeloni, deve fare il servizio pubblico. E la serie su Don Gallo è da servizio pubblico. Presenteremo in Vigilanza Rai una interrogazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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